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Autovelox non segnalato, come fare ricorso

Autovelox non segnalato? Se hai avuto una multa è possibile fare ricorso contro la sanzione. Vediamo come funziona e cosa hanno stabilito recenti sentenza della Cassazione.

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8' di lettura

Forse non sai che l’autovelox non segnalato o con una segnaletica irregolare può essere oggetto di contestazione in caso di multa per eccesso di velocità. Ci sono delle regole precise a riguardo: se non vengono rispettate si può ottenere l’annullamento della sanzione. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

L’autovelox deve essere segnalato?

Il quadro giuridico legato agli autovelox è stato delineato da numerose sentenze della Cassazione. Ma vediamo in dettaglio quando e come deve essere segnalato un autovelox.

Prima di ogni autovelox, è obbligatorio che vi sia un segnale che avvisa l’automobilista del controllo elettronico in corso. Questo avviso non garantisce la presenza effettiva o il funzionamento dell’autovelox. Ecco quindi che, seguendo la direttiva Minniti del 2017, su strade dove i controlli sono sporadici, è necessario:

  1. Posizionare un cartello fisso ai margini della carreggiata;
  2. Posizionare un cartello mobile quando viene effettuato il controllo;
  3. Assicurarsi che il conducente venga degnamente informato dell’eventuale presenza dell’autovelox.

Autovelox su veicoli in movimento

Il decreto del ministero dei trasporti del 13 giugno 2017 n. 282/17 sostiene che non è necessaria una segnalazione per gli autovelox montati sulle auto della polizia. Tuttavia, una decisione della Cassazione ha contraddetto questa affermazione, stabilendo che anche in questi casi deve esserci un avviso preventivo.

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La sentenza della Cassazione

Nell’ordinanza 2384, la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso per una multa comminata a un automobilista che viaggiava a una velocità ben superiore al limite consentito. Andiamo a capire cosa hanno stabilito i giudici in merito. (Potrebbe interessarti sapere qual è la tolleranza prevista per gli autovelox).

Cosa hanno stabilito i giudici

Per i giudici, escludere l’obbligo di presegnalazione per autovelox in modalità mobile è in contrasto con le normative vigenti. Queste norme impongono la segnalazione per tutti i controlli di velocità sulla rete stradale. Quindi, le disposizioni che escludono questo obbligo devono essere considerate non valide.

Come deve essere segnalato l’autovelox?

Veniamo alle modalità di segnalazione dell’autovelox. È fondamentale prestare attenzione a ciò che viene scritto sul cartello. La frase tipica è “Attenzione: controllo elettronico della velocità”. Tuttavia, possono essere usate formule equivalenti, a patto che siano chiare.

Se il controllo riguarda la velocità media, come nel caso del Tutor, la segnaletica deve esserne specifica. La formula “Attenzione: controllo elettronico della velocità media” è quindi obbligatoria. Una volta terminato il tratto monitorato dal Tutor, è necessario un ulteriore segnale: indica la “porta d’uscita” e la fine del controllo.

Caratteristiche del cartello di segnalazione

I cartelli che segnalano un autovelox o un tutor devono rispettare determinate caratteristiche:

  • Devono essere leggibili, quindi non coperti da vegetazione o altri ostacoli.
  • Non devono presentare graffiti o altre alterazioni.
  • Le dimensioni devono essere tali da permetterne una facile lettura.

La distanza tra il cartello e l’autovelox

Quanto distante deve essere il cartello dall’apparecchio? Secondo il decreto ministeriale 282/2017, l’avviso deve trovarsi almeno 1 chilometro prima dell’autovelox. La Cassazione, tuttavia, sottolinea l’importanza di una “ragionevole distanza”, adatta alla strada e alla velocità dei veicoli, consentendo una frenata morbida e sicura.

L‘ordinanza n. 25544/2023 della Cassazione aggiunge un ulteriore dettaglio: il cartello deve essere ripetuto dopo ogni intersezione. Ciò significa che si può fare ricorso se l’autovelox è posizionato a meno di un chilometro dal cartello che indica il limite di velocità, indipendentemente dal limite stesso.

Pericoli delle frenate brusche

Un altro aspetto da considerare è il rischio associato alle frenate improvvisate. La sorpresa di vedere all’improvviso un autovelox potrebbe far frenare bruscamente l’automobilista, costituendo un pericolo maggiore dell’eccesso di velocità stesso. Ecco perché la segnaletica è così cruciale: per evitare comportamenti imprevedibili e potenzialmente pericolosi.

Le regole chiave sulla segnalazione dell’autovelox

L’autovelox è un strumento utilizzato per monitorare la velocità dei veicoli e assicurarsi che rispettino i limiti di velocità stabiliti. Ma ci sono regole ben precise su come e dove deve essere segnalato:

Distanza tra i cartelli

Uno degli aspetti fondamentali riguarda dunque la distanza tra i cartelli di avviso dell’autovelox. Ma dopo quanti chilometri il cartello va ripetuto? Ne abbiamo già accennato, ma ecco le regole nel dettaglio:

  • Il cartello va ripetuto ogni volta che c’è un incrocio, una intersezione o un nuovo segnale che indica il limite di velocità. Questo vale anche se il nuovo segnale ripete il precedente o stabilisce il limite ordinario di velocità.
  • Per legge, il cartello deve essere ripetuto dopo 4 chilometri da quello precedente. Superata questa distanza, l’avviso perde efficacia, rendendo qualsiasi controllo elettronico successivo illegittimo, a meno che non venga installato un nuovo segnale.

