Ad oggi, a quanto sembra, il bonus 200 euro alle partite Iva potrebbe restare un miraggio. Ciò non vuol dire che non verrà erogato in futuro, ma il governo non ha rispettato le scadenze previste per l’attuazione dei decreti attuativi. In poche parole, l’esecutivo Draghi sembra essersi dimenticato dell’indennità una tantum prevista anche per i lavoratori con partita Iva e per i professionisti, visto che il decreto attuativo ancora non è arrivato. (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Leggi anche questi altri utili approfondimenti sul sussidio: il Calendario dei pagamenti per il bonus 200 euro, la spiegazione su quante volte sarà pagato il bonus 200 euro?, l’approfondimento sul bonus 200 euro in busta paga con il modello da compilare senza dimenticare lo speciale sui 200 euro e il reddito di cittadinanza: fra date ed esclusi.
INDICE
- Bonus 200 euro alle partite Iva: le mosse del governo
- Bonus 200 euro alle partite Iva: il decreto Aiuti
- Bonus 200 euro alle partite Iva: tempo scaduto
- Bonus 200 euro alle partite Iva: arriverà in ritardo?
- Bonus 200 euro alle partite Iva: cosa è
- Bonus 200 euro alle partite Iva: a chi spetta
- Bonus 200 euro per i dipendenti privati
- Bonus 200 euro per i dipendenti pubblici
- Bonus 200 euro per Rdc e disoccupati
- Il bonus per lavoratori stagionali e operatori dello spettacolo
- Bonus 200 euro per i lavoratori domestici: le novità
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Bonus 200 euro alle partite Iva: le mosse del governo
I decreti attuativi varati sono solamente otto mentre quelli mancanti sono 43. E 11 di questi, come sottolinea Il Sole 24 Ore, sono già scaduti. Tra quelli scaduti c’è proprio il bonus 200 euro – che non è detto corrisponda davvero a 200 euro – per i lavoratori autonomi, introdotto dal decreto Aiuti.
Il decreto attuativo doveva essere pubblicato entro il 17 giugno dal ministero del Lavoro di concerto con il ministero dell’Economia. Il decreto, però, ancora non c’è e gli autonomi non hanno notizie sull’indennità e su quando e in che modo verrà erogata.
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Bonus 200 euro alle partite Iva: il decreto Aiuti
L’articolo 33 del decreto Aiuti introduce un fondo per l’indennità una tantum prevista per i lavoratori autonomi e i professionisti non dipendenti. Con il provvedimento viene prevista anche una dotazione finanziaria di 500 milioni di euro, una cifra che rappresenta il limite massimo di spesa.
Questa indennità è rivolta ai lavoratori autonomi con partita Iva e ai professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps o di altri istituti. Viene erogato solamente a chi non riceve già il bonus 200 euro. Il decreto attuativo dovrà definire anche i beneficiari del bonus, stabilendo il requisito reddituale per poter accedere all’indennità. Proprio il decreto del ministero del Lavoro e dell’Economia che ancora non è arrivato. Di seguito trovi una guida completa in video sul sussidio.
Bonus 200 euro alle partite Iva: tempo scaduto
Ad oggi ancora non c’è traccia del decreto che doveva essere adottato entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto Aiuti, risalente al 17 maggio. Il provvedimento attuativo per il bonus 200 euro doveva quindi essere emanato entro il 17 giugno. Con questo nuovo decreto dovevano essere definiti anche i criteri e le modalità per l’accesso all’indennità una tantum, oltre che il limite previsto per ogni singolo professionista e i criteri di ripartizione delle risorse.
Bonus 200 euro alle partite Iva: arriverà in ritardo?
Tuttavia ciò non vuol dire che l’indennità una tantum è stata cancellata. Del resto si sono verificati numerosi precedenti sui ritardi dei decreti attuativi.
Il dato certo è che per i lavoratori dipendenti il bonus 200 euro arriverà con la busta paga di luglio, mentre per gli autonomi ci sarà da aspettare molto di più. Tenendo conto dei tempi per l’emanazione del decreto e poi quelli necessari per permettere ai beneficiari di presentare domanda, se ne potrebbe parlare dopo l’estate, se non addirittura avvicinandosi alla fine dell’anno.
Ma facciamo un po’ di chiarezza. Innanzitutto cosa è il bonus di 200 euro e a chi spetta?
