Bollette del gas, come capire se l’aumento è illegittimo e soprattutto come agire per tutelarsi? (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
INDICE
- Bollette del gas, cosa dice la legge
- Bollette del gas, quando gli aumenti sono illegittimi
- Bollette del gas, cosa fare per bloccare gli aumenti
- Bollette del gas, se dopo il reclamo l’azienda insiste?
- Bollette del gas, come funziona la conciliazione?
- Bollette del gas, i tempi della conciliazione
- Bollette del gas, i tempi e i modi del reclamo
- Bollette del gas, cosa sta facendo l’antitrust?
Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro.
Per le bollette del gas si può presentare un ricorso o proporre una conciliazione se i gestori ci chiedono soldi in bolletta che non dovrebbero avere. Verifichiamo insieme quando la richiesta delle aziende di energia è da ritenere non legittima e quindi contestabile.
Su questo argomento puoi leggere un articolo che spiega perché la tregua è finita e il costo del metano torna a salire; e un post analizza per quale motivo le bollette pagate a novembre sul mercato tutelato sono state più basse.
Bollette del gas, cosa dice la legge
L’articolo 3 del Decreto Aiuti bis ha vietato alle compagnie che forniscono energia elettrica e gas naturale di modificare «le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo ancorché sia contrattualmente riconosciuto il diritto di recesso alla controparte».
Ma non solo, nel decreto legge si specifica «che fino al 30 aprile 2023 sono altresì inefficaci i preavvisi comunicati per le suddette finalità prima del 10 agosto 2022 (data di entrata in vigore del provvedimento in esame), salvo che le modifiche contrattuali si siano già perfezionate»
Entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook. Scopri le ultime offerte di lavoro sempre aggiornate nella tua zona.
Bollette del gas, quando gli aumenti sono illegittimi
L’articolo 3 del decreto Aiuti bis dispone quindi che tutti gli aumenti che vengono comunicati agli utenti prima del 30 aprile del 2023 non sono da ritenersi leciti. Il consumatore può quindi ignorarli.
Non c’è solo il decreto a sostegno di questa condizione. Infatti l’Antitrust ha già avviato sette procedimenti nei confronti delle principali società che forniscono energia sul mercato libero.
Bollette del gas, cosa fare per bloccare gli aumenti
Questo è il quadro normativo, ma cosa deve fare il cittadino se vuole contestare un aumento illegittimo sulla bolletta della luce o del gas?
Ebbene, se gli aumenti sono stati comunicati entro il 30 aprile del prossimo anno, magari insieme a una lettera di rinnovo per il contratto di luce e gas, il cittadino può presentare un reclamo, può farlo in due modi:
- personalmente;
- rivolgendosi a una associazione di tutela dei consumatori.
C’è poi un’altra strada: ricorrere alla conciliazione.
Bollette del gas, se dopo il reclamo l’azienda insiste?
La conciliazione è la strada da seguire se il reclamo non basta. Ovvero, se dopo averlo presentato la compagnia che fornisce energia continua a insistere nel voler applicare comunque l’aumento.
Bollette del gas, come funziona la conciliazione?
La conciliazione è dunque l’ultima chance per non cadere nella trappola degli aumenti illegittimi. Ma come funziona? A gestire il servizio di conciliazione è l’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Nella procedura interviene un conciliatore che aiuta le parti (il contribuente e il gestore) a trovare un accordo senza la necessità di ricorrere a un giudice.
L’iter si attiva registrandosi sulla piattaforma online.
Si deve compilare la maschera e allegare i documenti che vengono richiesti.
È anche possibile accedere al servizio tramite l’app Servizio di conciliazione. In questo modo è si possono vedere con uno smartphone a tutti i contenuti della piattaforma online.
Bollette del gas, i tempi della conciliazione
Tutta la pratica della conciliazione si svolge online. Gli incontri tra l’azienda fornitrice e il cittadino sono moderati da un conciliatore del servizio. Si tratta di un esperto di mediazione e di regolazione del settore. Il suo compito è quello di trovare una soluzione concordata della controversia.
L’eventuale accordo tra le parti alla fine del procedimento ha il valore di titolo esecutivo. Significa che quell’intesa può essere esibita davanti a un giudice nel caso una delle parti non rispetti gli impegni assunti al termine della conciliazione.
Bollette del gas, i tempi e i modi del reclamo
Come si presenta il reclamo nel caso di richieste illegittime da parte dei gestori (la modifica unilaterale del contratto)?
Il reclamo deve essere inviato (in forma scritta) al gestore. Cosa bisogna scrivere?
È molto semplice, bisogna ricordare alle aziende che le rimodulazioni dei contratti sono sospese e che si intende denunciare questa violazione.
L’azienda ha 30 giorni di tempo per rispondere al cliente (dal giorno che ha ricevuto il reclamo).
Se viene superato il termine dei 30 giorni solari il gestore ha l’obbligo di garantire un indennizzo che varia a seconda dei giorni di ritardo nella risposta. L’indennizzo in questione deve essere liquidato nella prima bolletta utile.
Potete farvi aiutare nella compilazione del reclamo anche da qualche associazione di categoria (su Altroconsumo c’è anche il modulo, ma per scaricarlo bisogna registrarsi gratuitamente al sito).

Bollette del gas, cosa sta facendo l’antitrust?
Il 13 dicembre scorso l’Antitrust, come accennato, ha fatto partire sette procedimenti istruttori. Nel mirino sono finite le principali società attive nel settore delle forniture energetiche sul mercato libero.
A queste aziende sono state contestate le proposte unilaterali di modifica delle condizioni economiche inviate prima del 10 agosto.
Ovviamente si tratta di proposte di aggiornamento o di rinnovo dei prezzi per l’erogazione delle forniture, che sono molto peggiori per i clienti. E sono state giustificate in questo modo: nel contratto c’era una scadenza delle offerte a prezzo fisso. L’istruttoria è ancora in corso.
Chi si è interessato a questo post ha letto anche: