Aumento pensioni 2021: ci sarà davvero? In cosa consisterà? Le cifre, poi, possono far parlare di un incremento significativo? Facciamo il punto. (A questa pagina tutte le news sulle pensioni)
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Aumento Pensioni 2021: le ultime notizie
E’ stato pubblicato, come ogni anno, il decreto del Ministero di Economia e Finanza di novembre, dove viene affrontato anche il tema dell’aumento delle pensioni per il 2021. Il tasso di inflazione, per il 2021, è dello 0,0%, mentre la variazione fra 2019 e 2020 è dello 0,1%. In cosa si traducono questi fattori? Un aumento di 1-2 euro lordi mensili e un conguaglio che, in media, corrisponde a 20 euro.
Si parla di inflazione quando si registra un aumento complessivo di diversi capitoli di spesa, non solo in certi settori, e l’unità di moneta (esempio un euro) consente di comprare un numero inferiore di beni o servizi.
Rivalutazione pensioni 2021
Spesso, quando si parla di pensioni, sentiamo parlare di perequazione attraverso rivalutazione. Un accostamento di parole che può confondere e non poco. Che succede, in sostanza?
In Italia esiste un meccanismo di adeguamento periodico che permette di garantire, ai pensionati, un tenere di vita adeguato e costante (secondo parametri fissati), rispetto a fattori come l’inflazione.

Aumento pensioni e rivalutazione: la tabella
Ecco una tabella che aiuta a fare chiarezza sul funzionamento della rivalutazione. Come è facile vedere, una rivalutazione al al 100%, piena per così dire, agisce solo per chi ha un assegno di importo inferiore a 4 volte il trattamento minimo (circa 515 euro).
Importo inferiore a 4 volte il trattamento minimo | 100% |
Importo superiore a 4 volte ma inferiore a 5 volte il trattamento minimo | 77% |
Importo superiore a 5 volte ma inferiore a 6 volte il trattamento minimo | 52% |
Importo superiore a 6 volte ma inferiore a 8 volte il trattamento minimo | 47% |
Importo superiore a 8 volte ma inferiore a 9 volte il trattamento minimo | 45% |
Importo superiore a 9 volte il trattamento minimo | 40% |
Un utile esempio, per capire in cosa si traducono queste cifre, lo offre Money.it. Spiega come per un importo, tra 4 e 5 volte più basso del trattamento minimo, la rivalutazione è del 77%. In soldoni, quindi, dal 1 gennaio 2020 i pensionati riceveranno un aumento dello 0,385% anziché dello 0,308%. Su un importo di 2.500,00€ nel 2019, ci sarà un aumento di 2 euro riconosciuto a gennaio.
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