I pagamenti del bonus 200 euro per tutti i titolari di pensione sono partiti dal primo luglio. Stesso discorso per i percettori di un trattamento assistenziale come l’assegno sociale o la pensione d’invalidità civile (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Può capitare, però, che pur avendone diritto il bonus non verrà caricato sul cedolino della pensione di luglio. A questo punto ecco cosa fare per richiedere il pagamento immediato.
INDICE:
- Bonus 200 euro ai pensionati: le valutazioni Inps
- Bonus 200 euro ai pensionati non pagato: i requisiti da controllare
- Bonus 200 euro ai pensionati non pagato: cosa fare per il pagamento
- Bonus 200 euro ai pensionati: i requisiti
- Bonus duecento euro ai pensionati: a chi non spetta
- Bonus 200 euro ai pensionati: i trattamenti assistenziali
- Bonus 200 euro ai pensionati per i titolari di accompagnamento alla pensione
- Bonus 200 euro ai pensionati: come e quando avviene il pagamento
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro
Bonus 200 euro ai pensionati: le valutazioni INPS
Bonus 200 euro ai pensionati. Ricordiamo che per le categorie titolari di trattamenti INPS – e quindi anche i pensionati – non serve avanzare richiesta per ricevere il bonus 200 euro in quanto viene pagato d’ufficio a coloro che hanno un reddito, riferito al 2021, inferiore a 35 mila euro.
Tuttavia, però, il bonus viene riconosciuto in via provvisoria, con l’INPS che potrà richiederlo indietro qualora da una successiva valutazione reddituale dovesse risultare un superamento della suddetta soglia.
Come già avanzato, inoltre, potrebbe succedere che nel cedolino della pensione di luglio il bonus non venga caricato.
In tal caso, il pensionato che ne soddisfa i requisiti dovrà rivolgersi direttamente all’Inps per segnalare il problema e chiedere il pagamento di quanto spetta. Vediamo come fare.
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Bonus 200 euro ai pensionati non pagato: i requisiti da controllare
Bonus 200 euro ai pensionati. Se il bonus 200 euro non è stato pagato, la prima cosa da fare è verificare se c’è stato o meno un errore da parte dell’INPS. Nel dettaglio, è bene controllare se l’unico requisito richiesto per avere diritto al bonus – ossia l’avere un reddito inferiore a 35 mila euro – risulta soddisfatto.
A tal proposito, dovete sapere che il reddito preso come riferimento è quello riferito al periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021. Si considerano tutti i redditi soggetti a Irpef, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, con l’esclusione di quelli riferiti alla casa di abitazione, al trattamento di fine rapporto comunque denominato e alle competenze arretrate assoggettate a tassazione separata.
Da sottolineare che si considerano solamente i redditi personali: a differenza di altre prestazioni, come ad esempio per l’assegno sociale, per il bonus 200 euro non si terrà conto dei redditi percepiti dal coniuge. Potrebbe dunque essere che due pensionati ricevano entrambi il contributo.
Bonus 200 euro ai pensionati non pagato: cosa fare per il pagamento
Se ritenete di aver diritto al bonus e nonostante ciò non viene pagato, potete rivolgervi all’Inps presentando una domanda di ricostituzione.
A tal proposito, l’Istituto ha messo a disposizione un’apposita funzione sul proprio sito Internet, alla quale il pensionato può accedere autenticandosi all’area personale. Questa, denominata “verifiche bonus decreto aiuti 2022” consente di visualizzare l’esito della valutazione effettuata dall’Inps e in caso di mancato pagamento ne vengono indicate le relative motivazioni.
A seconda del motivo per cui il bonus 200 euro non è stato pagato, dunque, il pensionato potrà presentare domanda di ricostituzione fornendo all’Inps tutta la documentazione necessaria a sbloccare la pratica.
Ecco a voi alcuni esempi di mancato pagamento:
Potrebbe essere che il motivo della mancata erogazione dipenda dal fatto che il pensionato non abbia aggiornato i dati reddituali riferiti al 2021, oppure che non ha comunicato di essere in Italia. Con la domanda di ricostituzione, il pensionato potrà aggiornare la propria situazione, sia anagrafica sia reddituale, dimostrando all’Inps di soddisfare i requisiti richiesti per accedere al bonus.
Qualora l’Istituto dovesse accettare la vostra richiesta allora il bonus 200 euro sarà pagato sulla prima rata utile della pensione.
Sul nostro sito abbiamo già scritto sui requisiti necessari per aver accesso al bonus 200 euro. Li riproponiamo.
