Auto con targhe estere: ora in Italia è più facile. L’entrata in vigore del Pubblico Registro Veicoli Esteri (Reve), sarà regolata una lacuna nella normativa italiana e renderà più agevole il noleggio o l’acquisto in leasing di vetture da società che hanno sede in Paesi dove la tassazione è più bassa rispetto a quella italiana. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
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Da marzo, infatti, per essere in regola basterà avere con sé un documento che attesti la data d’inizio della disponibilità dell’auto con targa straniera o la registrazione della vettura al Reve.
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Auto con targhe estere: stop alle multe non pagate
Nelle prossime settimane saranno chiariti anche gli aspetti fiscali connessi all’acquisto o al noleggio di una vettura straniera, ma nel frattempo l’obbligo della registrazione al Reve impedirà il diffuso trucco delle multe: di solito eluse con la targa straniera, per evidenti difficoltà di notifica oltre il confine.
E del resto anche questo aspetto ha fatto crescere negli anni scorsi il mercato del noleggio all’estero. Resta invece la possibilità di non pagare il superbollo.
Con il Reve le multe verranno inviate direttamente all’indirizzo della persone che ha utilizzato il mezzo.
Auto con targhe estere: vantaggi per ci cittadini
In Italia il mercato delle auto è penalizzato dal fisco rispetto ad altri Paesi dell’Unione europea. Se il quadro non mutasse, il ricorso all’acquisto e al noleggio di auto straniere potrebbe crescere in modo importante. Il vantaggio più consistente è per le auto aziendali. E quindi per il ricco mercato di imprese e professionisti.
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Il che può dare vantaggi ai cittadini, ma anche ridurre le entrate del Fisco e quindi danneggiare le casse dello Stato. Diminuirebbe il gettito Iva, le tasse di trascrizione, il bollo, l’Iva sulle assicurazioni e così via.
Auto con targhe estere: concessionari preoccupati
Senza contare le conseguenze negative per concessionari e noleggiatori nazionali. Che verrebbero alimentate proprio dall’istituzione del Reve: regolando la materia, il registro ha eliminato i dubbi e i rischi che ancora circondavano l’acquisto di un’auto straniera. Ora quei rischi non ci sono più, un altro elemento che potrebbe far crescere il mercato.
Auto con targhe estere: riduzione del gettito fiscale
Una liberalizzazione dunque a due facce. Da una parte è un vantaggio per i consumatori, anche nel nome della libera circolazione tra i Paesi dell’Unione europea. Dall’altra province, regioni e città metropolitane potrebbero veder ridotto il gettito fiscale che arriva dalle immatricolazioni, dal bollo auto e dalla imposte di bollo. Un notevole buco nelle entrate.
Senza dimenticare – come accennato – le giuste preoccupazioni degli operatori del settore.
Dal 21 marzo bisogna dunque iscrivere al Reve tutti gli autoveicoli, i motoveicoli e i rimorchi che sono stati immatricolati all’estero ma circolano in Italia. La disposizione è contenute nelle modifiche al Codice della Strada inserite dalla Legge numero 238 del 23 dicembre 2021.
La regola vale anche per i cittadini stranieri con la residenza in Italia: avranno tre medi di tempo per immatricolare in Italia le loro automobili,
E invece per i cittadini stranieri residenti all’estero sarà possibile circolare in Italia con veicoli con targa estera per massimo un anno.
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Per finire: i conducenti residenti in Italia ma non intestatari dei veicoli (come per esempio chi li ha in noleggio e in leasing), sarà obbligatorio portare a bordo dei veicoli anche un documento – firmato dall’intestatario dei veicolo – che attesta il tempo di utilizzo del veicolo che stanno guidando.
Auto con targhe estere: per chi c’è l’obbligo di iscrizione
Ma vediamo nel dettagli che è obbligato a iscrivere il veicolo a Reve:
- I cittadini (italiani o stranieri) residenti in Italia, che, a vario titolo, dispongono di veicoli intestati a persone fisiche o giuridiche con residenza/sede in uno Stato estero per un periodo superiore a 30 giorni, anche non continuativi, nell’anno solare. L’utilizzo dovrà essere comprovato da un documento di data certa (ad es. contratto di noleggio, leasing, comodato ecc.) sul quale dovrà essere indicata anche la durata dell’utilizzo. L’obbligo è a carico di chi utilizza il mezzo.
- Veicoli, immatricolati all’estero, di proprietà di lavoratori subordinati che svolgono la loro attività lavorativa presso un’azienda con sede in uno Stato confinante/limitrofo, con l’Italia o lavoratori autonomi che hanno la sede della propria attività professionale presso uno Stato confinante/limitrofo (cosiddetti “frontalieri”). La registrazione dovrà essere effettuata entro 60 giorni dalla data di acquisto della proprietà del veicolo. L’obbligo è a carico dell’intestatario del mezzo.
Auto con targhe estere: chi non è obbligato
Non sono invece obbligati a iscrivere il veicolo estero al Reve:
i cittadini residenti nel comune di Campione d’Italia;
- il personale civile e militare dipendente da pubbliche amministrazioni in servizio all’estero;
- il personale delle Forze armate e di polizia in servizio all’estero presso organismi internazionali o basi militari;
- i familiari conviventi all’estero del personale indicato dai punti 2 e 3;
- i conducenti, residenti in Italia da oltre sessanta giorni, che guidano veicoli, immatricolati nella Repubblica di San Marino, nella disponibilità di imprese aventi sede nel territorio sammarinese, con le quali i conducenti sono legati da rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione continuativa.

Auto con targhe estere: cosa annotare al Reve
Al Reve dovranno essere annotate le seguenti operazioni:
- registrazione del veicolo;
- cancellazione (obbligatoria) per fine disponibilità, sia in caso di anticipazione che al termine del periodo previsto;
- variazione residenza/sede;
- proroga utilizzazione veicolo.
Dovranno essere, inoltre, annotate le successive variazioni della disponibilità del veicolo. Chi cede la disponibilità del mezzo sarà tenuto a richiedere la registrazione delle variazioni.
Le registrazioni al Reve si potranno fare al PRA (previa prenotazione) o allo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA).
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