Bonus 100 euro a disoccupati e incapienti nel 2021

Bonus 100 euro anche a disoccupati e incapienti. La conferma per l'ex bonus Renzi anche nella bozza della Legge di Bilancio 2021. Vediamo requisiti e modalità.

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4' di lettura

Bonus 100 euro: l’ex bonus Renzi, oggi chiamato taglio del cuneo fiscale, sarà confermato nel 2021. La legge di bilancio ha, di fatto, concesso il bis della misura, estesa già nel 2020 a disoccupati che ricevono la Naspi, lavoratori in cassa integrazione e incapienti che rispettano alcuni requisiti economici. (Qui il link al gruppo facebook con news su bonus e concorsi pubblici)

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Indice:
  1. Chi sono gli incapienti

  2. La circolare Inps

  3. A chi spetta

  4. Come viene erogato

  5. Come fare domanda

Bonus 100 euro: chi sono gli incapienti

Il bonus 100 euro in busta paga ha sancito l’addio al bonus Renzi. L’aumento, come dicevamo, è riconosciuto a chi ha un reddito da lavoratore dipendente o assimilato. Insomma, stando ai requisiti generali, sembrava che la norma non contemplasse gli incapienti.

Le cose, però, sono cambiate col Covid-19. Prima di vedere come, facciamo chiarezza sul termine incapiente: chi ha un reddito così basso da non presentare denuncia dei redditi o chi, pur presentandola, non può beneficiare delle detrazioni.

Categoria nella quale rientrano anche:

  • titolari di reddito da terreni inferiore a 186 euro,

  • chi ha una pensione inferiore 7.500 euro,

  • gli autonomi con reddito complessivo che non superi i 4800 euro,

  • dipendenti la soglia del reddito da lavoro inferiore a 8000 euro

Bonus 100 euro a incapienti e disoccupati anche nel 2021
Bonus 100 euro a incapienti e disoccupati anche nel 2021

La circolare dell’Inps per il bonus 100 euro

La circolare Inps (la n° 96/2020) è stata dedicata proprio al taglio del cuneo fiscale (detto anche bonus 100 euro ed ex bonus Renzi).

Il documento spiega che l’integrazione, dal 1 luglio, viene garantita anche agli incapienti che abbiamo percepito dei trattamenti di integrazione salariale riconosciuti per COVID 19. Per esempio CIGO, ASO e CIGD – o fruito del congedo COVID.

Un’iniziativa del governo per tutelare chi, poi, non avrebbe potuto più usufruire di queste indennità, a causa della riduzione dell’attività lavorativa dovuta alle restrizioni anti-covid.

Bonus Renzi. Nell'immagine il leader di Italia Viva. Foto tratta dal suo profilo facebook
Il bonus Renzi è chiamato così perché fu istituito durante il governo dell’attuale Leader di Italia Viva.

A chi spetta

Di solito, il bonus 100 euro spetta a:

  1. Lavoratori dipendenti

  2. Soci di cooperative

  3. Lavoratori dipendenti che percepiscono incarichi per soggetti terzi

  4. Titolari di stage, borse di studio o attività equiparate

  5. Collaboratori coordinati

  6. Sacerdoti

  7. Lavoratori socialmente utili

  8. Percettori di mobilità

  9. Cassa integrazione e Naspi

Quest’anno, per via del Covid-19, il bonus da 100 euro spetterà anche agli incapienti: fra chi rientra nei redditi non tassati.

Bonus da 100 euro: come viene erogato?

Il bonus cuneo fiscale ha due forme, a seconda del reddito percepito:

Fino a 28mila euro è previsto del credito fiscale.

Dai 28mila ai 40mila in una detrazione di imposta, uno sconto sull’Irpef.

Fare due conti è semplice e permette di capire pure chi beneficerà e tanto del bonus 100 euro:

  1. per il 2020 spetteranno 600 euro e poi 1200 euro per il 2021 a chi ha un reddito fino a 28mila euro.

  2. per chi percepisce il bonus Renzi per intero ci sarà una integrazione di venti euro (da 80 a 100 euro).

Bonus 100 euro: come fare domanda?

Non c’è bisogno di inviare una richiesta per ricevere l’ex bonus Renzi. Il taglio del cuneo viene infatti riconosciuto direttamente dal vostro sostituto di imposta: quindi dal committente, dall’Inps o dal datore di lavoratore.

Alcune aziende, comunque, hanno dei moduli interni da far sottoscrivere ai dipendenti per decidere se ricevere il bonus.

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