In questi giorni, migliaia di contribuenti stanno ricevendo avvisi bonari dall’Agenzia delle Entrate. Segnalano delle incongruenze tra gli scontrini fiscali emessi e i dati raccolti dai terminali Pos. L’obiettivo è spingere i contribuenti a mettere a posto la loro situazione fiscale, specialmente quando il Pos mostra entrate superiori rispetto a quelle registrate negli scontrini. Ecco cosa bisogna sapere. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Il messaggio dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato un provvedimento specifico, identificato con il numero 352652/2023, che riguarda gli avvisi bonari. Lo scopo del provvedimento è principalmente:
- Promuovere l’adempimento spontaneo: invita i titolari di partita IVA a regolarizzare la loro posizione fiscale.
- Rilevazione di differenze: individua discrepanze tra gli importi registrati con strumenti di pagamento elettronico (come i Pos) e quelli riportati in fatture e scontrini.
Elemento del provvedimento | Dettaglio |
---|---|
Numero Provvedimento | 352652/2023 |
Scopo | Promuovere l’adempimento spontaneo |
Target | Titolari di partita IVA |
Tipo di Differenze | Transazioni elettroniche vs Fatture e scontrini |
Cosa deve fare il contribuente
Se sei un titolare di partita IVA e hai ricevuto un avviso bonario, ecco i passaggi che devi seguire:
- Leggi attentamente l’avviso: verifica quali sono le difformità segnalate.
- Confronta con i tuoi dati: accedi ai tuoi documenti fiscali e confrontali con le informazioni presenti nell’avviso.
- Decidi se aderire o contestare: puoi scegliere di pagare l’importo dovuto o fornire ulteriori documenti che giustifichino la difformità.
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I presunti errori negli avvisi bonari Agenzia delle Entrate
Numerosi contribuenti hanno riferito di aver trovato errori negli avvisi bonari inviati dall’Agenzia delle Entrate. Questi errori possono variare in natura e gravità, ma alcuni sono più comuni di altri:
- Duplicazione delle transazioni: alcuni contribuenti hanno segnalato che le stesse transazioni sono apparse più volte nell’avviso.
- Discrepanze negli importi: gli importi riportati nell’avviso bonario potrebbero non corrispondere agli importi effettivamente registrati negli strumenti di pagamento elettronico o nelle fatture.
- Dati anagrafici errati: informazioni come il nome del titolare o il numero di partita IVA potrebbero essere errati.
Come verificare la correttezza dell’avviso bonario
- Confronto con i documenti fiscali: prima di tutto, confronta le informazioni contenute nell’avviso con i tuoi registri fiscali.
- Elenco delle transazioni: prendi nota di tutte le transazioni segnalate nell’avviso e verifica la loro correttezza.
- Controllo degli importi: verifica che gli importi segnalati corrispondano effettivamente agli importi registrati.
Cosa fare in caso di errori
Se noti degli errori nel tuo avviso bonario, ecco come puoi procedere:
- Contattare l’Agenzia delle Entrate: è il primo passo per chiedere chiarimenti e eventualmente aprire una contestazione.
- Fornire prove: se possibile, fornisci documentazione che possa provare l’errore segnalato nell’avviso.
- Richiedere una rettifica: in alcuni casi, potresti dover richiedere una rettifica formale dell’avviso bonario.
Ricorda sempre che in caso di incertezze o difficoltà, è consigliabile consultare un professionista del settore fiscale. Entriamo comunque più nel dettaglio nei paragrafi successivi.
Cos’è un avviso bonario
L’avviso bonario è un tipo di comunicazione fiscale emessa dall’Agenzia delle Entrate, che notifica al contribuente eventuali irregolarità rilevate nei controlli automatici o formali delle dichiarazioni.
Struttura del procedimento
- Controllo automatico o formale: l’Agenzia delle Entrate effettua dei controlli su dichiarazioni dei redditi e dichiarazioni IVA.
- Controllo Automatico: basato su algoritmi e incroci dati
- Controllo Formale: ulteriore verifica manuale basata su criteri predefiniti.
