Ormai gli sono quasi terminate per tutti le erogazioni del bonus 200 euro, mentre sono già partiti a pieno ritmo i versamenti delle indennità di 150 euro per molti percettori. E per i lavoratori autonomi e liberi professionisti? Vediamo insieme quando arriverà il bonus 150 euro per partite iva, insieme al bonus 200 euro e perché bisognerà attendere il mese di dicembre 2022 per ricevere i primi pagamenti.
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Indice:
- Bonus 150 euro per partite iva a dicembre? Come funziona la misura
- Bonus 150 euro per partita iva con il bonus 200 euro, ecco quando arrivano
- Bonus 150 euro per partite iva, come verificare l’accredito e cosa fare se non arriva
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Bonus 150 euro per partite iva a dicembre? Come funziona la misura
Come vedremo in dettaglio in seguito, i pagamenti per le partite Iva potrebbero arrivare solo dopo dicembre e, per alcuni, essere posticipati perfino al 2023. Infatti, chi ha chiesto i 150 euro insieme ai 200 euro alle casse previdenziali, probabilmente, vedrà i primi pagamenti solo a partire da dicembre 2022.
Possiamo dire con assoluta certezza, che la categoria di lavoratori più svantaggiati in assoluto per quel che concerne gli accrediti del bonus 150 euro e del bonus 200 euro, è quella delle partite iva. I problemi per questi cittadini sono nati fin da subito, con un decisivo ritardo della pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale.
Questo, infatti, doveva essere pubblicato non più tardi del 18 giugno 2022, ma invece è stato sottoscritto dagli ex Ministri del Lavoro e dell’Economia, con oltre due mesi di ritardo, ad agosto inoltrato. Le prime indicazioni sul bonus, o meglio, sui bonus, invece, le abbiamo avute solo nel mese di settembre.
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Le domande per richiedere le prestazioni, poi, sono state aperte solo lo scorso 26 settembre alle ore 12.00. Insomma, ritardi su ritardi, su ritardi, per questa categoria, da sempre penalizzata.
Le richieste per il bonus 200 euro, per cui il limite reddituale era stato fissato a 35 mila euro, e per il bonus 150 euro, per cui il limite è stato abbassato a 20 mila euro, potevano essere inoltrate insieme, nella stessa domanda all’Inps.
Ricordiamo a tutti i lavoratori autonomi e liberi professionisti che è possibile inviare le richieste entro e non oltre il prossimo mercoledì 30 novembre 2022. Andiamo, ora, a scoprire quando arriva il bonus 150 euro per partite iva.
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Bonus 150 euro per partita iva con il bonus 200 euro, ecco quando arrivano
In sostanza, al momento di presentazione della domanda per il bonus 150 euro per partite iva e 200 euro occorrerà selezionare la casella relativa al reddito. Ripetiamo ancora una volta che il bonus 200 euro potrà essere percepito dai lavoratori con redditi 2021 non superiori a 35 mila euro, mentre il bonus 150 euro solo da coloro che hanno redditi entro i 20 mila euro.
Si tratta di due indennità una tantum, pertanto saranno corrisposte una sola volta per singolo richiedente. Nel caso delle partite iva con redditi entro i 20 mila euro, entrambi i sostegni verranno erogati insieme in un maxi bonus 350 euro.
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Chi non riceverà l’accredito? Semplice:
- coloro che l’hanno già ottenuto ad altro titolo, come pensionati, lavoratori dipendenti, lavoratori domestici, percettori di Naspi, DIs-Coll o disoccupazione agricola, ecc.
- coloro che superano il requisito reddituale dei 35 mila euro
- coloro che risultano essere in un nucleo in cui figura un percettore di reddito di cittadinanza
- coloro che non hanno inoltrato la richiesta per il bonus entro il 30 novembre 2022
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Ma quando arriva il bonus 150 euro per partite iva con il bonus 200 euro? La probabilità che Inps potesse far partire gli accrediti solo dopo la scadenza della presentazione delle domande è diventata, ormai, una certezza. Gli accrediti per le partite iva iscritte alla Gestione Separata Inps partiranno solo dopol 1° dicembre 2022 e proseguiranno nei giorni seguenti.
All’inizio, infatti, si pensava che Inps provvedesse a pagare il bonus 150 euro per partite iva con il bonus 200 euro in ordine cronologico di presentazione della domanda, ma ad oggi, dato che nessun lavoratore autonomo o libero professionista ha ricevuto l’accredito pare scontato che non segua questo modus operandi.
Purtroppo i giorni di accredito cambiano da persona a persona e vanno controllati sul sito dell’INPS.
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Bonus 150 euro per partite iva, come verificare l’accredito e cosa fare se non arriva
Come fare a verificare che il bonus 150 euro per partite iva stia arrivando? Semplice, dovrete entrare nel vostro fascicolo previdenziale online di Inps, eseguendo l’accesso con SPID, CIE o CNS, per poi entrare in “Prestazioni e Servizi” e selezionare “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”.
In questo modo potrete prendere visione di tutte le domande che avrete inoltrato nel tempo all’istituto e vedere a che punto sono i pagamenti. Nello specifico, alcune domande del bonus 150 euro per partite iva e 200 euro inoltrate lo scorso 26 settembre 2022 risultano essere “in lavorazione” pertanto, non si esclude un accredito record proprio a partire dalla prossima settimana, già dal 1° dicembre.
Leggi tutti i dettagli sul bonus 150 euro: quando arriva il contributo economico e quali sono i requisiti reddituali. Scopri anche quando spetta ai lavoratori, ai pensionati, agli invalidi e disabili e ai percettori di Reddito di cittadinanza.
Se, invece, pur avendo diritto ad entrambi i bonus 150 euro per partite iva e 200 euro non li riceverete, potrete contattare l’istituto previdenziale in uno dei seguenti modi:
- attraverso il contact center integrato all’803 164 da rete fissa gratuitamente, allo 06 164 164 da cellulare, a pagamento secondo i costi del vostro gestore telefonico. Gli orari sono i seguenti: 8-20 dal lunedì al venerdì e 8-14 nella giornata di sabato;
- attraverso i social network, Instagram e Facebook dell’Istituto, tramite Inps per la Famiglia e Inps in ascolto;
- tramite mail o PEC;
- prendendo un appuntamento presso la vostra sede territoriale, più immediato ed esaustivo.
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In ogni caso, prima di provvedere a chiedere spiegazioni per un mancato accredito del bonus 150 euro per partite iva, insieme ai 200 euro, vi consigliamo di attendere almeno fino alla fine di dicembre, poiché si sa che l’istituto non effettua pagamenti “di massa”, ma sempre per flussi.
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