Aumento stipendio fino a 200 euro, subito o poi? Le regole

Aumento stipendio per i lavoratori dipendenti? Andiamo a scoprire le ultime novità introdotte dal Decreto Aiuti bis.

5' di lettura

Aumento stipendio per i lavoratori dipendenti? Andiamo subito a scoprire le ultimissime novità introdotte con il decreto-legge aiuti bis (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito)

Indice

Aumento stipendio per i lavoratori subordinati, ecco in cosa consiste

Quando parliamo di aumento stipendio, intendiamo quell’incremento mensile introdotto con il decreto-legge aiuti bis a inizio agosto, attraverso il nuovo taglio del cuneo fiscale. Questa nuova misura, però, sarà rivolta unicamente ai lavoratori subordinati che hanno redditi lordi non superiori a 35 mila euro.

C’è da dire, però, che al contrario di quanto si pensava all’inizio, l’aumento dello stipendio mensile dei lavoratori sarà solamente di qualche euro, corrispondenti ad uno sgravio contributivo del 2%.

Nel dettaglio, il nuovo esonero contributivo spetterà alla stessa platea di beneficiari del precedente, quello partito a gennaio e terminato nel mese di giugno 2022, dello 0,8%. Il nuovo esonero contributivo va a incrementare il precedente di 1,2 punti percentuali e sarà rivolto ai lavoratori dipendenti della Pubblica Amministrazione o del settore privato – esclusi i lavoratori domestici – che abbiano una retribuzione non superiore a 2.692 euro lordi al mese, parametrati su un totale di 13 mensilità.

Godranno di questo aumento di stipendio tutti coloro che sono titolari di un rapporto di lavoro subordinato, compresi l’apprendistato e il lavoro agricolo. Insomma, si tratta della stessa platea di beneficiari che, durante il mese di luglio 2022 è riuscita a godere del bonus 200 euro, l’indennità una tantum contro il caro vita.

Ora, andiamo a vedere in cosa consistono gli aumenti e cosa si intende con “taglio del cuneo fiscale”.

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Aumento stipendio con il taglio del cuneo fiscale, ecco di quanto

Partiamo dalla definizione. Come ci ricorda Italfinance, con il termine Taglio del Cuneo Fiscale si intende:

la differenza tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro per il dipendente e la busta paga netta incassata da questi. In Italia, purtroppo, questa differenza risulta essere ancora molto alta per via dell’eccessivo peso della tassazione sul lavoro.”

Insomma, la riduzione dell’aliquota ivs in busta paga scende per gli ultimi sei mesi dell’anno al 7.19% per i lavoratori dipendenti privati e al 6.8 % per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, portando un aumento stipendio che, dal 1° luglio al 31 dicembre 2022 oscillerà tra i 9 e i 32 euro netti al mese.

Tenendo conto solo del taglio del cuneo fiscale allo 1.2% l’aumento stipendio netto in sei mesi sarà proporzionale al reddito. Dunque, più questo aumenterà più sarà importante l’aumento:

  • 36 euro – pari a +6 euro al mese per redditi minimi entro gli 8 mila euro;
  • fino ad arrivare a 160 euro – pari a +25 euro al mese per redditi di 35mila euro, il massimo.

Facendo una piccola media, un lavoratore con uno stipendio lordo di circa 20 mila euro potrà arrivare a percepire un aumento di circa 16 euro al mese, per un totale di 96 euro in un semestre.

Dal 1° gennaio 2021, salvo ulteriori proroghe, si tornerà alle vecchie aliquote ivs con le medesime trattenute applicate nell’anno 2021:

  • 9.19 % per il settore privato;
  • 8.8 % per il settore pubblico

Il 1° gennaio 2023, infatti, cesserà di esistere lo sgravio dello 0.2% previsto in Legge di Bilancio solo per l’anno corrente.

aumento stipendio
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Aumento stipendio con il bonus 200 euro bis?

L’aumento stipendio riguarderà anche un bonus 200 euro bis? Prima di rispondere alla domanda ricordiamo che il bonus 200 euro, o indennità una tantum contro il carovita, è stato inserito per la prima volta nel Decreto Aiuti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 17 maggio 2022.

Si trattava di un sostegno rivolto a una vasta platea di beneficiari, che comprendeva anche i lavoratori dipendenti del settore privato e i lavoratori della pubblica amministrazione con redditi entro i 35 mila euro. Ad oggi la quasi totalità dei lavoratori interessati alla misura è riuscita a percepire il sostegno, che viene concesso direttamente dal datore di lavoro previa la consegna di un’autocertificazione.

Adesso, con il nuovo Decreto Aiuti bis è stato introdotto un nuovo bonus 200 euro, destinato, però, ad altre categorie di percettori differenti dalla prima misura. In particolare, riceveranno il nuovo bonus 200 euro tutte quelle categorie escluse dal decreto-aiuti uno, ovvero

  • Neo-pensionati al 1° luglio 2022;
  • Collaboratori sportivi;
  • Dottorandi;
  • Assegnisti di ricerca.

Ricordiamo che questi potranno inoltrare la richiesta all’INPS attraverso i suoi canali telematici, utilizzando le identità digitali SPID, CIE e CNS, ma anche utilizzando il servizio di Call Center Integrato allo 803.164 da fisso (gratis) o allo 06.164.164 a pagamento da cellulare, oppure mediante i servizi di enti di patronato.

Le prime tranche del bonus 200 euro, che ha apportato un aumento stipendio ai lavoratori nel mese di luglio, oltre che un valido sostegno a pensionati, percettori di Reddito di Cittadinanza e lavoratori domestici, sono state erogate tra luglio e agosto, mentre la seconda fase dei pagamenti inizierà nel mese di ottobre e riguarderà:

  • disoccupati che percepiscono Naspi, Dis-Coll e disoccupazione agricola;
  • ex indennità Covid-19;
  • Partite Iva.

Insomma, l’aumento stipendio riguarderà anche un bonus 200 euro bis?” la risposta è NO. L’aumento degli stipendi che delle ultime sei mensilità del 2022 riguarderà unicamente il taglio del cuneo fiscale, mentre il bonus 200 euro sarà destinato alle categorie di lavoratori escluse dal decreto-legge n. 50.

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