Contributi per il Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023. Scopri quanti contributi bisogna aver versato per poter richiedere il Bonus 200 euro, quali sono le categorie di lavoratori che devono ancora riceverlo (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Contributi per il Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023: quanti contributi bisogna aver versato?
- Contributi per il Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023: quali categorie di lavoratori lo attendono ancora?
- Contributi per il Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023: requisiti per riceverlo
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Contributi per il Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023: quanti contributi bisogna aver versato?
L’INPS, con la circolare n. 30, ha chiarito chi può richiedere ancora il Bonus 200 euro.
Si tratta dei lavoratori autonomi senza partita IVA che hanno diritto ad ottenere (se rispettano i requisiti reddituali) il Bonus 200 euro e il Bonus 150 euro.
Ma quali sono i contributi per il Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023? Per poter richiedere e ottenere il Bonus una tantum anti-inflazione da 200 euro, i lavoratori autonomi senza Partita Iva devono aver effettuato, entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione contributiva alla quale è richiesta l’indennità.
Come spiegava il Decreto Ministeriale del 7 dicembre scorso, anche chi è professionista e lavoratore autonomo senza partita IVA ha diritto a ricevere il Bonus 200 euro e, se rispetta i requisiti, anche il Bonus 150 euro, per un totale di 350 euro.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali aveva annunciato l’estensione del Bonus 200 euro ad altri 30mila lavoratori autonomi e circa 50mila professionisti, privi di partita IVA, che potranno inviare la domanda al gestore previdenziale a cui sono iscritti.
Se i lavoratori in questione sono iscritti a due enti previdenziali (INPS e un altro) dovranno inviare la domanda all’INPS, come specificato nella circolare.
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Contributi per il Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023: quali categorie di lavoratori lo attendono ancora?
Hanno diritto a richiedere e ottenere il Bonus 200 euro e il Bonus 150 euro entro il 30 aprile 2023, solo i lavoratori autonomi senza partita Iva.
È possibile presentare online la domanda per ottenere il Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023 attraverso la sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”, cliccando:
- Sostegni, sussidi ed indennità;
- Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità;
- selezionando la voce “Vedi tutti” e poi la sezione Strumenti.
Ricorda che sarà possibile entrare solo con la tua identità digitale.
Una volta effettuato l’accesso dovrai selezionare la categoria di appartenenza: “Indennità una tantum – Autonomi Senza Partita IVA” e poi cliccare:
- Indennità una tantum per i lavoratori autonomi senza Partita IVA iscritti alla Gestione speciale degli Esercenti attività Commerciali, titolari nonché coadiuvanti e coadiutori degli stessi;
- Indennità una tantum per i lavoratori autonomi senza Partita IVA iscritti alla Gestione speciale per i Coltivatori diretti, Coloni e Mezzadri dell’INPS, imprenditori agricoli professionali, titolari attivi e coadiuvanti coltivatori diretti, coloni e mezzadri degli stessi;
- Indennità una tantum per i pescatori autonomi senza Partita IVA;
- Indennità una tantum per i liberi professionisti senza Partita IVA.
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Contributi per il Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023: requisiti per riceverlo
I requisiti per fare la domanda del Bonus 200 euro e del Bonus 150 euro sono i seguenti:
- avere un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel 2021 (per il Bonus 200 euro), e non superiore a 20.000 euro (per il Bonus 150 euro);
- iscrizione alla gestione autonoma dell’INPS con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022;
- attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022;
- almeno un versamento contributivo totale o parziale alla gestione di riferimento entro il 18 maggio 2022;
- non aver percepito già i Bonus.
Al netto di eventuali imprevisti o sorprese, dunque, la questione Bonus una tantum sembra essersi conclusa.
Ai fini del riconoscimento Bonus anche senza partita Iva, l’interessato presenta domanda all’ente di previdenza cui è iscritto.
Se è iscritto anche all’INPS, la domanda sarà inviata a questo ente.
La domanda dev’essere corredata dalla dichiarazione dell’interessato, sotto la propria responsabilità:
- Di essere lavoratore autonomo / libero professionista, non titolare di pensione;
- Di non essere percettore delle prestazioni di cui agli articoli 31 e 32 del decreto legge numero 50/2022;
- Di non aver percepito nell’anno d’imposta 2021 un reddito complessivo superiore a 35 mila euro;
- Di essere iscritto, alla data del 18 maggio 2022, ad una delle gestioni previdenziali Inps o ad altre forme di previdenza.
Ricevute le domande, gli enti provvederanno ai bonifici.
L’INPS, per conformarsi all’ultimo decreto, ha ripristinato la possibilità di inviare la domanda dei Bonus 200 e 150 euro, dando così la possibilità di riceverlo, anche a coloro che sinora non hanno potuto beneficiarne.
Sono destinatari del Bonus anche i lavoratori iscritti in qualità di coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, esercenti attività commerciali e coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri.
Si tratta di circa 80mila cittadini (lavoratori autonomi senza Partita Iva) che potranno inviare la domanda entro il 30 aprile 2023.
Abbiamo visto che servono i contributi per il Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023.
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