Il Benevento ha conquistato da alcune settimane la matematica promozione in Serie A, la seconda della sua storia dopo quella del 2017, che però fu un’annata da dimenticare per i sanniti, nonostante l’orgoglio della prima volta in massima serie. Non mancano i cori goliardici rivolti ai “cugini” dell’Avellino Calcio.
Benevento, cori “contro” gli avellinesi al confine
La squadra irpina, che come storia e tradizione calcistica (rispetto alla Serie A) è seconda solo al Napoli in Campania (“Il derby è uno, Napoli-Avellino, si urlava fino pochi anni fa”), sta vivendo anni difficili dopo la mancata inscrizione in B durante la gestione Taccone.
Al confine tra le province di Benevento e Avellino, c’è un manifesto dei tifosi delle streghe che recita: “La tua patetica nostalgia, umiliata dal nostro ennesimo salto di categoria”.
Ovviamente riferito al fatto che ormai l’Avellino manca da ben 32 anni in Serie A e che vivere di quei ricordi non basta più. Il presente vede il Benevento protagonista, dopo aver vinto un campionato di Serie B infrangendo numerosi record.
L’Avellino ora ha una società seria, desiderosa di stupire, per rispondere anche a quel cartello. La strada è lunga.
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