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150 euro su Rdc da restituire: come funzionano i controlli

Bonus 150 euro su Rdc da restituire: ecco come funzionano i controlli Inps e chi dovrà rendere i 150 euro.

di Sara Fannino

Novembre 2022

Bonus 150 euro su Rdc da restituire? Sì, in alcuni casi Inps effettuerà controlli a campione per recuperare la somma corrisposta indebitamente. Andiamo a scoprire tutti i dettagli (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice:

Bonus 150 euro su Rdc da restituire, ecco come funziona

Prima di scoprire come mai e chi deve restituire i 150 euro del decreto legge aiuti ter andiamo a capire nel dettaglio come funzionerà l’accredito da parte dell’istituto e quali sono i requisiti indispensabili per ottenere il sostegno.

Inps ha fornito istruzioni sul bonus 150 euro su Rdc, attraverso la pubblicazione dell’ultima circolare del 16 novembre scorso. Nella stessa è stato stabilito che l’indennità una tantum contro il caro bollette verrà erogata nel mese corrente insieme alla prestazione del reddito di cittadinanza.

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Ciò significa che il modus operandi adottato con la prima indennità una tantum di 200 euro è stato ufficialmente modificato. Il bonus 200 euro, che a chi non l’ha percepito nei mesi di luglio, agosto e settembre sta anche arrivando in questi giorni, è stato corrisposto in tre mensilità solo dopo il pagamento della misura.

Spieghiamoci meglio: se l’accredito del reddito di cittadinanza è arrivato il 27 luglio, le famiglie hanno iniziato a ricevere il bonus 200 euro solamente il 28 luglio. Con il nuovo sostegno di 150 euro, se la prestazione sarà corrisposta in data 27 novembre, anche l’indennità una tantum arriverà il 27 novembre.

Leggi anche: Bonus 150, le istruzioni: come fare domanda, quando e chi

In realtà, riguardo alla data effettiva di pagamento ci sono ancora molti dubbi poiché il 27 novembre capita proprio di domenica. In questo caso, Inps e Poste Italiane hanno due possibilità: la prima riguarda un anticipo del pagamento del sostegno anti povertà al 25 novembre, mentre la seconda consiste in un posticipo al prossimo lunedì 28 novembre.

In ogni caso, queste due sono le date da tenere a mente per i pagamenti del bonus 150 euro su Rdc. Ricordiamo, inoltre, che Poste Italiane ha a disposizione fino all’ultimo giorno utile del mese per ricaricare le Rdc card, dunque, sia che gli accrediti partano il 25, sia che partano il 28, il pagamento potrà arrivare comunque entro il 30 novembre.

Andiamo subito a scoprire insieme perché in alcuni casi il bonus 150 euro su Rdc da restituire.

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Ecco perché il bonus 150 euro su Rdc da restituire, la circolare Inps

Nella sopracitata circolare n. 127 dello scorso 16 novembre 2022, l’Inps ha dichiarato che:

“l’Istituto procederà a effettuare i necessari controlli, anche a campione, al fine di assicurare la sussistenza dei requisiti e la spettanza delle indennità erogate.”

In poche parole, tutti quei cittadini che percepiscono il reddito di cittadinanza e che non rispetteranno i requisiti necessari ad ottenere l’indennità una tantum del valore di 150 euro si vedranno revocare la misura ad integrazione.

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Ma di quali requisiti stiamo parlando? Per evitare che il bonus 150 euro su Rdc da restituire, occorre che all’interno del nucleo familiare percettore di reddito di cittadinanza non figuri un soggetto beneficiario delle indennità di cui all’art. 18 e all’art. 19, dal comma 1 a 15, del decreto legge aiuti ter.

Nello specifico, il bonus 150 euro su Rdc da restituire se il percettore di reddito di cittadinanza lo percepisce e, all’interno del nucleo familiare è presente anche uno tra i seguenti soggetti:

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Bonus 150 euro su Rdc da restituire, ecco chi non lo percepisce

Abbiamo visto in precedenza quando sarà corrisposto il reddito di cittadinanza congiuntamente alla indennità una tantum di 150 euro, poi abbiamo analizzato nel dettaglio i requisiti necessari per evitare che il bonus 150 euro su Rdc da restituire. Andiamo, ora, a scoprire chi non riceverà il bonus contro il caro bollette.

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Prendendo in esame la medesima circolare Inps notiamo come l’istituto evidenzi che i pagamenti dei 150 euro verranno effettuati, tutti insieme, nel mese corrente:

“L’INPS procede al riconoscimento dell’indennità una tantum a favore di tutti i nuclei familiari che abbiamo maturato il diritto alla percezione del Reddito di cittadinanza nella mensilità di novembre 2022, contestualmente alla liquidazione di tale mensilità, senza necessità che sia presentata apposita domanda.”

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In sostanza, tutti i cittadini che hanno terminato la diciottesima ricarica nel mese di ottobre e che nel mese corrente hanno richiesto il rinnovo non riceveranno la misura una tantum contro il caro vita. Il bonus 150 euro su Rdc, infatti, verrà corrisposto solo a chi ha maturato il diritto a godere della prestazione a Cinque Stelle nel mese corrente, dunque:

Leggi tutti i dettagli sul bonus 150 euro: quando arriva il contributo economico e quali sono i requisiti reddituali. Scopri anche quando spetta ai lavoratori, ai pensionati, agli invalidi e disabili e ai percettori di Reddito di cittadinanza.

Per tutti gli altri beneficiari, a meno che non vengano pubblicati nuovi messaggi Inps nei prossimi giorni, non sarà versata alcuna indennità una tantum.

Ricordiamo che questo bonus non è soggetto al limite di prelievo imposto per il Rdc, che varia a seconda della composizione del nucleo e che potrete calcolare sulla scala di equivalenza.

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