Bonus 150 euro per i lavoratori agricoli: quando si può ottenere? Oggi vi spiegheremo a chi spetta il Bonus 150 euro in questa seconda fase, chi invece non può ottenerlo e quali sono i requisiti (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice- Bonus 150 euro per i lavoratori agricoli: a chi spetta
- Bonus 150 euro per i lavoratori agricoli: a chi non spetta
- Bonus 150 euro per i lavoratori agricoli: i requisiti
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Bonus 150 euro per i lavoratori agricoli: a chi spetta
Il Bonus 150 euro in questo mese di aprile spetta a chi percepisce la disoccupazione agricola e non ha ancora ricevuto il sussidio.
I percettori dell’indennità di disoccupazione agricola avrebbero dovuto percepire il Bonus 150 euro contro il caro energia e l’inflazione, entro febbraio 2023.
Purtroppo molti non lo hanno ricevuto e lo attendono in questo mese di aprile.
Quella di aprile è l’ultima lavorazione del Bonus 150 euro, destinato ai disoccupati agricoli che soddisfano e rispettano queste due condizioni:
- aver beneficiato dell’indennità nel 2022, relativamente alla disoccupazione del 2021;
- non aver mai percepito il Bonus 150 euro;
- avere un ISEE 2021 non più alto di 20 mila euro.
I disoccupati agricoli riceveranno questo Bonus in automatico, con il sussidio di disoccupazione, senza necessità di fare alcuna domanda.
L’accredito del Bonus per alcuni è arrivato il 4 aprile 2023. Altri lo attendono ancora, ma dovrebbe arrivare entro la fine di questo mese. Tieni d’occhio il tuo Fascicolo Previdenziale INPS.
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Bonus 150 euro per i lavoratori agricoli: a chi non spetta
Lo ricordiamo per precisione e affinché non ci si faccia illusioni: chi ha percepito già il Bonus 150 euro, non potrà più ottenerlo.
Questo, infatti, è uno dei Bonus una tantum stabilito per far fronte all’inflazione, e come tale può essere ricevuto una sola volta.
Se lo hai già ricevuto, quindi, non aspettarti un altro accredito.
Quella dei disoccupati agricoli, infatti, è l’ultima lavorazione di questo tipo di Bonus, insieme ai lavoratori autonomi senza Partita Iva.
La circolare n. 30 dell’INPS, infatti, conferma che alcuni cittadini italiani potranno richiedere e ottenere i due Bonus una tantum per il caro energia introdotti dal Governo Draghi: il Bonus 200 euro e il Bonus 150 euro.
Questo in attuazione alla modifica contenuta nel decreto interministeriale che prevede che possano goderne anche i lavoratori autonomi senza Partita IVA.
Coloro che hanno già goduto dei due Bonus non potranno fare una nuova domanda.
L’INPS, per conformarsi dunque all’ultimo decreto, ha riaperto la possibilità di inviare la domanda dei Bonus 200 e 150 euro dando così la possibilità di richiederlo anche a coloro che sinora non hanno potuto riceverlo.
Sono destinatari del Bonus anche i lavoratori iscritti in qualità di coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, esercenti attività commerciali e coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri.
Si tratta di circa 80 mila cittadini (lavoratori autonomi senza Partita Iva) che potranno inviare la domanda sino al 30 aprile 2023.
Disoccupati agricoli, quindi, e lavoratori autonomi senza Partita Iva, attendono il Bonus 150 euro entro fine aprile 2023.
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Bonus 150 euro per i lavoratori agricoli: i requisiti
I requisiti da rispettare per ottenere i 150 euro sono sempre gli stessi, ovvero:
- reddito 2021 inferiore a venti mila euro;
- retribuzione di novembre non superiore ai 1.538 euro;
- sono coperti da contribuzione figurativa perché in malattia, congedo di maternità e così via.
Con la circolare numero 127 del 16 novembre 2022, l’INPS ha fornito una panoramica sui requisiti da rispettare per ricevere il bonus 150 euro e come effettuare l’istanza.
La domanda potrà essere presentata online, tramite il portale INPS, l’area riservata MyInps e il proprio SPID.
Oppure si potrà utilizzare il servizio di Contact Center al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento).
tramite gli Istituti di Patronato.
I requisiti per ottenere il bonus 150 euro sono:
- Titolari di rapporti co.co.co, dottorandi e assegnisti di ricerca Iscrizione alla Gestione Separata, contratti attivi alla data del 18 maggio e reddito non superiore a 20.000 euro
- Stagionali a tempo determinato e intermittenti, con almeno 50 giornate di lavoro effettivo nel 2021 e sempre reddito inferiore ai venti mila euro.
- Iscritti al Fondo pensione lavoratori dello Spettacolo, con almeno 50 contributi giornalieri e reddito inferiore a venti mila euro.
I beneficiari sono coloro che fanno parte delle seguenti categorie:
- titolari di rapporti co.co.co;
- dottorandi/e e assegnisti/e di ricerca;
- lavoratori stagionali a tempo determinato e intermittenti;
- lavoratori iscritti al fondo pensione per lavoratori dello spettacolo.
- reddito 2021 inferiore a venti mila euro.
Se un lavoratore autonomo non ha ancora ricevuto il Bonus 150 euro e vuole presentare istanza di riesame, può farlo accedendo alla sezione del sito INPS da cui ha trasmesso la domanda ‘Indennità una tantum 200 euro’.
Se nella sezione dello stato della domanda c’è scritto “respinta“, puoi cliccare sul tasto “chiedi riesame“, inserendo una motivazione chiara e dettagliata dei motivi per i quali stai richiedendo il riesame della domanda e quali ritieni siano gli errori commessi dall’INPS.
Inoltre puoi allegare la documentazione che ritieni necessaria per dimostrare che hai diritto al Bonus in questione.
Una volta inviata la richiesta (entro il 19 aprile 2023), dovrai attendere la risposta da parte dell’INPS.
Abbiamo visto il Bonus 150 euro per i lavoratori agricoli.
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