Bonus 150 euro non pagato a colf e badanti. Scopriamo insieme in questo articolo come mai l’incentivo non è stato erogato a queste categorie (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Nei prossimi paragrafi approfondiremo nel dettaglio anche quali sono i requisiti richiesti da queste categorie per percepire l’incentivo.
Indice:
- Bonus 150 euro non pagato a colf e badanti: perché e come fare
- Bonus 150 euro non pagato a colf e badanti: i requisiti
- Bonus 150 euro non pagato a colf e badanti: le altre categorie di beneficiari
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro
Bonus 150 euro non pagato a colf e badanti: perché e come fare
A novembre 2022 doveva arrivare a colf e badanti il bonus 150 euro. Lo scorso infatti era il mese dedicato all’erogazione del sussidio.
Scopri la pagina dedicata a tutti bonus attualmente attivi e disponibili.
Alcuni beneficiari dell’agevolazione non hanno però ricevuto il bonus. Non c’è purtroppo una motivazione unica ai mancati accrediti. Le possibilità di pagamento del bonus 150 euro erano una delle seguenti:
- tramite l’accredito su un IBAN collegato a un tuo conto corrente con la procedura di bonifico bancario o postale;
- attraverso l’accredito su libretto postale o bonifico domiciliato;
- tramite il pagamento in contanti presso lo sportello delle Poste.
Un requisito fondamentale per ricevere il secondo incentivo anti inflazione è l’aver percepito i primo sussidio contro il carovita da 200 euro ideato dal governo Draghi. Se non lo hai ancora avuto per la mancanza dei requisiti per esempio, non riceverai nemmeno questo.
Se il motivo è invece legato a un ritardo dell’Inps nel pagamento dei sussidi allora ti tocca aspettare ancora un po’. Il nostro consiglio è quello di segnalare comunque la situazione agli uffici territoriali dell’ente oppure scrivendo una mail o una pec o interpellando il contact center.
Entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook. Scopri le ultime offerte di lavoro sempre aggiornate nella tua zona.
Bonus 150 euro non pagato a colf e badanti: i requisiti
Come dicevamo nello scorso paragrafo, per ricevere il bonus 150 euro era necessario aver ricevuto il bonus 200 euro come requisito unico. Vediamo insieme quindi, quali erano i parametri per quest’altro incentivo. Per legge era necessario che al 30 settembre scorso i soggetti:
- risultassero assunti al 18 maggio 2022;
- avessero iscritto il rapporto di lavoro nella Gestione dei Lavoratori domestici dell’INPS;
- avessero un reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore a 35mila euro nel 2021.
In più era necessario che, quando è stata presentata la domanda di bonus 200 euro, i potenziali beneficiari non fossero titolari di attività da lavoro dipendente non riconducibile alla gestione del lavoro domestico né di uno o più trattamenti pensionistici.
A questi parametri andava poi aggiunto un reddito annuo da lavoro non superiore ai 20mila euro. Questo perché il bonus 150 euro è stato dedicato a una platea più ristretta di beneficiari a differenza del primo sostegno da 200 euro.

Bonus 150 euro non pagato a colf e badanti: le altre categorie di beneficiari
A livello nazionale poi ci sono altre categorie di cittadini che hanno diritto al bonus 150 euro oltre a colf e badanti. È il caso di:
- lavoratori dipendenti;
- titolari di assegno sociale, pensioni di invalidità e trattamenti di accompagnamento alla pensione;
- lavoratori autonomi;
- stagionali;
- co.co.co.;
- dottorandi e assegnisti di ricerca iscritti alla Gestione Separata;
- lavoratori dello spettacolo;
- percettori del reddito di cittadinanza;
- percettori di Naspi e Dis-Coll a novembre 2022;
- percettori di disoccupazione agricola;
- lavoratori autonomi senza partita Iva e titolari di contratti d’opera nel 2021;
- incaricati alle vendite a domicilio.
- coloro che hanno beneficiato nel 2021 delle indennità per lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport.
Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sul bonus 150 euro: