Bollette luce e gas, dopo i cali degli ultimi mesi tornano gli aumenti: sono previsti a partire da questa estate. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
INDICE
- Bollette luce e gas, le previsioni
- Bollette luce e gas, ampliare il bonus riscaldamento
- Bollette luce e gas, fare presto per il decreto
- Bollette luce e gas, elettricità: più 160 euro l’anno
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Gli esperti hanno sempre ribadito che la riduzione dei costi per l’energia avrebbe potuto essere solo momentanea, legata cioè a una serie di fattori. L’Arera, l’Autorità dell’Energia, la stessa che ha stabilito la riduzione delle tariffe, ha comunicato che a partire dall’estate sono previsti nuovi incrementi.
Il presidente dell’Autorità, Stefano Besseghini, lo ha comunicato durante l’audizione davanti alle commissioni Finanze e Affari sociali della Camera: «Il mercato è più stabile rispetto al recente passato, ma si registra un trend rialzista».
Per le bollette luce e gas il governo ha varato il taglio dell’Iva e il nuovo bonus; c’è un articolo che spiega come, per il caro bollette, sono stati previsti nuovi aiuti per le famiglie; e infine vediamo quali sono le città più care d’Italia sul fronte bollette.
Bollette luce e gas, le previsioni
Le previsioni a mesi di distanza e con le costanti fibrillazioni internazionali in corso rischiano di essere ovviamente imprecise. Soprattutto quando sono distanti nel tempo.
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Comunque per Arera il costo dell’energia elettrica dovrebbe aumentare del 10 per cento nel terzo trimestre del 2023 (tra luglio e settembre) e del 25 per cento nel quarto (tra ottobre e dicembre).
Per il gas più o meno l’andamento dovrebbe essere analogo, anche se in questo caso c’è una incidenza maggiore legata alla stagionalità. Per cui, all’approssimarsi dell’inverno ci sarà un rimbalzo del prezzo, causato anche dall’eliminazione delle protezioni che sono state introdotte nei mesi scorsi. Proprio perché stagionale, il costo per le famiglie dovrebbe poi ridursi ogni volta che si avvicina la stagione calda e che quindi vengono esclusi i costi per il riscaldamento.
Ma è anche vero che le quotazioni sul mercato all’ingrosso del gas naturale hanno di recente evidenziato una nuova volatilità e il costo tra il terzo e il quarto trimestre sembra destinato a crescere tra il 5 e il 15 per cento.
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Bollette luce e gas, ampliare il bonus riscaldamento
Proprio per questo più che probabile incremento dei costi per le famiglie e le imprese, il presidente di Arera, ha chiesto al governo di estendere il periodo del bonus riscaldamenti.
La misura dovrebbe essere destinata a coprire solo il trimestre che va da ottobre a dicembre del 2023. Un arco temporale troppo limitato e che non garantisce un’adeguata protezione per i consumatori, non prevede infatti una copertura per il periodo gennaio/marzo del 2024.
Bollette luce e gas, fare presto per il decreto
C’è anche una questione di tempi. Infatti, per rendere la misura efficace è necessario concedere il tempo sufficiente agli operatori per rendere il contributo attivo già dal primo mese dell’entrata in vigore. E quindi, il decreto del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (in collaborazione con il ministro dell’Economia e delle Finanze) deve essere adottato il prima possibile.
Il provvedimento dovrebbe scattare quando il prezzo medio del gas naturale supera il limite previsto dalla normativa. Riguarderà 18 milioni di utenze (23,5 milioni di clienti domestici, meno i 5 milioni che beneficiano del bonus sociale).
Così scrive l’Arera in una memoria consegnata alle Commissioni: «L’Agenzia valuta necessario un chiarimento in ordine al circuito del finanziamento della misura che scatterebbe se il prezzo medio del gas naturale all’ingrosso superasse i 45 euro/MWh su base mensile».

Bollette luce e gas, elettricità: più 160 euro l’anno
Le ultime notizie hanno anche alimentato l’allarme da parte di Assoutenti, una delle associazioni a tutela dei consumatori.
«I prezzi dell’energia – si legge in una nota – tornano a rialzare la testa in previsione dell’incremento dei consumi elettrici da parte delle famiglie, quando cioè si accendono condizionatori d’aria e climatizzatori nei mesi caldi».
I prezzi tenderanno a salire in modo anche consistente nei prossimi mesi. Significa che l’emergenza energetica non può dirsi superata, stiamo solo vivendo un momento di pausa.
I prezzi delle materie prime seguono l’andamento dei consumi, in assenza di interventi da parte del governo sarà inevitabile già nei prossimi mesi una nuova stangata a carico dei consumatori.
Del resto se le previsioni di Arera (che in genere sono molto precise) dovessero confermare un incremento delle tariffe per la corrente elettrica, si avrà un aumento del 25 per cento rispetto ai costi attuali.
Tradotto in cifre, significa che per ogni famiglia, e solo per la spesa della bolletta per la luce, l’aumento per ogni famiglia sarà di 160 euro l’anno rispetto ai costi attuali.
Insomma, se qualcuno si stava convincendo che la crisi energetica era ormai alle spalle e che i timori che hanno caratterizzato l’ultimo autunno fossero definitivamente superati, ebbene, si sbagliava.
Del resto sono rimaste inalterate tutte le fibrillazioni che hanno alimentato la crescita dei costi nell’ultimo anno. Anzi, alla guerra in Ucraina si aggiungono le tensioni crescenti tra Stati Uniti e Cina e la decisione dei Paesi dell’Opec di ridurre la produzione di petrolio, che ha avuto come conseguenza un consistente aumento del prezzo del greggio a barile.
La buona notizia è che rispetto allo scorso anno, anche grazie a un inverno insolitamente mite (e a un approvvigionamento più consistente) le scorte conservate negli stoccaggi sono al di sopra del 50 per cento. Non ci dovrebbe essere dunque la stessa corsa all’acquisto che ha generato l’esplosione dei costi nell’estate del 2022.
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