Bollette del gas bloccate: quanto risparmieremo dopo che il governo ha deciso di congelare le tariffe fino ad aprile. Una scelta che aiuta anche chi è passato al libero mercato e in questo giorni, pur avendo firmato un contratto a “costo fisso” si ritrova tra le mani richieste di aumento dei fornitori che arrivano al 50%. (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Bollette del gas bloccate: differenze
- Bollette del gas bloccate: vantaggi nel 2021
- Bollette del gas bloccate: risparmi
- Bollette del gas bloccate: gli aumenti record
- Bollette del gas bloccate: intervento del governo
- Bollette del gas bloccate: norma retroattiva
- Bollette del gas bloccate: cosa devono fare i clienti
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Eppure in questi mesi sono stati proprio i consumatori passati al libero mercato, con contratti a costo fisso, hanno avuto vantaggi importanti nei confronti dei cittadini rimasti nel mercato tutelato ed esposti alle fluttuazioni dei prezzi.
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Bollette del gas bloccate: differenze
La differenza è particolarmente evidente nel primo trimestre del 2022. Vediamo come:
- costo energia elettrica mercato tutelato: 46 centesimi al hilowattora;
- costo energia elettrica libero mercato: 29 centesimi al kilowattora (per le offerte migliori di lungo periodo).
Questa differenza di prezzo si è poi ribaltata inevitabilmente sul costo annuo della bolletta:
- mercato tutelato: 1.243 euro l’anno (135 euro di tasse);
- mercato libero: 998 euro l’anno di media (113 euro di tasse).
Secondo i dati forniti dall’Authority, il libero mercato nel 2021 (e quindi prima della crisi Ucraina) è risultato più conveniente dell’1,7%.
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Bollette del gas bloccate: vantaggi nel 2021
Il risultato è stato possibile proprio grazie al successo dei contratti a prezzo bloccato che hanno messo al riparo i consumatori dei consistenti aumenti dell’energia sui mercati all’ingrosso.
Infatti, questi sono i dati:
- il costo dell’energia tra il 2020 e il 2021 è aumentato del 75%;
- nel libero mercato l’incremento non ha superato il 9%.
Bollette del gas bloccate: risparmi
Nel 2021 il risparmio per chi è passato al libero mercato rispetto a chi è rimasto in quello tutelato è aumentato ancora, così come sono state incrementate le offerte più convenienti.
Risparmi che sono diventati più consistenti man mano che si continuavano da inanellare record su record per il costo dell’energia all’ingrosso.
Per una famiglia tipo si sono accumulate ben 122 offerte del libero mercato più vantaggiose rispetto a quelle del mercato tutelato (nel 2020 erano 58).
Per il gas a clienti domestici e quindi con un consumo medio di 1.400 metri cubi l’anno le offerte più convenienti rispetto al mercato di tutela erano 64 nel 2020 e questo spiega perché il 60% delle famiglie ha scelto il servizio libero.
Bollette del gas bloccate: gli aumenti record
Tutto questo però è stato messo in discussione con l’impennata del costo delle materie energetiche, metano soprattutto: il costo fisso stabilito nei contratti non è più sostenibile per le aziende del mercato libero.
Erano entrate con quelle offerte per attirare clienti e anche perché sembravano sostenibili nel medio periodo. Hanno retto con gli aumenti del 2021 non sono riuscite a fare altrettanto nel 2022, quando da febbraio il prezzo del gas ha raggiunto delle vette inimmaginabili e si appresta a toccare nuovi ed estremi record a partire dall’autunno. L’Arera sostiene che da ottobre i rincari potrebbero arrivare al 100%.
Bollette del gas bloccate: intervento del governo
Nel frattempo però le aziende del libero mercato sono state costrette a rifare i conti: quelle forniture di gas e luce a prezzi fissi (e competitivi) non sono più state praticabili. Sono così scattati gli aumenti unilaterali: ovvero ai cittadini sono arrivate le comunicazioni da parte delle aziende che annunciavano aumenti fino al 50% dei costi delle tariffe. Un salasso ulteriore per milioni di famiglie.
Il governo è corso ai ripari e nel nuovo decreto Aiuti ha inserito questa norma:
«Fino al 30 aprile 2023 è sospesa l’efficacia di ogni eventuale clausola contrattuale che consente all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo ancorché sia contrattualmente riconosciuto il diritto di recesso alla controparte».
Bollette del gas bloccate: norma retroattiva
Si tratta, come abbiamo spiegato in un articolo precedente, di una norma retroattiva. Sono stati inglobati infatti anche i «i preavvisi – si legge nella norma – comunicati prima della data di entrata in vigore del presente decreto, salvo che le modifiche contrattuali si siano già perfezionate».
Ora bisogna però entrare nei dettagli della normativa, perché non è chiaro se la sospensione degli aumenti delle tariffe e il successivo congelamento dei prezzi sia automatico. Le associazioni ritengono non sia necessario fare nulla, in particolare per tutti quei contratti che ancora non hanno subito la modifica delle tariffe.
Per i contratti che sono invece stati modificati, anche con il silenzio assenso da parte del consumatore, prima dell’entrata in vigore del decreto, sarà più difficile intervenire.

Bollette del gas bloccate: cosa devono fare i clienti
La domanda che si pongono molti utenti passati al libero mercato è questa: conviene restare con i fornitori che hanno offerto tariffe a prezzi bloccati? Secondo gli esperti sì, soprattutto con il blocco delle tariffe fino ad aprile (tanto non cambia nulla).
Anche perché gli utenti domestici di luce e gas possono cambiare operatore in qualsiasi momento e senza subire penali o interruzioni del servizio. Questa possibilità di uscita senza danni riguarda anche chi aveva un contratto a prezzo bloccato per due anni e decide di cambiare operatore dopo un solo anno.
Prima di prendere qualsiasi decisione è saggio aspettare aprile e vedere quello che accadrà. Ovvero verificare se i prezzi del gas hanno continuato a crescere per tutto l’inverno, si sono stabilizzati o hanno fatto marcia indietro, tornando almeno ai livelli pre guerra.
Nel frattempo però le tariffe congelate mettono al sicuro le famiglie da aumenti insostenibili dei prezzi. Si lamentano però i fornitori di energia, soprattutto le aziende più piccole, e si annunciano dei fallimenti a catena.
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