Bonus 200 euro dal 17 marzo: scopri nell’approfondimento a chi è destinato questo pagamento, quali requisiti bisogna rispettare e quali sono le novità sul Bonus 150 euro.(scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Bonus 200 euro dal 17 marzo: a chi è destinato questo pagamento?
- Bonus 200 euro dal 17 marzo: quali requisiti bisogna rispettare?
- Bonus 200 euro dal 17 marzo: quali sono le novità sul Bonus 150 euro?
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Bonus 200 euro dal 17 marzo: a chi è destinato questo pagamento?
Il Bonus una tantum di 200 euro è attesto ancora da alcune categorie di cittadini.
Sono i pensionati ad attendere il pagamento, che arriverà a partire dal 17 marzo.
Nei dettagli coloro che attendono questo pagamento sono i pensionati che soddisfacevano i requisiti per percepire questo incentivo, ma non hanno ancora ricevuto l’accredito.
Per ricevere il Bonus 200 euro non è necessario fare domanda.
Sarà pagato direttamente in busta paga dal datore di lavoro, per i lavoratori subordinati; sarà accreditato direttamente dall’INPS nel caso di percettori del Reddito di Cittadinanza, di Naspi, di Dis-Coll, di disoccupazione Agricola e di pensione.
In questo articolo troverai una comoda tabella riassuntiva da poter salvare, per avere chiare tutte differenze fra le categorie che riceveranno il bonus.
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Bonus 200 euro dal 17 marzo: quali requisiti bisogna rispettare?
I requisiti sono incorporati nello stesso Decreto Aiuti, nello specifico nell‘articolo 32. Eccoli elencati:
- I lavoratori subordinati devono aver percepito almeno una mensilità di retribuzione nei primi 4 mesi di questo 2002, aver beneficiato dell’esonero contributivo IVS pari allo 0,8% calcolato sui contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore.
- I pensionati devono essere residenti in Italia e titolari di una pensione italiana, inoltre il reddito totale annuale del 2021 non deve superare i 35 mila euro.
- I disoccupati percettori di Naspi, Dis-Coll e disoccupazione agricola, devono aver percepito l’indennità a giugno 2022.
- I lavoratori domestici devono aver avuto un impiego almeno sino al 18 maggio 2022 e la stessa cosa vale per i co.co.co.
- Aver versato i contributi alla Gestione Separata.
- Avere un reddito nel 2021 non superiore ai 35 mila euro.
Il pagamento del Bonus 200 euro su Rdc è destinato a chi riceveva il Reddito di cittadinanza nel mese di luglio 2023 e non ha ancora percepito i 200 euro. Gli accrediti, che non hanno una data fissa, sono attesi dopo le ricariche mensili dell’Rdc:
- dopo il 15 marzo 2023;
- dopo il 27 marzo 2023.
Purtroppo l’INPS non ha fornito chiarimenti sulle tempistiche di questi pagamenti.
Altre categorie che potrebbero ricevere il Bonus 200 euro a marzo, se ancora non lo hanno ricevuto, sono quelli che attendono l’esito della domanda di riesame. Ovvero, coloro che si sono visti respinta la domanda per il contributo e hanno presentato ricorso.
Ricordiamo che comunque per presentare il ricorso c’è tempo fino al 19 aprile e se questo viene accettato si ha automaticamente diritto sia al Bonus 200 euro che al Bonus 150 euro.
Invece, per i dottorandi, gli assegnisti e i co.co.co. che si sono visti rifiutare il Bonus 200 euro, perché non risultavano iscritti alla Gestione separate INPS, la domanda di riesame avverrà in automatico e non sarà più necessario il requisito dell’iscrizione all’INPS.
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Bonus 200 euro dal 17 marzo: quali sono le novità sul Bonus 150 euro?
Che ne è invece del Bonus 150 euro?
Altre elaborazioni si attendono nel corso di marzo 2023 per chi era in Naspi a novembre 2022 e deve ancora ricevere l’accredito dei 150 euro.
Anche se i pagamenti del Bonus 150 euro avrebbero dovuto concludersi a febbraio 2023, la metà dei beneficiari che non ha ancora ricevuto il Bonus.
Ricordiamo che le date di accredito cambiano da persona a persona e vanno controllate periodicamente sul fascicolo previdenziale del cittadino, area riservata del sito INPS, accessibile tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS.
Coloro che attendono ancora il Bonus 150 euro, sono le categorie che hanno presentato un’apposita domanda entro il 31 gennaio 2023, ovvero:
- titolari di rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, disciplinata dall’art. 409 del codice di procedura civile;
- dottorandi e assegnisti di ricerca che avevano attivo un contratto lavorativo al 18 maggio 2022 (data di entrata in vigore del Decreto Aiuti) e l’iscrizione alla Gestione Separata. Per avere diritto ai 150 euro, devono avere un reddito complessivo riferito al 2021 non superiore a 20mila euro;
- lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti (inclusi i lavoratori del settore agricolo), citati negli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo n. 81/2015, che nel 2021 hanno svolto almeno 50 giornate di lavoro effettivo e che hanno percepito un reddito inferiore a 20mila euro per lo stesso periodo;
- lavoratori, autonomi e indipendenti, iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo, che nel 2021 hanno versato almeno 50 contributi giornalieri e che per lo stesso anno hanno prodotto un reddito effettivo non superiore a 20mila euro.
La domanda doveva essere effettuata entro il 31 gennaio 2023 attraverso il servizio online INPS Indennità Una Tantum 150 euro.
Abbiamo visto a chi spetta il Bonus 200 euro dal 17 marzo.
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