Bollette luce e gas, mercato libero per tutti: cosa cambia per i 9,5 milioni di utenti per la luce e 6,4 milioni per il gas? (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
INDICE
- Bollette luce e gas, e chi non sceglie?
- Bollette luce e gas, la sfida tra gestori
- Bollette luce e gas, energia elettrica
- Bollette luce e gas, fiducia
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La rivoluzione è alle porte: dal 10 gennaio del 2024 dovranno tutti lasciare il mercato tutelato per passare a quello libero. Per le aziende energetiche è un vero affare: altri clienti da conquistare, il 31,7 per cento dell’intero mercato.
Da oggi e fino al 31 dicembre sarà una lotta all’ultima offerta. Per gli utenti non c’è alternativa, anche chi non avrà scelto un gestore sarà costretto a uscire dal mercato tutelato, ovvero quello che prevede delle tariffe per luce e gas fissate dall’Arera.
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La fine del mercato tutelato è stata decisa nel 2018, ci sono poi stati due rinvii (motivati tra l’altro dalla pandemia e dalla crisi energetica).
La liberalizzazione è iniziata negli anni ‘90, con il decreto legge numero 79 del 16 marzo 1999 (decreto Bersani). In quel provvedimento l’Italia ha recepito le direttive dell’Unione Europea che punta alla creazione del Mercato Unico dell’Energia in Europa e ha dato il via alla graduale liberalizzazione della produzione, esportazione, importazione, acquisto e vendita di energia elettrica.
In Italia il mercato dell’energia è stato aperto nel 2007, da quell’anno ogni fornitore può avviare l’attività e i clienti possono decidere a quale gestore rivolgersi.
Su questo argomento puoi leggere un articolo che spiega come, quando e perché sono previsti nuovi aumenti sulle bollette luce e gas; c’è da ricordare che l’Ue ha imposto lo stop alla vendita delle caldaie a gas dal 2029; abbiamo anche verificato se conviene l’offerta di luce e gas proposta da Poste Italiane.
Bollette luce e gas, e chi non sceglie?
Vediamo come funziona per chi, entro la fine dell’anno, non ha scelto un nuovo gestore. Ebbene le cose funzionano in modo diverso tra la corrente elettrica e il gas.
Per il gas infatti chi non sceglie resta con il vecchio fornitore. Le condizioni saranno fissate, insieme, dall’Arera e dal gestore.
Per l’energia elettrica le famiglie che non prendono una decisione entreranno nel servizio a tutele graduali. Di cosa si tratta? Un nuovo contratto che verrà definito nei dettagli dall’Arera dopo l’estate. Il sistema dovrà essere delineato da un decreto del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.
A quel punto l’Arera dovrà pubblicare un documento di consultazione, poco dopo saranno definiti in modo preciso i bandi.
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Bollette luce e gas, la sfida tra gestori
Come accennato per i gestori si tratta di un’occasione importante per conquistare una larga fetta di mercato. Un esempio di quello che si aspettano le aziende fornitrici arriva da Edison: ha appena annunciato il piano industriale fino al 2030 e conta di raddoppiare il numero di utenti, passando da 2 a 4 milioni.
Potrebbe essere riproposto lo stesso metodo per la selezione delle aziende che dovranno gestire il servizio di tutele graduali già usato per le microimprese (e che ha funzionato bene).
In quel caso, per le microimprese, la gara ha coinvolto un milione e 600.000 aziende con meno di 10 dipendenti. Per queste imprese l’uscita dal mercato tutelato si è completata di recente, il 31 marzo del 2023.
Potrebbe accadere la stessa cosa nel gennaio del 2024, quando la gara riguarderà milioni di famiglie.
All’asta per le microimprese sono stati ammessi 21 operatori e 13 hanno partecipato al primo turno di gara. Il territorio è stato suddiviso e alla fine le forniture dal primo aprile 2023 al 31 marzo del 2027 sono state aggiudicate a questi gestori:
- A2a;
- Sorgenia;
- Hera;
- Acea;
- Agsm Aim;
- Illumia;
- Estra Energie.
Il meccanismo potrebbe essere dunque replicato. Gli operatori dovranno fare delle offerte al ribasso.
Bollette luce e gas, energia elettrica
Per l’energia elettrica il mercato sarà conteso soprattutto fra i tre più importanti operatori nazionali:
- Eni;
- Enel;
- Edison.
- Oltre alla cosiddette multi-utility:
- A2A;
- Hera;
- Iren;
- Acea.
Quasi tutte queste aziende si stanno preparando aprendo numerosi punti vendita su tutto il territorio nazionale. La sola Edison entro il 2030 conta di aprirne tra 750 e 1.000. Altre puntano sulla diffusione online.
Nei prossimi anni si capirà chi ha fatto la scelta giusta.
La vera battaglia sarà combattuta sui contratti per l’energia elettrica. Il motivo è molto semplice: siamo in piena transizione energetica e si andrà quindi verso una graduale riduzione dei consumo di combustibili fossili (come il gas) a vantaggio, appunto, dell’energia elettrica.

Bollette luce e gas, fiducia
Le aziende dovranno riconquistare la fiducia dei clienti. Non solo perché negli ultimi mesi, a causa della crisi energetica, molti venditori sono falliti. Bisogna ricostruire un rapporto che si è spesso incrinato anche a causa dell’atteggiamento di molti gestori che hanno deciso di modificare contratti già firmati e in modo unilaterale, costringendo tanti clienti a “prendere o lasciare”. Ma non solo, anche a costringere prima il governo Draghi e poi la stessa Arera a intervenire per tutelare i consumatori.
Sarà privilegiato chi offre i migliori servizi a domicilio e una adeguata rete di pronto intervento. C’è anche chi, come Edison, proporrà delle polizze assicurative per gli impianti domestici, a partire dalle caldaie.
Molte aziende si stanno attrezzando anche per proporre delle offerte solo green ai clienti che sono più attenti alla sostenibilità, fornendo energia elettrica prodotta solo da fonti rinnovabili.
Non mancheranno soluzioni ad hoc (sempre per famiglie) per la ricarica delle auto elettriche.
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