- Comunicazione dell’avviso bonario: se dai controlli emerge un risultato diverso da quello dichiarato, viene emesso l’avviso bonario.
- Azione del contribuente: due opzioni sono possibili:
- Pagamento della somma con sanzione ridotta (1/3 rispetto a quella ordinaria)
- Contestazione della notula fornendo prove documentali
- Chiusura del procedimento: in caso di mancata risposta o definizione, iscrizione a ruolo delle somme e notifica della cartella di pagamento.
Fase | Azione | Tempistica | Risultati |
---|---|---|---|
Controllo | Controllo automatico o formale | – | Rilevazione irregolarità |
Avviso Bonario | Emissione avviso | 30 giorni per risp. | Opzione per sanare |
Risposta Contrib. | Pagamento o contestazione | 30 giorni da avviso | Sanzione ridotta o contestazione |
Chiusura | Iscrizione a ruolo in caso di mancata risposta | – | Cartella di pagamento |
Come segnalare gli errori all’Agenzia delle Entrate
Se hai ricevuto un avviso bonario e hai notato degli errori, è cruciale agire tempestivamente per correggerli. La buona notizia è che puoi farlo direttamente online, senza dover fare la fila all’ufficio. Vediamo i passi da seguire:
Accedi all’area riservata
- Vai sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
- Accedi all’Area Riservata utilizzando il tuo codice fiscale e la password.
Verifica l’avviso
- Consulta l’avviso bonario ricevuto.
- Prendi nota degli errori e delle difformità segnalate.
Raccogli le prove
- Raccogli tutti i documenti fiscali che possono dimostrare la tua posizione.
- Salva scontrini, fatture e altri documenti pertinenti in formato digitale.
Invia la segnalazione
- Nella sezione apposita, clicca su “Invia Segnalazione” o “Correggi Errore”.
- Allega i documenti digitali.
- Spiega dettagliatamente perché ritieni che l’avviso sia errato.
Conferma e attendi
- Conferma l’invio della segnalazione.
- Riceverai una notifica di avvenuta ricezione da parte dell’Agenzia delle Entrate.
- Aspetta la risposta, che solitamente arriva entro 30 giorni.
Passaggio | Azione | Note |
---|---|---|
1 | Accedi all’Area Riservata | Utilizza codice fiscale e password |
2 | Verifica l’Avviso | Prendi nota degli errori |
3 | Raccogli le Prove | Documenti, scontrini, fatture |
4 | Invia la Segnalazione | Allega documenti e spiegazioni |
5 | Conferma e Attendi | Aspetta la risposta |
Seguendo questi passaggi, avrai fatto tutto il necessario per correggere gli errori. Ora tocca all’Agenzia delle Entrate esaminare la tua segnalazione e fornire un riscontro.
La sanatoria degli scontrini
La sanatoria degli scontrini è regolata dal decreto legge 131 del 2023, articolo 4. Consente ai commercianti e professionisti di regolarizzare le irregolarità legate agli scontrini fino al 31 ottobre 2023.
Dettagli chiave:
- Strumento specifico: la sanatoria è dedicata esclusivamente alle irregolarità sugli scontrini.
- Casi eleggibili: le irregolarità non devono essere state contestate.
- Vantaggi: evita severe sanzioni come la sospensione della licenza o dell’autorizzazione per svolgere l’attività.
- Tempistica: puoi utilizzare questa opzione per irregolarità commesse fino al 31 ottobre 2023.
Tipo Irregolarità | Sanzione Ordinaria | Sanzione con Sanatoria | Altre Consequenze |
---|---|---|---|
Scontrino non emesso | Elevata | Ridotta | Sospensione licenza/attività |
La regolarizzazione
La regolarizzazione è un passaggio cruciale per sistemare la propria situazione fiscale in seguito a un avviso bonario. L’Agenzia delle Entrate dà una scadenza specifica per farlo, come indicato nell’articolo 4 del decreto legge n.131/2023. Ecco i dettagli:
- Termine per la regolarizzazione: hai tempo fino al 15 dicembre per mettere a posto i dati mancanti o errati.
