Bonus 150 euro: come fare ricorso e chi può

Come fare il riesame per il Bonus 150 euro? Scopriamolo insieme.

6' di lettura

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Indice

Come fare il riesame per il Bonus 150 euro: chi può fare ricorso?

Con il messaggio del 14 aprile 2023 l’INPS ha finalmente chiarito quando e come sarà possibile presentare la domanda di riesame per il Bonus 150 euro.

Parliamo di quelle categorie di lavoratori a cui l’Indennità una tantum spettava solo su domanda e che hanno visto la richiesta respinta. Ovvero, si tratta di queste categorie:

  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di cui all’articolo 409 del codice di procedura civile, dottorandi e assegnisti di ricerca;
  • lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti, di cui agli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, compresi i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo;
  • lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo.

Questi lavoratori se hanno fatto domanda per il Bonus 150 euro, ma non lo hanno ricevuto perché la richiesta non è stata accolta, possono ora presentare ricorso.

La domanda di riesame dovrà essere presentata entro 90 giorni (termine non perentorio), dalla pubblicazione del messaggio dell’INPS con le istruzioni. Tirando le somma c’è tempo fino a metà luglio, visto che il messaggio è stato pubblicato il 14 aprile.

Andiamo perciò a vedere quel è la procedura per presentare la domanda di riesame, che dovrà essere inviata online all’INPS.

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Come fare il riesame per il Bonus 150 euro: la procedura dettagliata

Quanti lo scorso gennaio avevano richiesto il Bonus 150 euro e hanno visto la domanda respinta possono presentare ricorso utilizzando il sito dell’INPS.

Tutto quello che devono fare è collegarsi alla home page del sito dell’Istituto, quindi cliccare su Accedi e procedere ad autenticarsi con SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Successivamente, nella barra di ricerca posta in alto è necessario digitare la frase “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” e premere Invio sulla tastiera. Poi, quando la voce “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” appare tra i risultati, è necessario cliccare sul pulsante Approfondisci alla sua destra.

Nella schermata seguente basta cliccare su Utilizza lo strumento, poi selezionare la prestazione, quindi andare nella sezione Ricevute e provvedimenti.

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Uno screen del sito dell’INPS.

Qui, se la domanda per il Bonus 150 euro risulta “Respinta”, sarà presente anche il pulsante Chiedi riesame, attraverso cui inviare proprio la domanda di riesame.

Cliccando su Chiedi riesame sarà infatti possibile spiegare le proprie motivazioni e cliccare su Allega documentazione, se si vogliono allegare documenti al fine di dimostrare all’INPS che si ha diritto all’agevolazione.

Come fare il riesame per il Bonus 150 euro: dottorandi e assegnisti di ricerca

Come abbiamo detto più volte, chi ha visto la domanda del Bonus 150 euro respinta può presentare domanda di riesame. Tuttavia, c’è un’eccezione che riguarda dottorandi e assegnisti di ricerca.

Per queste categorie infatti l’INPS sta procedendo al riesame d’ufficio, cioè in automatico. Questo perché all’epoca furono più le domande respinte che quelle accolte, poiché non risultava il requisito dell’iscrizione alla Gestione Separata INPS.

Solo per queste categorie questo requisito è decaduto, motivo per cui l’INPS ha deciso di non attendere che i soggetti presentino domanda, ma di avviare il riesame in automatico.

Come infatti specifica il messaggio INPS del 14 aprile “con specifico riferimento alla categoria dei dottorandi e assegnisti di ricerca, verranno fornite successive istruzioni con separato e apposito messaggio, all’esito del riesame centralizzato in corso, per risolvere la criticità circa l’assenza dell’informazione relativa alla presenza di un contratto di dottorando/assegnista alla data prevista dalla normativa di riferimento, che ha comportato la reiezione delle relative domande”.

In parole povere, questi non devono preoccuparsi di inviare domanda di riesame, per adesso, ma devono solo attendere che l’INPS termini i nuovi accertamenti e che sia pubblicato un nuovo messaggio solo per loro.

Come fare il riesame per il Bonus 150 euro: istruzioni per co.co.co, lavoratori stagionali e dello spettacolo

Diversamente da dottorandi e assegnisti di ricerca, le categorie che devono preoccuparsi di fare ricorso per il Bonus 150 euro entro 90 giorni sono i co.co.co, i lavoratori stagionali ed i lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo.

Riepiloghiamo perciò quali sono i requisiti per avere l’Indennità una tantum e quindi perché la domanda di riesame sia accettata.

I collaboratori coordinati e continuativi (così come dottorandi e assegnisti di ricerca) hanno diritto al Bonus 150 euro se sussistono questi requisiti:

  • i relativi contratti risultano attivi alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto-legge n. 50/2022;
  • non risultano titolari, alla medesima data del 18 maggio, di trattamenti pensionistici di cui all’articolo 19, comma 1, del decreto-legge n. 144/2022;
  • hanno un reddito, per l’anno 2021, derivante dai suddetti rapporti non superiore a 20.000 euro.

Invece, per avere l’Indennità una tantum, i lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti devono possedere i seguenti requisiti:

  • avere svolto, nell’anno 2021, almeno 50 giornate di lavoro effettivo nell’ambito di uno o più rapporti di lavoro di tipo stagionale e/o a tempo determinato e/o di tipo intermittente. Si precisa che il requisito delle 50 giornate è soddisfatto anche nel caso in cui il medesimo venga raggiunto cumulando le giornate di lavoro effettivo come lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti, riferite sia al settore agricolo che non agricolo e che, in caso di cancellazione retroattiva delle giornate di lavoro agricolo dell’anno 2021 utili al raggiungimento del requisito, l’indennità risulta indebita e deve essere restituita;
  • avere un reddito, per l’anno 2021, derivante dai suddetti rapporti di lavoro non superiore a 20.000 euro.

Infine ai lavoratori dello spettacolo il Bonus 150 euro spetta solo se nell’anno 2021, hanno almeno 50 contributi giornalieri versati nel Fondo Lavoratori dello spettacolo e se hanno, per il medesimo anno 2021, un reddito derivante da rapporti di lavoro nello spettacolo non superiore a 20.000 euro.

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