Il 2023 è alle porte e molte prestazioni economiche subiranno degli aumenti per effetto della rivalutazione. Tra queste c’è anche l’Assegno Sociale. In questo approfondimento ci soffermiamo su una questione che è stata sollevata più volte: come funziona l’Assegno Sociale 2023 alle casalinghe? (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Nel 2023 l’Assegno Sociale, così come altri trattamenti pensionistici, sarà soggetto all’aumento degli importi per effetto della rivalutazione che viene fatta ogni anno, sulla base dei dati Istat del 2022.
Proprio a proposito dell’Assegno Sociale, sono sempre molti i dubbi che interessano i beneficiari. Per esempio, una domanda ricorrente degli ultimi giorni riguarda l’Assegno Sociale 2023 e casalinghe. Nei prossimi paragrafi vediamo quindi come funziona l’Assegno Sociale, di quanto aumenta e se e quando spetta alle casalinghe.
Indice- Assegno sociale 2023 e casalinghe: quando spetta
- Assegno sociale 2023 e casalinghe: come aumenta l’anno prossimo
- Assegno sociale 2023 e casalinghe: cos’è e come funziona
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Assegno sociale 2023 e casalinghe: quando spetta
L’Assegno Sociale è una prestazione economica di tipo assistenziale che viene erogata dall’INPS dietro presentazione di un’apposita domanda.
Questa prestazione, che dal 1° gennaio 1996 ha sostituito la pensione sociale, è dedicata ai cittadini italiani e stranieri che si trovano in condizioni di disagio economico e percepiscono un reddito inferiore alle soglie previste annualmente dalla legge.
In merito alla categoria di casalinghe e casalinghi, non esiste alcuna restrizione che vieti a queste persone di richiedere il sussidio. Quindi, per rispondere alla domanda principale del nostro approfondimento: l’Assegno Sociale spetta anche alle casalinghe, a condizione che vengano rispettati tutti i requisiti previsti dalla normativa.
In particolare, per avere diritto all’Assegno Sociale è necessario:
- avere almeno 67 anni di età;
- avere vissuto in Italia in modo continuativo per almeno 10 anni;
- avere la residenza in Italia;
- avere la cittadinanza italiana o situazioni equiparate, e cioè: essere cittadini comunitari iscritti presso l’anagrafe di un Comune italiano; essere cittadini extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno valido.
A questi requisiti anagrafici si aggiungono poi quelli reddituali, che fanno riferimento al reddito personale (in caso di cittadini non coniugati) e al reddito coniugale (cumulato tra i due coniugi) in caso di cittadini coniugati. Nello specifico, il reddito annuo per i cittadini non coniugati non deve essere superiore a 6.079,45 euro, mentre per i coniugati non deve superare la soglia di 12.158,90 euro annui.
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Nel video di seguito spieghiamo perché sul cedolino della pensione di gennaio 2023 risultano importi più bassi di quelli previsti.
Assegno sociale 2023 e casalinghe: come aumenta l’anno prossimo
Nel paragrafo precedente abbiamo visto che l’Assegno Sociale 2023 e casalinghe spetta se si rispettano i requisiti anagrafici e reddituali previsti dalla legge. Quindi, se rientri in questa categoria e sei in difficoltà economica puoi tranquillamente richiedere l’Assegno Sociale.
Come abbiamo anticipato all’inizio, dal 2023 saranno applicati degli aumenti sulle pensioni per effetto della rivalutazione, che include sia i trattamenti pensionistici sia quelli assistenziali come l’Assegno Sociale. Ciò vuol dire che chi percepisce attualmente l’Assegno Sociale, si vedrà erogare un importo più alto a partire da gennaio 2023.
Per capire di quanto aumenterà la somma spettante dell’Assegno Sociale 2023 bisogna innanzitutto ricordare che nel 2022 l’importo dell’Assegno Sociale corrisponde a 468,11 euro al mese per 13 mensilità. Il contributo economico spetta in misura piena ai cittadini non coniugati e con un reddito massimo di 6.079,45 euro annui, mentre spetta in misura ridotta in caso di cittadini coniugati con un reddito tra 6.079,45 e 12.158,90 euro.
Visto che la rivalutazione delle pensioni prevede un aumento del +7,3%, l’importo mensile dell’Assegno Sociale passerà da 468,11 euro a 502,28 euro per 13 mensilità.
Di conseguenza, aumenteranno anche le soglie di reddito personale e cumulato con il coniuge per accedere alla prestazione economica: il limite di reddito personale salirebbe a 6.529,64 euro annui, mentre quello da coniugati salirebbe a 13.059,28 euro all’anno.

Assegno sociale 2023 e casalinghe: cos’è e come funziona
Nei paragrafi precedenti abbiamo chiarito che le casalinghe possono richiedere l’Assegno Sociale se rientrano nei requisiti previsti dalla normativa. Inoltre, abbiamo anche fatto un breve riepilogo degli aumenti che saranno applicati sull’Assegno Sociale e sulle pensioni dal 2023, come conseguenza della rivalutazione.
A questo punto, però, potrebbe essere utile fare un passo indietro e ricordare che cos’è l’Assegno Sociale e come funziona.
Dunque, l’Assegno Sociale è una prestazione assistenziale erogata dall’INPS su domanda, destinata alle persone che si trovano in una situazione di difficoltà economica e non raggiungono la soglia di reddito prevista annualmente dalla legge. Si tratta di un contributo economico non esportabile, e cioè non può essere riconosciuto se il richiedente risiede all’estero, e non è neanche reversibile ai familiari superstiti.
Inoltre, l’Assegno Sociale ha una validità provvisoria e può essere sospeso se il titolare del beneficio soggiorna all’estero per più di 29 giorni. Poi, dopo un anno dalla sospensione, la prestazione viene revocata.
Proprio per il suo carattere provvisorio, i requisiti socioeconomici di ciascun destinatario vengono verificati annualmente.
Oggi, l’importo massimo mensile è pari a 468,11 euro per 13 mensilità, che iniziano a essere pagate dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.
In merito alle soglie reddituali, descritte nel paragrafo precedente, nel conteggio dell’importo dell’Assegno Sociale si considerano questi redditi:
- i redditi assoggettabili all’ IRPEF, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva;
- i redditi esenti da imposta;
- i redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (vincite derivanti dalla sorte, da giochi di abilità, da concorsi a premi, corrisposte dallo Stato, da persone giuridiche pubbliche e private);
- i redditi soggetti a imposta sostitutiva come interessi postali e bancari, interessi dei CCT e di ogni altro titolo di stato, interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni e titoli similari, emessi da banche e Società per Azioni, ecc.;
- i redditi di terreni e fabbricati;
- le pensioni di guerra;
- le rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
- le pensioni dirette erogate da Stati esteri;
- le pensioni e gli assegni erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi;
- gli assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile.
Invece, sono esclusi dal conteggio questi redditi:
- i trattamenti di fine rapporto e le anticipazioni sui TFR;
- il reddito della casa di abitazione;
- le competenze arretrate soggette a tassazione separata;
- le indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili e le indennità di comunicazione per i sordi;
- l’assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 1915-1918;
- gli arretrati di lavoro dipendente prestato all’estero.
Per richiedere l’Assegno Sociale 2023 e casalinghe è possibile seguire la procedura apposita sul sito dell’INPS o affidarsi ai centri di assistenza fiscale come CAF o patronati.
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