- Ravvedimento operoso: questa è un’opzione che ti permette di pagare l’imposta, gli interessi arretrati e una sanzione ridotta. La riduzione della sanzione varia da un decimo a un quinto del minimo, in base al tipo di violazione e al ritardo nel pagamento.
- Condizioni di applicazione: il ravvedimento operoso è valido anche se la violazione è stata scoperta entro il 31 ottobre, a meno che non siano già state applicate altre sanzioni.
- Esclusioni: non puoi optare per il ravvedimento operoso se hai già ricevuto un atto di liquidazione o di accertamento, o se sei stato già sottoposto a controlli di cui hai avuto notifica formale.
Tabella: opzioni per la regolarizzazione
Opzione | Descrizione | Sanzione Ridotta |
---|---|---|
Pagamento Totale | Pagare tutto in una volta | No |
Rateazione | Pagare a rate | Sì, in certi casi |
Ravvedimento Operoso | Pagare con sanzione ridotta | Sì |
I controlli
I controlli sono la fase iniziale in cui l’Agenzia delle Entrate verifica la coerenza tra i dati forniti dai contribuenti e quelli in possesso dell’ente. Questi controlli sono spesso automatizzati e possono portare all’emissione di avvisi bonari. Ecco come funzionano:
- Controllo dei Pagamenti con POS: l’Agenzia incrocia i dati dei pagamenti effettuati con POS con quelli delle fatture e dei corrispettivi trasmessi.
- Alert dell’Agenzia: in caso di discrepanze, come pagamenti elettronici di importo superiore alle transazioni certificate, l’Agenzia delle Entrate invierà degli alert per stimolare l’adempimento spontaneo.
- Destinatari: le lettere saranno indirizzate principalmente ai titolari di partita IVA per i quali sono state notate differenze tra i dati trasmessi e le transazioni POS.
- Consultazione online: puoi vedere tutti i dettagli degli avvisi e dei controlli nell’area riservata del portale informatico dell’Agenzia delle Entrate, nota come ‘Cassetto fiscale‘.
Schema: flusso dei controlli
Controllo dei Dati —-> Emissione degli Alert —-> Invio dell’Avviso Bonario —-> Fase di Regolarizzazione
Il ravvedimento operoso
Il concetto di ravvedimento operoso è un aspetto molto importante nel sistema fiscale italiano. Permette ai contribuenti di rimediare ai propri errori o ritardi, pagando una sanzione ridotta. Ma come funziona esattamente?
Come funziona?
Il ravvedimento operoso consente ai contribuenti di:
- Dichiarare redditi ulteriori rispetto a quelli già dichiarati.
- Eseguire pagamenti omessi o effettuati in misura insufficiente.
- Assolvere ad altri adempimenti fiscali.
Per farlo, dovrai pagare le somme dovute, oltre agli interessi maturati, utilizzando il modello F24.
Vantaggi
- Riduzione delle sanzioni: il beneficio principale del ravvedimento operoso è la possibilità di pagare una sanzione ridotta, che varia a seconda del tempo intercorso tra l’errore e la sua regolarizzazione.
- Sospensione di eventuali procedimenti penali: se effettui il ravvedimento prima che inizi un’azione penale, sei esonerato dalle ulteriori conseguenze penali.
Tempistiche e calcolo delle sanzioni
Il calcolo delle sanzioni è strettamente legato al tempo che intercorre tra la violazione e il pagamento:
Tempo dalla violazione | Riduzione della sanzione |
---|---|
Entro 14 giorni | 30% |
Da 15 a 30 giorni | 40% |
Oltre 30 giorni | 60% |
Ravvedimento Operoso: dettagli
Per riassumere, il ravvedimento operoso è un meccanismo che ti permette di correggere gli errori fiscali, pagando una sanzione ridotta. È un incentivo a mantenere una condotta fiscale corretta, offrendo una sorta di “sconto” a chi decide di rimediare ai propri errori.
