Dopo l’incendio nello stabilimento Ics di Pianodardine, si è innescata una comprensibile paura fra i cittadini. Numerosi i messaggi arrivati in redazione per chiederci chiarimenti sui dati relativi all’inquinamento dopo il rogo di ieri (13 settembre 2019.
Abbiamo fornito proprio i primi risultati messi a disposizione dall’Arpac alla qualità dell’aria. Ma intanto, soprattutto attraverso whatsapp e i social network, hanno cominciato a girare message fake. Provenivano dalle fonte più disparate, alimentando confusione e preoccupazione.
Fra i messaggi più diffusi quelli che consigliavano di, “Non comprare nulla di fresco per almeno tre mesi. Fare la doccia con saponi aggressivi tutti i giorni e intimare di tenere i panni in ammollo. Oltre a disfarsi degli abiti indossati ieri. Si devono consumare – continuava la nota – prodotti surgelati di qualità con scadenza oltre tre mesi. Soprattutto, evitare di comprare frutta e verdura e non mangiare i prodotti dell’orto nel raggio di almeno 15 km”. (Di seguito il sommario con i link di tutti i nostri approfondimenti sull’incendio di Pianodardine)
- Diretta video dal luogo dell’incendio
- Arpac: ecco perché la nube nera è stata dispersa velocemente
- Domani 15 settembre incontro per decidere sulle scuole chiuse
- Il rap sull’incendio in fabbrica
- “Ho visto il nuvolone nero, poi l’incendio”
- I dati Arpac dopo l’incendio e il commento di Franco Mazza
- Il punto del referente Arpac
- Le immagini dopo l’inferno
- Il video all’interno della fabbrica in fiamme
- De Luca ringrazia i vigili del fuoco
- Avellino ha paura
- I vigili del fuoco: lì dentro si lavorava plastica
- Le immagini impressionanti delle fiamme dal drone
- “Sono passato di lì, una tragedia”
- Incendio in fabbrica: ecco quali scuole sono chiuse
- Esplosione fabbrica, come chiedere i risarcimenti
- Festa: le dichiarazioni sull’incendio
Avellino, incendio in fabbrica: avvisi fake su whatsapp
Qualche altro messaggio citava fantomatiche fonti autorevoli vicine al Prefetto. O parlava di “dati reali”, alternative a quelle circolate sui canali ufficiali. Proprio l’Arpac.
In questi casi – ovviamente – non ci resta che suggerire di affidarsi il buonsenso. E ignorare tutti questi informatori, attenendovi esclusivamente alle informazioni fornite dalle amministrazioni comunali, dalla Prefettura o dagli altri enti autorevoli.
Incendio Pianodardine: i dati Arpac
Quindi – ricapitolando – i primi dati relativi all’inquinamento dell’aria non hanno rilevato alcun valore superiore alla soglia di rischio. Adesso bisognerà attendere i risultati relativi alle diossine che potrebbero arrivare fra domani e lunedì. Ma l’Arpac ha spiegato come il vento e l’elevato calore, prodotto dall’incendio, abbiano favorito la dispersione verso l’alto e la diluizione dell’inquinamento originato dall’incendio.
Domani mattina, 15 settembre 2019, è prevista la riunione in Prefettura fra i sindaci e il comitato di sicurezza. Dall’incontro dovranno arrivare le direttive ai cittadini, che saranno informati su provvedimenti che riguardano scuole e uffici pubblici. Questa mattina gli istituti scolastici sono rimasti chiusi in via precauzionale. Nessuna ordinanza è stata, invece, adottata per vietare il consumo di alcuni alimenti.
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