Ausili per disabili e protesi: a chi spettano e cosa passa l’Asl? Vediamolo insieme in questo approfondimento (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Ausili per disabili: a chi spettano e quando?
Gli ausili per disabili e protesi gratuite spettano alla persona disabile alla quale è riconosciuta una percentuale di invalidità civile superiore a un terzo (34%).
Questi accessori servono a migliorare la qualità della vita del disabile, a compensare eventuali limitazioni funzionali (amputazioni, per esempio) o a correggere menomazioni o disabilità fisiche o intellettive causate da malattie o lesioni.
Con un’invalidità civile di almeno il 34%, il Sistema Sanitario Nazionale fornisce protesi, ortesi o ausili:
- agli invalidi civili o per servizio;
- ai ciechi e ai sordi;
- agli invalidi di guerra e categorie assimilate;
- ai minori di 18 anni che necessitano di un intervento di prevenzione, cura e riabilitazione di un’invalidità permanente;
- agli invalidi in attesa della visita di accertamento, non autosufficienti o che necessitano di assistenza continua;
- alle persone che hanno subito un intervento di entero-urostomia, tracheotomia o l’amputazione di un arto e che sono in attesa di accertamento;
- alle donne che sono state sottoposte a un intervento di mastectomia (occorre la certificazione medica).
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Ausili per disabili: quali sono?
L’elenco degli ausili, degli ortesi e delle protesi è stato comunicato dal Ministero della Sanità il 27 agosto del 1999, con il Decreto numero 332. Oltre all’elenco ufficiale ci sono altre forniture che le singole regioni mettono a disposizione dei propri residenti.
Esistono dispositivi in serie, come i cateteri, i materassi antidecubito, i cuscini, che non hanno bisogno di personalizzazione, mentre altri dispositivi vengono realizzati appositamente per la persona disabile: scarpe ortopediche, plantari, rialzi, carrozzine classiche, leggere o elettriche e così via. Queste vengono assegnate dalle Asl in comodato d’uso.
Infine, alcuni dispositivi possono essere acquistati direttamente dall’Asl e forniti in comodato d’uso al disabile (montascale, ventilatori polmonari, apparecchi per l’alimentazione enterale…).
Ecco una tabella riepilogativa:
AUSILI PER DISABILI | DESCRIZIONE |
Dispositivi in serie | Non hanno bisogno di personalizzazione (cateteri, materassi antidecubito, cuscini…) |
Realizzati appositamente e ceduti in comodato d’uso alla persona disabile | Plantari, scarpe ortopediche, rialzi, carrozzine elettriche, leggere, classiche… |
Acquistati dall’Asl e ceduti in comodato d’uso alla persona disabile | Montascale, ventilatori polmonari, apparecchi per l’alimentazione enterale… |
Ausili per disabili: procedura per ottenerli
Per richiedere ausili, ortesi e protesi è necessario seguire una procedura che si compone di quattro fasi: prescrizione, autorizzazione, fornitura e collaudo.
La prescrizione spetta al medico specialista competente per la menomazione. Il paziente viene sottoposto a valutazione clinica, al termine della quale dovrà essere specificata l’indicazione del dispositivo prescritto, completo del codice ISO identificativo. Inoltre vanno precisati eventuali adattamenti necessari. Alla prescrizione segue un programma riabilitativo.
Il secondo passaggio è l’autorizzazione rilasciata dall’Asl di residenza. Viene verificato se il richiedente ha realmente diritto al dispositivo richiesto e se c’è corrispondenza tra la prescrizione medica e i dispositivi codificati del Nomenclatore.
Quindi si passa alla fornitura e al collaudo del dispositivo. Una volta fornito il dispositivo si avvia la fase di collaudo. Il fornitore dell’ausilio deve informare l’Asl entro tre giorni lavorativi dalla consegna. Il richiedente è invitato, entro 15 giorni, a presentarsi per il collaudo. Se è impossibilitato fisicamente a raggiungere la sede designata può richiedere di eseguire il collaudo a domicilio.
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