Bonus 200 euro ai pensionati: i requisiti
Il bonus 200 euro ai pensionati prevede i requisiti contenuti nel comma 1 dell’articolo 32 del dl 50/2022.
I titolari di prestazione pensionistica non devono presentare nessuna domanda, sarà direttamente l’Inps a versare il bonus con la pensione di luglio. I requisiti fondamentali sono due:
- Residenza in Italia: deve essere tale alla data del primo luglio 2022;
- Reddito massimo di 35mila euro: sono esclusi i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.
Sono comprese tutte le tipologie di pensione, sia dirette sia ai superstiti (pensione di reversibilità), sia a carico dell’Inps sia a carico di altri enti di previdenza obbligatoria.
Bonus duecento euro ai pensionati: a chi non spetta
Non spetta, invece, ai titolari di pensioni estere o di organismi internazionali, di pensioni e rendite facoltative (ad esempio, le pensioni del Fondo di previdenza degli sportivi – Sportass o i trattamenti a carico del Fondo casalinghe e casalinghi), di vitalizi erogati nei confronti di coloro che hanno svolto incarichi presso assemblee di natura elettiva cessati dall’incarico, nonché titolari di rendite (come, per esempio, Inail, Ipsema).
Bonus 200 euro ai pensionati: i trattamenti assistenziali
Di seguito proponiamo l’elenco dei vari trattamenti assistenziali a cui spetta il bonus 200 euro:
- Pensione di inabilità, di cui all’articolo 12 della legge 30 marzo 1971, n. 118, di conversione in legge del decreto-legge 30 gennaio 1971, n. 5;
- Assegno mensile di cui all’articolo 13 della legge n. 118/1971;
- Pensione, non riversibile, per i ciechi (assoluti o parziali), di cui alla legge 10 febbraio 1962, n. 66;
- Pensione, non riversibile, per sordi, di cui all’articolo 1 della legge 26 maggio 1970, n. 381;
- Assegno sociale di cui all’articolo 3, comma 6, della legge n. 335/1995;
- Pensione sociale di cui all’articolo 26 della legge 30 aprile 1969, n. 153.
Per i titolari di Invalidità civile (Invciv) i 200 euro spettano a coloro che ne percepiscono l’assegno ordinario in corso al 30 giugno. L’Inps precisa che, nel caso in cui l’assegno ordinario di invalidità sia in scadenza il 30 giugno 2022, il titolare ha diritto al bonus se il trattamento è confermato senza soluzione di continuità.
I titolari di assegno ordinario di invalidità, per i quali alla data del 30 giugno 2022 sia in corso il periodo per esercitare l’opzione per la Naspi o per la Dis-Coll, prendono i 200 euro se hanno esercitato l’opzione in favore del trattamento pensionistico. In tal caso il pagamento sarà eseguito in tempi successivi.
Se invece l’assegno di validità è stato sospeso perché il titolare ha optato per le indennità Naspi o Dis-Coll, che viene già percepita nel mese di giugno 2022, saranno destinatari dell’indennità una tantum di 200 euro secondo le modalità previste per chi prende i trattamenti di disoccupazione (in sintesi, non bisogna presentare domanda, ma i tempi di pagamento sono più lunghi, i 200 euro arrivano in ottobre).
Bonus 200 euro ai pensionati per i titolari di accompagnamento alla pensione
Di seguito proponiamo l’elenco dei titolari di accompagnamento che usufruiranno del bonus 200 euro:
- Ape sociale di cui alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, e successive modificazioni;
- Ape volontario di cui agli articoli 1, comma 166 e seguenti, della legge n. 232/2016, e successive modificazioni;
- Indennizzo commercianti (IndCom) di cui al D.lgs 28 marzo 1996, n. 207, e successive modificazioni;
- Assegni straordinari a carico dei Fondi di solidarietà di cui all’articolo 26, comma 9, lett. b), del D.lgs 14 settembre 2015, n. 148;
- Prestazioni di accompagnamento a pensione di cui all’articolo 4, commi da 1 a 7-ter, della legge 28 giugno 2012, n. 92 (è l’incentivo all’esodo);
- Indennità mensile del contratto di espansione di cui all’articolo 41, comma 5-bis, del D.lgs n. 148/2015.

Bonus 200 euro ai pensionati: come e quando avviene il pagamento
Come già avanzato in apertura, il bonus viene versato dal primo luglio. Nel cedolino sarà riportata la specifica descrizione “Pagamento dell’indennità una tantum articolo 32 decreto-legge n. 50/2022”.
Infine è da precisare che nel mese di luglio sarà versata anche la quattordicesima. Troverete tutte le informazioni del caso nel seguente articolo.
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