Chi può accedere?
Praticamente tutti i contribuenti possono accedere al ravvedimento operoso, a meno che non siano già in corso procedimenti penali per frode fiscale.
Documenti necessari
Per procedere con il ravvedimento operoso, avrai bisogno di:
- Documentazione relativa all’errore commesso.
- Calcolo dell’importo da pagare, incluso l’interesse.
- Modello F24 compilato.
Pro e contro
Vantaggi:
- Sanzioni ridotte.
- Evita ulteriori complicazioni legali.
Svantaggi:
- Non esclude la possibilità di futuri controlli fiscali.
- Gli interessi sul pagamento possono essere alti se il ritardo è significativo.
In sintesi, il ravvedimento operoso è uno strumento utile per chi vuole rimediare rapidamente a errori o dimenticanze fiscali, ma è fondamentale agire in tempi brevi per massimizzare i benefici.
Normativa di Riferimento
Quando si tratta di avvisi bonari e ravvedimento operoso, è essenziale avere una chiara comprensione della normativa applicabile. La legislazione italiana offre diversi strumenti per regolarizzare la posizione fiscale del contribuente.
Le Leggi
La disciplina del ravvedimento operoso e degli avvisi bonari è principalmente contenuta in:
- Art. 13 del D.Lgs. 472/1997: Questa è la legge madre per quanto riguarda le sanzioni amministrative in materia fiscale.
- D.L. 34/2019, convertito in L. 58/2019: Introdotto come “Decreto Crescita”, contiene un nuovo art. 13-bis che permette il ravvedimento parziale o frazionato.
Dettagli sull’Art. 13 del D.Lgs. 472/1997
- Ambito di applicazione: si applica a violazioni di norme tributarie.
- Sanzioni: la legge prevede una sanzione ordinaria del 30%, ridotta al 15% se il pagamento avviene con un ritardo non superiore a 90 giorni.
- Ritardo lievissimo: se il pagamento avviene entro 15 giorni, la sanzione è ulteriormente ridotta.
Condizione | Sanzione Ordinaria | Sanzione Ridotta |
---|---|---|
Nessun ritardo | 30% | – |
Ritardo < 90 giorni | 30% | 15% |
Ritardo < 15 giorni | 30% | 0,1-0,15% al giorno |
Dettagli sul D.L. 34/2019
- Introduzione dell’Art. 13-bis: serve come norma di interpretazione autentica dell’Art. 13 originale.
- Ravvedimento parziale o frazionato: ammette la possibilità di regolarizzare solo parte delle violazioni fiscali.
Norme Aggiuntive
Oltre alle leggi principali, altri regolamenti come il D.Lgs. 471/1997 offrono ulteriori dettagli su sanzioni tributarie non penali. Questo decreto è fondamentale per comprendere le singole violazioni fiscali e le sanzioni ad esse associate.
Tipologie di ravvedimento
Il ravvedimento è un istituto giuridico che permette ai contribuenti di regolarizzare spontaneamente una violazione tributaria, evitando così sanzioni più severe. Questo meccanismo è articolato in diverse tipologie, ciascuna con regole e tempistiche specifiche.
Tabelle di comparazione delle tipologie di ravvedimento
Tipologia | Descrizione | Tempistica | Sanzione Ridotta | Riferimento Normativo |
---|---|---|---|---|
Ravvedimento Semplice | Regolarizzazione entro 14 giorni dall’errore | Entro 14 giorni | Sanzioni ridotte | Art. 13 D.Lgs. 471/1997 |
Ravvedimento Lungo | Regolarizzazione entro i 5 anni dall’omissione | Entro 5 anni | Sanzioni e interessi ridotti | Art. 13 D.Lgs. 471/1997 |
Ravvedimento Sprint | Correzione di errori formali entro 30 giorni | Entro 30 giorni | Nessuna sanzione | Art. 13 D.Lgs. 471/1997 |
Mini Ravvedimento | Per errori non gravi, possibilità di correzione entro 90 giorni | Entro 90 giorni | Sanzioni molto ridotte | Art. 13 D.Lgs. 471/1997 |
Dettaglio sulle tipologie
Ravvedimento semplice
- Descrizione: È la forma più comune di ravvedimento. Consente la correzione di errori o omissioni entro 14 giorni.
