Il Bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza a maggio 2023 è atteso ancora da diverse famiglie. In questo approfondimento ricordiamo brevemente chi ha diritto all’indennità una tantum e come funzionano i pagamenti (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
I pagamenti del Bonus 150 euro per i percettori di Reddito di cittadinanza dovevano concludersi diversi mesi fa, visto che rientravano nella prima fase di accrediti dell’INPS. Tuttavia, dopo il rafforzamento dei controlli da parte dell’Istituto, si sono verificati una serie di ritardi.
Perciò ancora oggi ci sono diversi nuclei familiari in attesa dei 150 euro da erogare sulla Carta Rdc. Nei prossimi paragrafi facciamo un riepilogo dei pagamenti, specificando a chi spetta il contributo una tantum e quando dovrebbe arrivare.
Ricordiamo che le date di accredito cambiano da persona a persona e vanno controllate periodicamente sul fascicolo previdenziale del cittadino, area riservata del sito INPS, accessibile tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS.
Indice
- Bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza a maggio 2023: a chi spetta
- Bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza a maggio 2023: quando arriva
- Bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza a maggio 2023: chi altro è in attesa
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Bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza a maggio 2023: a chi spetta
In base alla circolare dell’INPS n.127/2022, il Bonus 150 euro spetta ai lavoratori, ai pensionati, ai titolari di disoccupazione e anche ai percettori di Reddito di cittadinanza.
Per accedere al contributo una tantum, una parte dei destinatari ha dovuto fare un’apposita domanda, mentre un altra ha ricevuto l’indennità in automatico. Tra questi ci sono anche i nuclei familiari che percepiscono il Reddito di cittadinanza, i quali hanno diritto al contributo di 150 euro direttamente sulla Carta Rdc.
A differenza di quello che si può pensare, il Bonus 150 euro non spetta a tutti i beneficiari di Rdc, ma solo a chi rientra in una serie di requisiti. Nello specifico, secondo il Decreto Aiuti ter il Bonus 150 euro su Rdc spetta a queste categorie di famiglie:
- coloro che non lo hanno ancora ricevuto finora, in quanto si tratta di un contributo una tantum, cioè spetta una sola volta per beneficiario;
- coloro che a novembre 2022 hanno ricevuto regolarmente la ricarica del Reddito di cittadinanza. Chi infatti aveva la sospensione prima del rinnovo o per altri motivi non riceverà il contributo economico;
- coloro che all’interno del proprio nucleo familiare non abbiano persone che hanno diritto al Bonus ad altro titolo, per esempio pensionati.
Se anche tu fai parte di questi cittadini e non hai ancora ricevuto l’indennità una tantum, allora potresti vedere il pagamento del Bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza a maggio 2023.
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Bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza a maggio 2023: quando arriva
Il Bonus 150 euro su Rdc sarebbe dovuto arrivare entro la fine del 2022, secondo le indicazioni dell’INPS nell’apposita circolare. Tuttavia, non solo ci sono ancora molti nuclei percettori in attesa dei 150 euro sulla Carta Rdc, ma anche altre categorie di destinatari non hanno ricevuto il contributo economico.
Ciò si deve a una serie di ritardi e rafforzamento dei controlli da parte dell’INPS, per evitare di erogare il pagamento a chi non ne ha diritto o pagarlo due volte.
Di conseguenza, ancora oggi c’è chi aspetta il Bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza amaggio 2023 e si chiede quali siano i giorni previsti per l’accredito.
A differenza degli altri beneficiari, si può ipotizzare una finestra di pagamento per chi percepisce il Rdc perché gli accrediti seguono le ricariche del Reddito di cittadinanza. Ciò significa che è possibile ricevere l’indennità una tantum sia a metà mese sia a fine mese.
Visto che oggi, 26 maggio 2023, partiranno i primi pagamenti per il Reddito di cittadinanza di maggio, è probabile che il Bonus 150 euro sia pagato a partire da domani, 27 maggio, e ancora di più dalla prossima settimana, quindi tra il 29 e il 31 maggio 2023.
In ogni caso, consigliamo agli utenti in attesa del pagamento di controllare le disposizioni dell’INPS sul fascicolo previdenziale del cittadino. Purtroppo l’Istituto non ha fornito ulteriori dettagli né sui motivi dei ritardi né sulle tempistiche per gli arretrati del Bonus 150 euro su Rdc.
Leggi tutti i dettagli sul bonus 150 euro: quando arriva il contributo economico e quali sono i requisiti reddituali. Scopri anche quando spetta ai lavoratori, ai pensionati, agli invalidi e disabili e ai percettori di Reddito di cittadinanza.

Bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza a maggio 2023: chi altro è in attesa
Come anticipato nei paragrafi precedenti, i nuclei percettori di Reddito di cittadinanza non sono gli unici ad aspettare il pagamento del Bonus 150 euro a maggio 2023.
Uno degli ultimi accrediti dell’INPS nei confronti dei beneficiari risale solo a pochi giorni fa, ossia al 22 maggio 2023, e riguardava i dipendenti del settore pubblico. Per questi lavoratori, infatti, il pagamento poteva arrivare tra il 19 e il 23 maggio 2023.
Inoltre, la maggior parte delle persone in attesa del Bonus in ritardo sono quelle che hanno fatto domanda all’INPS entro il 31 gennaio 2023. Si tratta cioè di questi cittadini:
- titolari di rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, disciplinata dall’art. 409 del codice di procedura civile;
- dottorandi e assegnisti di ricerca che avevano attivo un contratto lavorativo al 18 maggio 2022 (data di entrata in vigore del Decreto Aiuti) e l’iscrizione alla Gestione Separata. Per avere diritto ai 150 euro, devono avere un reddito complessivo riferito al 2021 non superiore a 20mila euro;
- lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti (inclusi i lavoratori del settore agricolo), citati negli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo n. 81/2015, che nel 2021 hanno svolto almeno 50 giornate di lavoro effettivo e che hanno percepito un reddito inferiore a 20mila euro per lo stesso periodo;
- lavoratori, autonomi e indipendenti, iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo, che nel 2021 hanno versato almeno 50 contributi giornalieri e che per lo stesso anno hanno prodotto un reddito effettivo non superiore a 20mila euro.
Tra i ritardatari, seguono anche i lavoratori autonomi e liberi professionisti con Partita Iva, che hanno richiesto il sussidio una tantum entro il 30 novembre 2023.
Infine, l’unica categoria di destinatari che non è in ritardo riguarda i lavoratori autonomi senza Partita Iva, che hanno potuto richeidere il Bonus 150 euro entro il 30 aprile 2023. Si tratta di 80 mila cittadini che erano stati esclusi dal decreto ministeriale dedicato ai lavoratori autonomi. Per queste persone, il Bonus 150 euro potrebbe arrivare a giugno 2023.
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