Visibilità dell’autovelox

Il secondo punto cruciale riguarda la visibilità della postazione dell’autovelox. Si potrebbe pensare che, se non lo vedi, l’autovelox non è valido, ma non è esattamente così:

  • Secondo la Cassazione, non è obbligatorio che la postazione della polizia sia visibile. Ciò che conta è la presenza del cartello di avviso.
  • Tuttavia, non può esserci alcun tentativo di nascondere intenzionalmente la postazione. La trasparenza e la buona fede da parte dell’amministrazione sono essenziali.
  • Una sentenza della Corte di Cassazione ha chiarito che sia il cartello di preavviso che l’autovelox devono essere ben visibili. Questo significa che non basta avere un cartello se l’autovelox non è chiaramente visibile agli automobilisti.

La differenza tra cartello e visibilità dell’autovelox

La segnaletica ha uno scopo ben definito: informare in anticipo gli automobilisti della possibile presenza di un controllo di velocità, permettendo loro di adeguare la velocità. Al contrario, la visibilità dell’autovelox garantisce che gli automobilisti possano individuare la postazione di controllo quando passano davanti ad essa. Entrambi questi requisiti sono cruciali per garantire la legittimità della multa.

Il ricorso contro la multa dell’autovelox

Se ritieni di aver ricevuto una multa ingiustamente, ci sono due modi per fare ricorso:

  1. Ricorso al Giudice di pace entro 30 giorni dalla notifica della multa.
  2. Ricorso al Prefetto entro 60 giorni dalla notifica della multa.

Nel caso di un ricorso al Giudice di pace, è consigliato, ma non obbligatorio, essere rappresentati da un avvocato. Se si sceglie il ricorso al Prefetto e viene rigettato, la sanzione potrebbe raddoppiare, ma è possibile fare un ulteriore ricorso al Giudice di pace.

Prova dell’assenza di segnalazione

Il problema principale quando si contesta una multa con autovelox è questo: come dimostrare che un cartello non fosse presente o sistemato in modo irregolare. Un metodo efficace potrebbe essere l’uso di filmati che mostrano l’assenza di segnaletica. Questa prova deve essere raccolta prima di iniziare qualsiasi procedimento giuridico.

Autovelox non segnalato, come fare ricorso
Nella foto un cartello che segnala la presenza di un autovelox.

FAQ (domande e risposte)

Cosa succede se l’autovelox non è segnalato?

Se l’autovelox non è segnalato o se la segnaletica è irregolare, può essere oggetto di contestazione in caso di multa per eccesso di velocità. Se non sono rispettate le regole riguardo alla segnalazione, è possibile ottenere l’annullamento della sanzione.

Quando e come deve essere segnalato un autovelox?

L’autovelox deve essere segnalato con un segnale d’avviso posto prima della sua posizione. Anche se la presenza dell’avviso non implica necessariamente la presenza di un autovelox funzionante, è fondamentale che vi sia tale segnalazione. La direttiva Minniti del 2017 precisa che, su strade dove i controlli sono sporadici, oltre al cartello fisso, va posizionato un cartello mobile. Gli autovelox montati sulle auto della polizia, nonostante un decreto ministeriale suggerisca il contrario, devono anch’essi essere segnalati con un avviso, come ribadito dalla Corte di Cassazione. Il cartello comune deve riportare “Attenzione: controllo elettronico della velocità”, ma può essere modificato a seconda del tipo di rilevamento. Deve essere posto almeno 1 km prima dell’autovelox e ripetuto dopo ogni intersezione. Deve anche essere ripetuto ogni 4 km e l’autovelox stesso deve essere visibile, non basta solo la presenza del cartello.

Come dimostrare che un autovelox non era segnalato?

Dimostrare l’assenza di segnalazione può essere complesso, ma è possibile utilizzare filmati che mostrino l’assenza di segnaletica o una segnaletica irregolare lungo il tratto di strada in questione. L’automobilista deve procurarsi questa prova prima di avviare un eventuale giudizio.

Come fare ricorso per una multa autovelox non segnalato?

Se un automobilista riceve una multa a causa di un autovelox non segnalato, ha due opzioni principali per fare ricorso. La prima è presentare un ricorso al Giudice di pace entro 30 giorni dal ricevimento della multa. In questo caso, si consiglia di anticipare i costi del giudizio e di avvalersi, preferibilmente, della consulenza di un avvocato, anche se non è obbligatoria. La seconda opzione non è fornita nel testo, ma probabilmente prevede un percorso amministrativo attraverso l’organo che ha emesso la sanzione.

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