- Procedura: Pagamento della somma dovuta più una sanzione ridotta.
Ravvedimento lungo
- Descrizione: Questo tipo di ravvedimento consente di regolarizzare la posizione entro cinque anni dall’omissione o dall’errore.
- Procedura: Oltre al pagamento della somma dovuta, è necessario corrispondere gli interessi calcolati per il periodo di ritardo.
Ravvedimento sprint
- Descrizione: È utilizzato per la correzione di errori formali e deve essere effettuato entro 30 giorni dalla violazione.
- Procedura: In genere, non sono previste sanzioni, ma solo il pagamento delle somme dovute.
Mini ravvedimento
- Descrizione: Riservato a specifici casi di errori non gravi, offre la possibilità di correzione entro 90 giorni.
- Procedura: Pagamento di una sanzione ridottissima, in aggiunta alla somma dovuta.

FAQ (domande e risposte)
Cos’è un avviso bonario dell’Agenzia delle Entrate?
Un avviso bonario è una comunicazione di irregolarità trovata tramite controlli automatici effettuati dall’Agenzia delle Entrate. Quando questi controlli rivelano discrepanze, come nel caso di differenze tra gli scontrini emessi e i dati provenienti dai POS, l’agenzia invia un avviso bonario al contribuente. Questa comunicazione rappresenta un invito a regolarizzare la posizione fiscale e spesso offre la possibilità di pagare una sanzione ridotta.
Come regolarizzare difformità negli avvisi bonari?
Se un contribuente riceve un avviso bonario, ha due opzioni principali:
- Pagare la somma con una sanzione ridotta di un terzo rispetto a quella ordinaria.
- Contestare l’avviso fornendo prove che sostengano il proprio caso.
Inoltre, c’è la possibilità di regolarizzare la propria posizione attraverso la “sanatoria sugli scontrini” prevista dal decreto legge 131 del 2023, articolo 4. Questo strumento consente di mettere in ordine le irregolarità relative agli scontrini non emessi senza incorrere in ulteriori sanzioni.
Quali errori sono stati segnalati negli avvisi bonari?
Nel testo fornito, è stato citato l’errore di “duplicazioni delle transazioni segnalate” come un tipo di difformità che potrebbe essere comunicata attraverso un avviso bonario. Si tratta di discrepanze tra gli importi delle transazioni giornaliere effettuate con strumenti di pagamento elettronico e l’ammontare complessivo delle operazioni certificate mediante fatture elettroniche e corrispettivi telematici.
Fino a quando è possibile aderire alla sanatoria sugli avvisi bonari?
La possibilità di aderire alla sanatoria sugli scontrini è prevista fino al 31 ottobre 2023, come stabilito dall’articolo 4 del decreto legge n.131/2023. Per la regolarizzazione dell’omesso invio dei dati, il contribuente ha tempo fino al 15 dicembre.
Cos’è il ravvedimento operoso in relazione agli avvisi bonari?
Il ravvedimento operoso è un istituto legale che permette al contribuente di sanare spontaneamente una posizione irregolare, pagando quanto dovuto più gli interessi arretrati. Le sanzioni vengono ridotte in base alla prontezza con cui si provvede alla regolarizzazione. Questo strumento è concesso anche se la violazione è stata accertata entro il 31 ottobre, a meno che non siano state già irrogate le sanzioni.
Il ravvedimento operoso è regolamentato dall’articolo 13 del D.Lgs. 472/1997 e offre al contribuente una riduzione delle sanzioni proporzionale al tempo intercorso tra la commissione dell’irregolarità e la sua regolarizzazione. In caso di adesione al ravvedimento operoso, le violazioni non saranno conteggiate nel limite delle quattro infrazioni in cinque anni, evitando così ulteriori sanzioni accessorie.
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