Aumento pensioni, come si ricalcola l’assegno dopo che il governo ha deciso di rivalutare gli importi. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Dai un’occhiata a quanto dovrebbero aumentare le pensioni di invalidità civile da settembre e agli ultimi aggiornamenti sull’adeguamento del trattamento pensionistico, che il governo intende promuovere.
Indice
- Aumento pensioni: il ricalcolo
- Aumento pensioni: come funziona
- Aumento pensioni: non è uguale per tutti
- Aumento pensioni: misura anticipata
- Aumento pensioni: la percentuale
- Aumento pensioni: esempio
- Aumento pensioni: altre misure
- Aumento pensioni: buona notizia
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Gli incrementi avrebbero dovuto essere applicati, come dice la legge, nel gennaio del 2023. Come sapete nel decreto Aiuti Bis saranno invece anticipati per consentire ai titolari di trattamenti pensionistici di poter contrastare con maggiore efficacia la svalutazione e l’impennata dei conti per l’energia. Guarda anche come la Legge 104 può influire sui contributi della pensione e quali sono le ipotesi per andare in pensione in anticipo nel 2023.
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Aumento pensioni: il ricalcolo
La rivalutazione delle pensioni prevede il ricalcolo degli assegni sulla base dell’aumento dell’inflazione registrata quest’anno. Anche lo scorso anno era stata applicata alle pensioni, ma aveva avuto effetti minimi, anche perché la svalutazione è stata dell’1,7%.
Con l’inflazione di quest’anno – poco sotto l’8% – l’incremento degli assegni pensionistici sarà molto più alto, una variazione sensibile rispetto agli accrediti ricevuti fino a oggi.
Oltretutto, la svalutazione in corso molto difficilmente arretrerà nel corso del 2022. Anzi, è più probabile un ulteriore incremento. Comunque sia sarà molto improbabile una diminuzione rispetto ai dati attuali: tutti gli esperti concordano su un punto, il prossimo autunno sarà molto complicato.
Su TheWam.net abbiamo parlato dei probabili importi della pensione minima nel 2023.
Prima di continuare qui trovi le notizie sul nuovo decreto Aiuti e cosa non aspettarsi. Gli incrementi riguardano anche gli stipendi, oltre alle pensioni. A proposito di pensioni, c’è un articolo interessante che spiega come potrebbero cambiare dopo le elezioni.
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Aumento pensioni: come funziona
Ma come funziona la rivalutazione e quanto inciderà sull’importo delle pensioni (sono comprese ovviamente anche quelle per gli invalidi civili e l’assegno sociale)?.
A ogni inizio anno i trattamenti vengono adeguati all’inflazione registrata nell’anno precedente. Una operazione che si chiama appunto rivalutazione o con un termine più tecnico, ma meno comprensibile, perequazione.
E dunque, se l’Istat accerta un aumento dei prezzi, anche gli importi devono essere adeguati. Una misura che serve a non ridurre il potere d’acquisto. Oltretutto, tante pensioni erogate in Italia sono già così basse che non è semplice arrivare a fine mese: se non si ricorresse alla rivalutazione nel giro di qualche anno, gli importi sarebbero del tutto insufficienti a garantire la sola sopravvivenza.
Aumento pensioni: non è uguale per tutti
La rivalutazione non è comunque uguale per tutte le pensioni. Quelle più alte, e che superano una certa soglia, avranno un aumento solo parziale (un po’ per per riequilibrare delle differenze troppo nette tra diversi assegni pensionistici, un po’ perché lo stesso incremento per tutti avrebbe dei costi insostenibili per lo Stato).
Aumento pensioni: misura anticipata
Quest’anno, appunto, piuttosto che aspettare 12 mesi per adeguare le pensioni al rincaro dei prezzi, il governo Draghi ha deciso di anticipare questa misura.
Un provvedimento, come detto, che è stato adottato soprattutto per dare un aiuto alle fasce più deboli, quelle che sono colpite in modo più serio dalle conseguenze della svalutazione.
Aumento pensioni: la percentuale
Ok, ma passiamo ai numeri e alle percentuali. Ovvero: di quanto sarà l’incremento degli accrediti della pensione? Sulla questione si sono rincorse più voci (7%, 3%), ora però il quadro sembra essersi chiarito.
La previsione per la fine dell’anno parla di una svalutazione intorno al 7% (complessiva). L’anticipo della rivalutazione, calcolato a giugno/luglio, dovrebbe essere pari al 50%, ovvero al 3,5%. La differenza, l’altro 3,5% (sempre se non si verificano dei picchi tra l’autunno e l’inizio dell’inverno) dovrebbe essere accreditato con le pensioni di gennaio.
Aumento pensioni: esempio
Per fare un piccolo esempio: chi riceve una pensione di 1.000 euro al mese intascherà un aumento di 35 euro subito e di altre 35 euro a partire dal primo gennaio del 2023.
Il nuovo decreto Aiuti sarà approvato nella prima settimana di agosto (quindi a giorni) e lì saranno inseriti tutti i dettagli rispetto a questo provvedimento.
Aumento pensioni: altre misure
Nel decreto, tra l’altro, troverà spazio anche un bonus 200 euro (probabilmente dedicato a chi non l’ha ricevuto nella tranche di luglio), e la conferma delle misure per il contenimento delle spese per le bollette, con il taglio degli oneri di gestione (per tutti, con una riduzione dei costi intorno al 30%) e un sostegno per il pagamento dell’energia indirizzate alle famiglie che hanno un reddito Isee basso (il limite dovrebbe essere incrementato da 12.000 a 20.000 euro).
Previsto anche il taglio del cuneo fiscale dell’1%, che consentirà ai lavoratori di avere un aumento dello stipendio netto in busta paga.
Resta anche lo sconto sulle accise per arginare l’aumento del costo del carburante al distributore (30 centesimi circa a litro), e le misure di sostegno a vantaggio delle imprese, in particolare quelle che per la produzione devono consumare grandi quantità di energia (le cosiddette energivore).
Sono misure sufficienti? Difficile dirlo. La situazione economica di tante famiglie non é semplice. Il governo ha erogato dall’inizio della crisi 48 miliardi, che non è poco. Solo l’ultimo decreto Aiuti contiene provvedimenti per circa 14 miliardi.
Si pensa di reintrodurre la tassazione sugli extra profitti delle aziende che operano nel settore energetico, ma al momento non filtra nulla dal governo.
Il timore è, come detto, il prossimo autunno: verranno meno le entrate per servizi e turismo (soprattutto).

Aumento pensioni: buona notizia
In tutto questo c’è almeno una buona notizia: nel terzo trimestre l’Italia è la nazione che ha visto una crescita maggiore del Prodotto interno lordo nell’Ue. Un risultato che potrebbe liberare ulteriori risorse in caso di emergenza.
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