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Aumento pensioni invalidi: a chi spettano i 651 euro

Aumento pensioni invalidi: anche per le pensioni di invalidità scatta il diritto della maggiorazione sociale a prescindere dall'età, ma con qualche eccezione. Vediamo chi ne ha diritto subito e chi deve aspettare i 60 anni, quali sono i requisiti e di quanto sarà l'aumento per determinate categorie. Chi deve fare domanda e chi avrà invece l'incremento in automatico.

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Aumento pensioni invalidi. Anche le pensioni di invalidità hanno diritto a una maggiorazione che può portare l’assegno mensile fino a 651,12 euro. L’aumento è stato definito maggiorazione sociale dell’incremento al milione.

La misura è stata studiata per tutte quelle pensioni che sono inferiori al milione di vecchie lire. E quindi, appunto, inferiori a 651,52 euro.

L’incremento “al milione” era stato adottato solo per gli invalidi over 60, ma una recente pronuncia della Corte Costituzionale ha riconosciuto quella norma anticostituzionale. Per questo motivo, con il Decreto Agosto, è stata estesa a tutti gli invalidi, con una percentuale del 100%, ai ciechi, ai sordi e ai titolari di pensione di inabilità che rientrano nei requisiti di reddito. E a prescindere dall’età.

Per le altre tipologie resta invece il limite d’età per l’aumento delle pensioni invalidi. Compresi gli invalidi civili con una percentuale tra il 74 e il 99%. Per loro l’incremento “al milione” arriverà solo dopo aver compiuto i 60 anni.

Chi ha diritto e chi no

L’aumento delle pensioni invalidi è riconosciuto allo stesso modo per chi riceve una misura assistenziale per la propria invalidità e per chi invece beneficia di una pensione di tipo previdenziale, che viene assegnata a chi ha una capacità lavorativa di almeno due terzi e ha versato non meno cinque anni di contributi.

Storia diversa per l’integrazione al trattamenti minimo, che arriva fino a 515,58 euro, perché riconosciuta solo ai trattamenti previdenziali e non agli invalidi civili.

Aumento pensioni invalidi, le differenze per l’età

La differenza riguarda anche la pensione di inabilità e l’assegno ordinario di invalidità.

Per chi beneficia della pensione di inabilità l’incremento al milione spetta già al compimento dei diciotto anni, se si rientra in determinati requisiti.

Chi invece riserva l’assegno di invalidità civile per avere l’incremento dovrà compiere 60 anni.

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Perché questa differenza? Per un motivo semplice. Dallo scorso anno l’Inps riconosce la maggiorazione sociale, a prescindere dall’età, ai titolari di pensione per invalido civile totale, pensione per ciechi civili assoluti, pensione per sordi e, appunto, per chi riceve la pensione di inabilità di tipo previdenziale.

Importi

L’Inps riconosce l’aumento della pensione invalici con la maggiorazione sociale al milione per tutte e tredici le mensilità.

Questi sono i limiti di reddito per avere diritto all’aumento:

  • per i beneficiari non coniugati: 8.476,26 euro
  • per i beneficiari coniugati: 14.459,9 euro

Perla valutazione del requisito reddituale concorrono redditi di qualsiasi natura, come:

  • redditi assoggettabili a Irpef
  • redditi tassati alla fonte
  • redditi esenti da Irpef (per il titolare o per il coniuge)

Non rientrano le calcolo del reddito i seguenti redditi:

  • reddito della casa di abitazione
  • pensione di guerra
  • indennità di accompagnamento
  • importo aggiuntivo di 154,94 euro (legge 388/2000)
  • i trattamenti di famiglia

l’indennizzo in favore dei soggetti danneggiati da complicazioni irreversibili causate da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emnderivati

Il limite di reddito per ottenere la maggiorazione piena sulle pensioni di invalidità di tipo previdenziale (assegno ordinario di invalidità e pensione di inabilità totale), è di:

  • 6.702,54 euro per il pensionato solo
  • 12.686,18 per il pensionato coniugato

Se viene considerato dunque il valore annuo del trattamento minimo, il valore massimo della maggiorazione sociale (la cifra per raggiungere 651,52 euro) è di 136,44 euro mensili.

Se il pensionato riceve la quattordicesima l’importo mensile sarà ridotto di 12 euro al mese.

Per quanto invece riguarda le prestazioni assistenziali che sono state riconosciute agli invalidi civili, sordi e ciechi assoluti, se l’integrazione mensile erogata nel 2021 è stata di 287,09, l’integrazione massima al milione è di 364,93 euro.

Comunque sia l’aumento della pensione invalidi sarà sempre calcolato in modo da non causare il superamento dei limiti di reddito che sono stati previsti per la concessione del beneficio.

Chi riceve la pensione di invalido civile avrà diritto all’aumento in modo automatico.

Chi invece riceve la pensione di invalidità di tipo previdenziale dovrà presentare la domanda direttamente all’Inps o tramite patronati.

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