Bonus 200 euro alle partite Iva: cosa è
Come già avanzato, il governo è intervenuto sul decreto Aiuti (D.L. 50 del 2022) introducendo alcune modifiche che riguardano in primis il bonus 200 euro ed esaminando al contempo tre articoli di legge (vedi l’articolo dedicato). Il contributo una tantum per lavoratori, autonomi e dipendenti e pensionati viene allargato a una platea più ampia che comprende anche i disoccupati percettori del reddito di cittadinanza. Una misura che, stando anche al calcolo dei Consulenti del lavoro, prevede un esborso per le casse dello Stato di 6,3 miliardi di euro e comprende una platea di 31,5 milioni di beneficiari.
La misura spetta ai lavoratori dipendenti che percepiscono un reddito annuo da lavoro fino a 35 mila euro lordi e per i quali è riconosciuto un esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 0,8 punti percentuali per i periodi di paga dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022. Possono accedere al beneficio tutti i lavoratori dipendenti di datori di lavoro, pubblici e privati, a prescindere dalla circostanza che assumano o meno la natura di imprenditore, purchè venga rispettato il limite della retribuzione mensile – da intendersi come retribuzione imponibile ai fini previdenziali – di 2.692 euro.
Bonus 200 euro alle partite Iva: a chi spetta
Il decreto Aiuti ha previsto un’indennità una tantum, un bonus di 200 euro per le seguenti categorie:
- lavoratori dipendenti;
- pensionati;
- disoccupati;
- beneficiari del reddito di cittadinanza;
- lavoratori autonomi;
- colf;
- lavoratori domestici;
- lavoratori stagionali.
Bonus 200 euro per i dipendenti privati
Per i dipendenti privati, tuttavia, non si tratta però di un’erogazione automatica: serve prima una autocertifcazione con la quale il lavoratore dichiari di non essere titolare di un trattamento pensionistico o del reddito di cittadinanza. Condizioni che danno diritto al bonus. Il quale, però, può essere riconosciuto una sola volta.
Un limite che ricorre anche nel caso in cui si sia titolari di più rapporti di lavoro: in questa circostanza il lavoratore potrà chiedere il pagamento dell’indennità dichiarando di non avere fatto un’analoga richiesta ad altri datori di lavoro.
A tal riguardo ne abbiamo parlato nel seguente articolo.
Bonus 200 euro per i dipendenti pubblici
Diversa la situazione per i dipendenti pubblici che, come spiegato in questo approfondimento, avranno diritto al bonus una tantum da 200 euro, previsto dal dl Aiuti. A questi, infatti, non servirà compilare alcuna autodichiarazione sul diritto di ricevere il bonus, come invece previsto per gli altri lavoratori dipendenti. Questo perché per i dipendenti pubblici, i cui servizi di pagamento delle retribuzioni del personale sono gestiti dal sistema informatico del ministero dell’Economia e delle finanze (quindi ad esempio i dipendenti dei ministeri), saranno il Mef e l’Inps «nel rispetto della normativa europea e nazionale in materia di protezione dei dati personali» a individuare insieme la platea degli aventi diritto.
Bonus 200 euro per disoccupati e Rdc
Il pagamento automatico dell’Inps arriverà a tutti coloro che percepiscono l’indennità
Naspi e Discoll o la disoccupazione agricola nel rispetto di determinati requisiti. Stesso discorso anche per i pensionati e gli invalidi. In questo approfondimento abbiamo spiegato se per loro sarà automatico o con domanda. Il sito Invaliditaediritti.it ha chiarito su quali prestazioni di invalidità sarà concesso.
Inoltre a luglio, insieme alla rata «mensile di competenza», a 900mila titolari di Reddito di cittadinanza arriverà «d’ufficio» il bonus da 200 euro. Da sottolineare che l’erogazione sarà limitato a un solo membro del nucleo familiare.
Bonus 200 euro per lavoratori stagionali e operatori dello spettacolo
I lavoratori del turismo e spettacolo e alcune categorie di autonomi come gli occasionali riceveranno il bonus da 200 euro automaticamente nel caso in cui abbiano percepito le indennità Covid dei decreti Sostegni e Sostegni-bis, diversamente dovranno presentare domanda all’Inps.
Bonus 200 euro per i lavoratori domestici: le novità
Al via le domande per i lavoratori domestici. Nei prossimi giorni, infatti, sarà disponibile online sul portale dell’Inps la procedura per l’inserimento del bonus 200 euro. Sarà possibile inoltrare la richiesta di indennità una tantum – tramite patronato o individualmente – per tali lavoratori fino al 31 luglio 2022.
Per concludere, quindi, il bonus 200 euro alle partite iva dovrebbe essere erogato, nonostante i ritardi nella pubblicazione del decreto. Vi terremo informati.
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