L’aumento assegno unico, così come di altre prestazioni quali pensioni e stipendi, è la naturale conseguenza dell’inflazione degli ultimi mesi. Vediamo insieme come potrebbero cambiare gli importi dell’assegno unico (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Leggi le tabelle con tutti gli importi dell’assegno unico, controlla se ti stanno pagando tutte le maggiorazioni dell’assegno universale, vedi come funziona per chi è disoccupato e come cambiano le cifre dell’assegno unico con i figli con disabilità
Indice
- Aumento assegno unico nel 2023: inflazione e rivalutazione
- Aumento assegno unico nel 2023: cambiano importi e limiti di reddito
- Aumento assegno unico nel 2023: novità sulla domanda
- Aumento assegno unico nel 2023: maggiorazioni
- Aumento assegno unico nel 2023: tabella con aumenti
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Aumento assegno unico nel 2023: inflazione e rivalutazione
Aumento assegno unico nel 2023. La forte inflazione degli ultimi 12 mesi ha messo a dura prova la nostra popolazione. I prezzi di gas, benzina ed energia hanno raggiunto vette inimmaginabili e per questo è necessario trovare una soluzione e andare incontro a chi non riesce neanche ad arrivare a fine mese.
Con il Decreto Aiuti bis, in particolare, sono state introdotte una serie di misure che hanno lo scopo di alleviare i cittadini dal peso del caro vita. Tra queste, c’è per esempio l’aumento delle pensioni previsto per il 2023.
Ricordiamo che, al momento, il tasso di inflazione (a cui ci si riferisce per l’incremento delle prestazioni) è pari all’8%. Perciò, è su questa percentuale che bisogna calcolare l’aumento dei vari importi.
Nello specifico, la percentuale appena menzionata verrà applicata non solo sulle pensioni e altri trattamenti assistenziali per famiglie in difficoltà, ma anche sull’aumento assegno unico nel 2023.
Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.
Ed è proprio su quest’ultimo che ci concentreremo oggi. In particolare, proviamo a ipotizzare a quanto ammonterebero i nuovi importi con l’aumento dell’8% e i casi previsti.
Per quanto riguarda le altre misure assistenziali interessate dal Decreto Aiuti bis, ti invitiamo a leggere questo approfondimento di TheWam.net.
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Aumento assegno unico nel 2023: cambiano importi e limiti di reddito
Prima di lanciarci nelle ipotesi di aumento assegno unico, cerchiamo di capire a cosa ci si riferisce quando si parla di rivalutazione di una determinata prestazione.
Sicuramente avrai sentito menzionare il termine rivalutazione, soprattutto in riferimento alle pensioni o altri trattamenti pensionistici e assistenziali. Ma in cosa consiste di preciso?
Dunque, la rivalutazione è un meccanismo che viene introdotto nel nostro Paese quando si verifica un aumento significativo del costo della vita. Per esempio, consideriamo la situazione attuale: in seguito al conflitto tra Russia e Ucraina, abbiamo assistito all’aumento del gas.
Se il costo del gas continuerà a salire ulteriormente, si registreranno degli incrementi anche sulle bollette e in generale sui consumi di energia.
Quindi, per ovviare a questa spiacevole condizione, l’Italia decide di riadattare alcune prestazioni ai nuovi costi, per esempio le pensioni e l’assegno unico. Questo riadattamento è la cosiddetta rivalutazione.
Ovviamente, ci sarebbe da considerare anche la quantità di risorse a disposizione per effettuare la rivalutazione, ma per il momento non affronteremo la questione.
Ora che è chiaro il motivo dell’aumento assegno unico, passiamo alle ipotesi su quello che succederà nel 2023.
Innazitutto, è bene chiarire che l’aumento dell’assegno unico è stato confermato nella relazione tecnica allegata al Decreto Aiuti bis. Ricordiamo che in questa occasione è stato annunciato il taglio delle risorse dell’assegno unico per il 2022 per via della quantità di domande inoltrate, in numero inferiore rispetto a quelle previste.
Tuttavia, sempre nella stessa relazione viene anche ribadito che per il 2023 le risorse resteranno invariate, in quanto si prevede un aumento degli importi.
In teoria, se l‘inflazione verrà confermata all’8%, l’importo base massimo dell’assegno unico passerà da 175 euro a 190 euro al mese per ogni figlio.
Inoltre, non saranno solo gli importi ad aumentare, ma dovrebbe essere anche elevato il limite di reddito, che andrebbe a influire sugli importi spettanti in base alla fascia ISEE.
In merito al reddito, anche se non ci sono informazioni chiare finora, la fascia ISEE più bassa dovrebbe passare da 15mila euro a poco più di 16mila euro.
Aumento assegno unico nel 2023: novità sulla domanda
La rivalutazione assegno unico nel 2023 non è l’unica novità relativa al sussidio per famiglie con figli a carico. Infatti, ricordiamo che dal prossimo anno non sarà più necessario presentare la domanda di rinnovo per l’assegno unico.
Tuttavia, questo vale solo per i nuclei familiari che non subiranno cambiamenti rispetto al 2022 né dal punto di vista reddituale né da quello familiare.
Di conseguenza, si dovrà procedere alla richiesta di rinnovo in caso di cambiamento dell’ISEE, di nuove nascite o aggiunte (per esempio le adozioni) o in caso di maggiore età di uno dei figli beneficiari.
Nel prossimo paragrafo, faremo un breve riepilogo delle maggiorazioni previste sugli importi base dell’assegno unico universale.
Aumento assegno unico nel 2023: maggiorazioni
Come immaginerai, l’aumento assegno unico conseguente alla rivalutazione degli importi nel 2023 non riguarderà soltanto gli importi base, ma anche le maggiorazioni previste a seconda di casi particolari.
Ecco perché abbiamo pensato di fare un riepilogo delle maggiorazioni relative al sussidio.
Nello specifico, queste spettano nei seguenti casi:
- in caso di famiglie con entrambi i genitori lavoratori spettano 30 euro in più rispetto all’importo base. Il valore della maggiorazione diminuisce man mano che aumenta la soglia ISEE, fino ad azzerarsi quando si superano i 40mila euro annui;
- per le madri di età inferiore a 21 anni è prevista una maggiorazione, che corrisponde a 20 euro mensili indipendentemente dal reddito;
- per ogni figlio ulteriore al secondo spetta una maggiorazione di 85 euro per ISEE pari o inferiore a 15mila euro, che si riduce con l’aumentare del reddito complessivo;
- per famiglie con 4 o più figli è prevista una maggiorazione fissa di 100 euro mensili;
- per chi fino all’anno scorso percepiva gli assegni al nucleo familiare ANF e ha un ISEE non superiore a 25mila euro, la normativa ha stabilito una maggiorazione transitoria. L’importo si ridurrà man mano, fino ad azzerarsi del tutto nel 2025;
- In caso di figli disabili il calcolo dell’importo diventa leggermente più complicato, poiché oltre alla fascia ISEE bisogna considerare il grado di disabilità. Tenendo conto del recente aumento per chi ha figli con disabilità, gli importi si calcolano in questo modo:
- ai figli maggiorenni con disabilità senza limiti di età spetterà un importo base che va dai 175 ai 50 euro a seconda della fascia ISEE di appartenenza. Quindi, ciò vuol dire che l’importo per figli maggiorenni disabili diventa uguale a quello per figli minorenni;
- maggiorazione di 85 euro per chi ha una disabilità media;
- maggiorazione di 95 euro per chi ha una disabilità grave;
- maggiorazione di 105 euro in caso di non autosufficienza.
Per saperne di più, scopri come fare domanda per l’assegno unico, come controllare pagamento e stato della richiesta dell’assegno universale, quali sono i documenti da presentare e come comportarsi quando scade il reddito di cittadinanza.

Aumento assegno unico nel 2023: tabella con aumenti
In questo approfondimento abbiamo visto quale potrebbero essere l’impatto dell’inflazione sugli importi dell’assegno unico e in quali casi sarebbe previsto.
Per fornire un’idea un po’ più chiara, potrebbe esserti utile dare un’occhiata alla tabella qui sotto.
Tuttavia, ci teniamo a specificare che non sono stati considerati gli aumenti dei limiti di reddito poiché, almeno finora, non ci sono notizie certe.
Isee | Per ogni figlio minore fino a 21 anni | Figlio da 18 a 21 anni a carico | Figli disabili oltre 21 anni | Figlio minore dopo il secondo | Maggiorazione per nucleo con entrambi genitori lavoratori | Maggiorazione famiglie con 4 o più figli | Maggiorazione madre sotto i 21 anni |
Fasce | Importi mensili in euro | ||||||
Da 0 a 15.000 | 175,0 (+8%=189 euro) | 85,0 (+8%=91,80 euro) | 85,0 (+8%=91,80 euro) | 85,0 (+8%=91,80 euro) | 30 (+8%=32,40 euro) | 100 (+8%=108 euro) | 20 (+8%=21,60 euro) |
Da 18.000 a 18.100 | 159,5 (+8%=211,14 euro) | 77,6 (+8%=90,01 euro) | 77,6 (+8%=90,01 euro) | 76,3 (+8%=90,01 euro) | 26,3 (+8%=82,40 euro) | 100 (+8%=108 euro) | 20 (+8%=21,60 euro) |
Da 20.000 a 20.100 | 149,5 (+8%=161,46 euro) | 72,8 (+8%=78,62 euro) | 72,8 (+8%=78,62 euro) | 70,6 (+8%=76,24 euro) | 23,9 (+8%=25,81 euro) | 100 (+8%=108 euro) | 20 (+8%=21,60 euro) |
Da 22.000 a 22.100 | 139,5 (+8%=150,66 euro) | 68,0 (+8%=114,24 euro) | 68,0 (+8%=114,24 euro) | 65,1 (+8%=70,30 euro) | 21,5 (+8%=23,22 euro) | 100 (+8%=108 euro) | 20 (+8%=21,60 euro) |
Da 24.000 a 24.100 | 129,5 (+8%=139,86 euro) | 63,2 (+8%=68,25 euro) | 63,2 (+8%=68,25 euro) | 59,5 (+8%=64,26 euro) | 19,1 (+8%=20,62 euro) | 100 (+8%=108 euro) | 20 (+8%=21,60 euro) |
Da 35.000 a 35.100 | 74,5 (+8%=80,46 euro) | 36,8 (+8%=39,74 euro) | 36,8 (+8%=39,74 euro) | 25,9 (+8%=27,97 euro) | 5,9 (+8%=6,37 euro) | 100 (+8%=108 euro) | 20 (+8%=21,60 euro) |
Da 37.000 a 37.100 | 64,5 (+8%=69,66 euro) | 32,0 (+8%=34,56 euro) | 32,0 (+8%=34,56 euro) | 23,1 (+8%=24,94 euro) | 3,5 (+8%=3,78 euro) | 100 (+8%=108 euro) | 20 (+8%=21,60 euro) |
Oltre 40.000 | 50,0 (+8%=54 euro) | 25 (+8%=27 euro) | 25 (+8%=27 euro) | 15 (+8%=16,2 euro) | 0 | 100 (+8%=108 euro) | 20 (+8%=21,60 euro) |
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