Bonus 150 euro: mi toccano se ho iniziato il lavoro nel 2023

Scopri chi può richiedere il Bonus 150 euro nel 2023 e quali sono i requisiti da rispettare.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
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6' di lettura

In una circolare INPS dello scorso marzo, l’Istituto ha spiegato le modalità e i requisiti per il Bonus 150 euro da richiedere entro il 30 aprile. Visto che c’è ancora molta confusione tra i cittadini, chiariamo chi può richiedere il Bonus 150 euro nel 2023 (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

I Bonus 200 e 150 euro spettano alle categorie di cittadini inserite nei Decreti Aiuti e Aiuti Bis. Tra queste, fino a poche settimane fa non erano inclusi alcuni lavoratori autonomi senza partita Iva, che rispettavano tutti gli altri requisiti indicati nei decreti.

Per questo motivo, il Ministero del Lavoro ha esteso il diritto dei due Bonus anche a questa categoria di persone (circa 80mila), le quali possono fare domanda del Bonus entro il 30 aprile.

Nei prossimi paragrafi, spieghiamo nel dettaglio chi può richiedere il Bonus 150 euro nel 2023 e qual è la procedura da seguire.

Ricordiamo che le date di accredito cambiano da persona a persona e vanno controllate periodicamente sul fascicolo previdenziale del cittadino, area riservata del sito INPS, accessibile tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS.

Indice

Chi può richiedere il Bonus 150 euro nel 2023: quanti contributi?

Nelle ultime settimane è stata diffusa la notizia del Bonus 150 euro esteso ad alcuni destinatari che non rientravano nelle categorie dei Bonus una tantum pubblicati a maggio e a settembre 2022.

Si tratta cioè dei lavoratori autonomi e liberi professionisti senza Partita IVA esclusi sia dai Decreti Aiuti e Aiuti ter sia dal decreto ministeriale del 19 agosto 2022 rivolto ai lavoratori con Partita IVA. Solo lo scorso dicembre, il Ministero del Lavoro ha aggiunto tra i destinatari del decreto ministeriale anche coloro che svolgono la libera professione ma non hanno la Partita IVA.

Tuttavia, visto che si tratta di una notizia ancora recente, molti utenti ci hanno chiesto dei chiarimenti sulle categorie di destinatari e sui requisiti per accedere. Un dubbio ricorrente riguarda in particolare i contributi che bisogna aver versato per avere diritto ai 150 o 200 euro una tantum.

Infatti, un nostro lettore ci ha chiesto qualche giorno fa: ho diritto al Bonus 150 euro se ho iniziato a lavorare nel 2023?

Purtroppo la risposta a questa domanda è no, in questo caso il Bonus da 150 euro non spetta perché in base alla normativa vigente, per ottenere il contributo una tantum è necessario aver effettuato almeno un versamento contributivo entro il 18 maggio 2022, con periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro il 18 maggio 2022.

Per fornire un quadro ancora più completo, nel prossimo paragrafo ricordiamo anche gli altri requisiti previsti dalla legge.

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Il Bonus 150 euro non è l’unico attivo quest’anno. Ecco di seguito 30 Bonus previsti nel 2023 per diverse categorie di cittadini.

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Chi può richiedere il Bonus 150 euro nel 2023: requisiti

L’estensione del Bonus 150 euro è stata confermata solo lo scorso 16 marzo 2023 con la circolare INPS n.30/2023. Nel testo, l’INPS ha elencato tutti i requisiti necessari per accedere al Bonus e le modalità per richiederlo entro il 30 aprile 2023.

Nel paragrafo precedente abbiamo anticipato che i destinatari dell’indennità una tantum sono tutti i lavoratori autonomie liberi professionisti privi di Partita IVA che erano stati esclusi dai precedenti Decreti Aiuti e Aiuti ter, nonché dal decreto ministeriale destinato ai lavoratori autonomi con Partita IVA.

In questo gruppo di esclusi rientrano circa 80mila persone, di cui 30mila specializzandi in Medicina e Chirurgia.

Uno dei requisiti per ottenere il Bonus 200 euro (e 150 euro in caso di ISEE basso) è aver versato un contributo entro il 18 maggio 2022. Tuttavia, ci sono anche altre condizioni da rispettare per accedere al contributo una tantum. Nella circolare, l’INPS spiega chi può richiedere il Bonus 150 euro nel 2023, e cioè chi è in possesso di questi requisiti:

  • avere percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021 per il bonus 200 euro, o non superiore a 20.000 euro per quello da 150 euro;
  • essere già iscritti alla gestione autonoma con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti;
  • attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022;
  • non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022;
  • non aver percepito l’indennità una tantum ad altro titolo.

Quindi, chi ha un ISEE inferiore a 20mila euro e rientra in tutti i requisiti, avrà diritto a un Bonus di 350 euro (200+150).

Leggi tutti i dettagli sul bonus 150 euro: quando arriva il contributo economico e quali sono i requisiti reddituali. Scopri anche quando spetta ai lavoratori, ai pensionati, agli invalidi e disabili e ai percettori di Reddito di cittadinanza.

Chi può chiedere il Bonus 150 euro nel 2023: in foto, una banconota da 200 euro.

Chi può richiedere il Bonus 150 euro nel 2023 e come fare

Nei paragrafi precedenti abbiamo spiegato in modo dettagliato chi può richiedere il Bonus 150 euro nel 2023, quali sono i requisiti da rispettare e perché non si possono avere i 150 euro se si è iniziato a lavorare solo nel 2023.

Come anticipato, secondo la circolare INPS n.30/2023, dopo aver accertato di possedere i requisiti, si può procedere con la procedura di domanda. La scadenza per inoltrare la richiesta all’INPS è fissata al 30 aprile 2023.

Quindi, se anche tu sei un lavoratore autonomo senza Partita IVA ti conviene affrettarti!

In ogni caso, per richiedere il Bonus 150 euro o 200 euro all’INPS è necessario autenticarsi alla propria area personale con le credenziali SPID, CIE o CNS.

A questo punto, bisogna entrare nella sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”. Fatto questo, è necessario seguire questi passaggi:

  • cliccare su Sostegni, sussidi e indennità;
  • selezionare Esplora sostegni, sussidi e indennità;
  • selezionare la voce Vedi tutti;
  • cliccare sulla sezione Strumenti.

Da Strumenti si seleziona la propria categoria di appartenenza, che si troverà sotto la voce Indennità una tantum – Autonomi senza Partita Iva e poi si seguono le istruzioni.

In alternativa al servizio online dell’INPS, è possibile richiedere il Bonus 150 euro entro il 30 aprile tramite un patronato oppure chiamando il Contact Center dell’INPS al numero 803 164 gratuitamente da telefono fisso, oppure al numero 06 164 164 a pagamento da cellulare.

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