Bonus 150 euro e scuola: soldi per docenti, precari e Ata?

Bonus 150 euro e scuola. Scopri se ne potranno beneficiare anche docenti, precari e personale Ata e come funziona la richiesta.

Antonio Dello Iaco è un attivista ambientale e copywriter specializzato in lavoro e concorsi pubblici.
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4' di lettura

Bonus 150 euro. Vediamo insieme se spetterà anche ai dipendenti del mondo scolastico (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Nei prossimi paragrafi approfondiremo nel dettaglio come funzionerà per docenti, precari e personale Ata, come verrà erogato il sussidio e quali sono i tempi secondo le previsioni.

INDICE:

Bonus 150 euro scuola: cos’è

Il bonus 150 euro è un incentivo voluto dal governo Draghi, che ha fatto seguito all’erogazione dell’agevolazione anti-inflazione una tantum del valore di 200 euro.

Anche questo sussidio nasce con l’obiettivo di aiutare le famiglie in difficoltà economica a fronteggiare la crisi economica causata dall’emergenza Coronavirus prima e dall’invasione russa dell’Ucraina poi.

A differenza del bonus 200 euro però, la platea dei beneficiari di questa agevolazione è più ristretta a causa del limite reddituale più basso.

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Bonus 150 euro docenti e beneficiari

Il bonus 150 euro riguarderà anche il mondo della scuola. Tra i beneficiari del sussidio ci sono i lavoratori pubblici dipendenti e, quindi, il personale Ata e i docenti.

È importante rispettare il limite reddituale annuo, fissato a 20mila euro: 15mila euro in meno rispetto al limite reddituale del bonus 200 euro.

Ricordiamo che, tra i beneficiari rientrano tutte le seguenti categorie di cittadini:

  • lavoratori dipendenti;
  • pensionati;
  • percettori di Reddito di cittadinanza;
  • titolari di indennità di disoccupazione come Naspi e Dis-Coll;
  • lavoratori stagionali a tempo determinato e intermittenti che abbiano svolto almeno cinquanta giornate di lavoro nel 2021;
  • beneficiari di indennità di invalidità.

Ricordiamo che il bonus 150 euro è totalmente compatibile con il sussidio da 200 euro già erogato a quasi tutte le categorie nelle scorse settimane. Si possono quindi ricevere entrambi, l’importante è rispettare i parametri reddituali.

Bonus 150 euro: anche ai docenti precari?

Tutti i dettagli sui beneficiari del bonus 150 euro non sono ancora noti. Mancano infatti le circolari attuative del decreto aiuti ter, il provvedimento di legge a cui appartiene l’incentivo, che dovranno essere pubblicate dall’Inps o dal Ministero del Lavoro.

Leggendo la bozza del decreto e ascoltando le indiscrezioni, è molto probabile che anche i docenti precari rientrino tra i potenziali beneficiari dell’agevolazione.

Come dicevamo nel paragrafo precedente, possono ricevere questo sussidio anche i lavoratori stagionali contrattualizzati a tempo determinato e intermittenti a patto che abbiano svolto almeno cinquanta giornate di lavoro nel 2021.

Quindi anche i docenti precari che rispettano questi requsiti minimi possono rientrare nel vasto gruppo dei percettori del bonus.

Bonus 150 euro a docenti, precari e Ata: come funziona
Bonus 150 euro a docenti, precari e Ata: come funziona

Come ricevere il bonus 150 euro e quali sono i tempi

Come ricevere il bonus 150 euro? Anche per rispondere a questa domanda è necessario aspettare le circolari attuative della pubblica amministrazione.

Tuttavia, è molto probabile che si seguano le stesse procedure utilizzate per l’erogazione del bonus 200 euro anche se, ci si augura, con tempi molto meno dilatati.

I dipendenti pubblici così come i beneficiari di sussidi e pensioni, molto probabilmente, lo riceveranno in automatico e saranno i primi a vederselo accreditare in busta paga.

Per le altre categorie di beneficiari è possibile che l’erogazione spetti, anche in questo caso, al datore di lavoro, a seguito della consegna da parte del lavoratore di un’autodichiarazione che certifichi il pieno rispetto dei requisiti.

Per quanto riguarda i tempi invece, è molto probabile che il bonus 150 euro non arrivi prima di novembre o dicembre anche se le fonti più ottimiste affermano che gli accrediti possano partire a fine ottobre.

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