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Bonus 200 euro fino al 2024, solo benzina: per loro

Bonus 200 euro fino al 2024, ma solo per la benzina: vediamo a chi spetta e come richiederlo.

6' di lettura

Ecco come ottenere il Bonus 200 euro nel 2023 per l’acquisto di carburante per i veicoli (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Bonus 200 euro nel 2023: che cos’è il Bonus Benzina?

Il Decreto Carburanti (DL n. 5/2023) ha prolungato la vita del Bonus benzina che potrà essere erogato anche nel 2023. Al Bonus benzina hanno diritto tutti i lavoratori dipendenti del settore privato e consiste in un buono di 200 euro per l’acquisto del carburante per i veicoli.

Il Bonus di 200 euro può essere erogato come voucher, dove il lavoratore ottiene dei buoni cartacei o elettronici, da usare per avere uno sconto quando paga il rifornimento alla pompa di benzina. In alternativa può essere erogato all’interno dei piani di welfare aziendale come benefit di vario genere, ad esempio buoni o persino un premio in busta paga.

Per effetto delle modifiche applicate dal DL Carburanti (art. 1) c’è pero una differenza nel Bonus benzina di quest’anno. Se infatti viene corrisposto come voucher, nel 2023 questo “non concorre alla formazione del reddito del lavoratore, se di importo non superiore a euro 200 per lavoratore. L’esclusione dal concorso alla formazione del reddito del lavoratore, disposta dal primo periodo, non rileva ai fini contributivi”.

In parole povere sui 200 euro del Bonus benzina non si paga l’Irpef, ma la somma viene conteggiata al fine del versamento dei contributi previdenziali. Se però l’importo supera i 200 euro allora questa esenzione viene meno e tutto l’importo dei buoni benzina diventa assoggettabile ai fini fiscali, cioè fa salire il reddito imponibile.

Se poi il bonus viene erogato come benefit aziendale previsto da contratto, sempre in forma di buono, il lavoratore ha diritto ad un’esenzione di 200 euro per la parte dei benefit riguardanti il Bonus benzina.

Questa agevolazione però si somma alla norma generale (TUIR art. 51, comma 3) che stabilisce che per l’insieme dei benefit aziendali ci sia un’esenzione d’imposta, per un valore massimo di 258,23 euro. Come sempre l’esenzione non si applica ai fini contributivi.

In ogni caso nell’ultimo paragrafo abbiamo fornito un esempio pratico di come si calcola la tassazione del Bonus benzina se questo viene erogato come benefit aziendale.

Infine, come specifica la circolare 27/E (2022), se il Bonus benzina viene erogato in denaro, ad esempio in busta paga come premio aziendale, resta valido il “principio generale secondo cui qualunque somma percepita dal dipendente in relazione al rapporto di lavoro costituisce reddito di lavoro dipendente”. In pratica i benefit aziendali in denaro non sono mai esentasse.

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Bonus 200 euro nel 2023: a chi spetta

La circolare m. 27/E (2022) dell’Agenzia delle Entrate chiarisce anche che il contributo non è accessibile ai lavoratori pubblici, ma ne hanno diritto solo i lavoratori con datori di lavoro privati, siano questi aziende, società o liberi professionisti.

Non importa se il contratto sia a breve o lungo termine, gli unici esclusi dalla possibilità di ricevere i buoni benzina sono:

  • collaboratori coordinati e continuativi;
  • amministratori;
  • tirocinanti;
  • titolari di borse di studio.

Bonus 200 euro nel 2023: come richiederlo

Chiariamo subito che a richiedere il Bonus benzina devono essere le aziende. Concedere o meno l’agevolazione ai propri dipendenti è infatti completamente a discrezione del datore di lavoro, che sceglie volontariamente di erogare i buoni di 200 euro.

Per concludere, i lavoratori dipendenti del settore privato interessati a ricevere il Bonus da 200 euro nel 2023 per l’acquisto di carburante devono parlare è chiedere spiegazioni al proprio datore di lavoro.

Bonus 200 euro nel 2023: come si usano i voucher benzina

Il Bonus benzina può essere usato per i rifornimenti di benzina, gasolio, Gpl, metano e per ricaricare le auto elettriche.

La forma di erogazione più frequente del Bonus benzina da 200 euro è attraverso l’assegnazione di buoni ai dipendenti. Questi voucher possono essere in formato cartaceo o elettronico, la scelta è a cura del datore di lavoro.

Se si tratta di buoni cartacei basta mostrarli all’esercente quando si paga il rifornimento per ottenere uno sconto.

Quando si tratta di voucher elettronici molto spesso viene assegnata una carta ai titolari, poi quando si fa rifornimento basta usarla come una normale carta di credito o debito. Quindi, se il rifornimento è self service, va inserita al momento di pagare e l’importo verrà scalato, in alternativa è sufficiente presentarla al momento del pagamento in cassa.

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Bonus 200 euro nel 2023: in foto il decreto legge numero 5 del 14 gennaio 2023.

Bonus 200 euro nel 2023: come funziona la tassazione

Se il Bonus benzina di 200 euro viene emesso come buono, al di fuori dei piani di welfare aziendale, i 200 euro non sono imponibili ai fini fiscali, ma solo contributivi.

È bene però fare une esempio pratico per capire come funziona la tassazione dei buoni benzina se inclusi nei piani di welfare aziendale, perché questa può essere un po’ macchinosa.

Immaginiamo un lavoratore dipendente che quest’anno ottiene come benefit aziendale 100 euro in buoni benzina e 300 euro in altri servizi, per un totale di 400 euro. In questo caso solo la somma di 300 euro supera il limite massimo deducibile previsto dalla legge, che è di 258,23 euro, quindi tutti i 300 euro sono assoggettabili ai fini fiscali.

Immaginiamo ora un dipendente che nel 2023 abbia avuto 250 euro di buoni benzina come benefit aziendale e 200 euro in altri beni e servizi, per un totale di 450 euro.

In questo caso la somma non è imponibile perché la legge stabilisce che i buoni benzina siano esentasse fino a 200 euro, a cui si aggiunge un’esenzione di massimo 258,23 euro per l’insieme dei benefit.

Quindi i 50 euro in eccesso del Bonus benzina si sommano ai 200 euro degli altri benefit ricevuti, che arrivano così a 250 euro. Il limite deducibile di 258,23 euro non è raggiunto, quindi l’intera somma di 450 euro non è imponibile.

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