Bonus 200 euro ad aprile o maggio: solo in questi casi

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
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7' di lettura

Nelle ultime settimane si è parlato spesso del Bonus 200 e 150 euro in arrivo per chi ancora non lo ha ricevuto. In questo approfondimento, ci concentriamo sui cittadini che possono ancora richiedere il Bonus 200 entro il 30 aprile 2023 (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Si avvicina la scadenza per fare domanda del Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023. Questo Bonus fa parte dell’indennità una tantum introdotta con il Decreto Aiuti lo scorso maggio 2022, ma riguarda una specifica platea di cittadini che fino a poco fa non ne aveva diritto.

Si tratta dei lavoratori autonomi e liberi professionisti senza Partita Iva, che non rientravano neanche nel decreto ministeriale per lavoratori con Partita IVA del 19 agosto 2022.

Nei prossimi paragrafi vediamo nel dettaglio chi può richiedere il Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023 e quali sono gli altri destinatari in attesa del Bonus 200 euro.

Indice

Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023: chi può richiederlo

Dall’introduzione dei Bonus 200 e 150 euro una tantum, alcune categorie di cittadini sono rimaste escluse dalla fruizione del contributo anti-inflazione fino a poco tempo fa. Si tratta dei lavoratori autonomi e liberi professionisti senza Partita Iva che non hanno neanche un contratto di lavoro occasionale.

Fortunatamente, a dicembre 2022 il Ministero del Lavoro ha esteso il diritto ai due Bonus 200 e 150 euro anche agli autonomi senza Partita Iva, iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS o agli altri enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.

In tutto, rientrano in questa platea circa 80mila lavoratori, di cui 30 mila specializzandi in Medicina e Chirurgia. Nello specifico, in base alla circolare INPS 30/2023 possono richiedere il Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023 queste categorie di persone:

  • lavoratori iscritti alla gestione speciale dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani;
  • lavoratori iscritti alla gestione speciale dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali;
  • lavoratori iscritti alla gestione speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri;
  • pescatori autonomi di cui alla legge 13 marzo 1958, n. 250, recante “Previdenze a favore dei pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne”, che istituisce, tra l’altro, tutele previdenziali a favore delle persone che esercitano la pesca quale esclusiva o prevalente attività lavorativa, quando siano associate in cooperative o compagnie e rapporto di lavoro autonomo oppure esercitino tale attività per proprio conto, senza essere associate in cooperative o compagnie;
  • liberi professionisti iscritti alla Gestione separata dell’INPS, di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, quali soggetti che esercitano per professione abituale, ancorché non esclusiva, attività di lavoro autonomo, di cui al comma 1 dell’articolo 53 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, ivi compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici.

Inoltre, sono destinatari del Bonus 200 euro entro il 30 aprile  anche i lavoratori iscritti in qualità di coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, esercenti attività commerciali e coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri.

Invece, non hanno accesso al Bonus gli imprenditori agricoli professionali iscritti alla gestione per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri per l’attività di amministratore in società di capitali.

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Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023: requisiti

Nel paragrafo precedente abbiamo visto quali categorie di lavoratori autonomi senza Partita Iva possono richiedere il Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023.

Come per le altre categorie, non basta appartenere a una specifica categoria per ottenere il contributo una tantum, ma è necessario anche rientrare in alcuni requisiti previsti dalla legge, e in particolare:

  • avere percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021 per il bonus 200 euro, o non superiore a 20.000 euro per quello da 150 euro;
  • essere già iscritti alla gestione autonoma con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti;
  • attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022
  • avere effettuato entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità;
  • non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022;
  • non aver percepito l’indennità una tantum ad altro titolo.

Ciò vuol dire che i destinatari hanno la possibilità di ottenere un Bonus da 350 euro (200-150): chi ha un reddito complessivo non superiore a 35mila euro ha diritto al Bonus 200 euro, mentre chi ha un reddito che non supera neanche i 20mila euro ha accesso sia al Bonus 200 euro sia a quello da 150 euro. Scopri come fare domanda dei Bonus 200 e 150 euro entro aprile 2023.

Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023: in foto, alcune banconote da 200 euro con delle monete di 1 e 2 euro.

Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023: altri destinatari in attesa

Finora ci siamo concentrati sui cittadini che possono richiedere il Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023, elencando categorie e requisiti per fare domanda all’INPS o ad altri enti di gestione previdenziale.

Tuttavia, tra i beneficiari dell’indennità una tantum c’è anche chi potrebbe ricevere il pagamento ad aprile o maggio 2023. Si tratta in particolare di coloro che rientrano nelle categorie del Decreto Aiuti, ma non hanno ancora percepito i 200 euro spettanti.

Ricordiamo che tra questi, alcuni avevano diritto al Bonus in automatico a partire da luglio 2022, mentre altri hanno presentato un’apposita domanda e avrebbero dovuto riceverlo entro fine anno. Per maggiore chiarezza, ricordiamo che hanno diritto al Bonus 200 euro questi destinatari:

  • lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, con almeno una mensilità dell’esonero come previsto dall’art.1, comma 121, legge 30 dicembre 2021, n. 234 e un reddito complessivo non superiore a 35mila euro;
  • pensionati, titolari di trattamenti con decorrenza entro il 30 giugno 2022 e con un reddito non superiore a 35mila euro;
  • collaboratori domestici (tra cui colf e badanti), con uno più rapporti di lavoro a partire dal 18 maggio 2022;
  • percettori di Reddito di cittadinanza, che hanno ricevuto regolarmente la ricarica di luglio 2022 e in cui non sia già presente un componente che ha diritto all’indennità ad altro titolo;
  • beneficiari di disoccupazione NAPSI o DisColl, titolari di disoccupazione a giugno 2022;
  • beneficiari di disoccupazione agricola, che hanno ricevuto la disoccupazione nel 2022 di competenza del 2021;
  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, con contratti attivi dal 18 maggio 2022 e iscrizione alla gestione separata, che non siano iscritti ad altre forme previdenziali e con un reddito non superiore a 35mila euro nel 2021;
  • beneficiari dei Bonus Covid dei Decreti Sostegni e Sostegni Bis;
  • lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti (di cui agli art. 13-18 del Dl 15 giugno 2015), che abbiano svolto prestazioni per almeno 50 giornate nel 2022 e con un reddito derivante da quelle prestazioni non superiore a 35mila euro;
  • lavoratrici e lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo, che abbiano versato almeno 50 contributi giornalieri e con un reddito non superiore a 35mila euro per il 2021;
  • lavoratori autonomi, senza partita Iva, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie e titolari, nel 2021, di contratti autonomi occasionali, titolari di contratti autonomi occasionali (riconducibili alle disposizioni dell’articolo 2222 del codice civile), che abbiano un accredito di almeno un contributo mensile per il 2021 e che risultino iscritti alla Gestione separata a partire dal 18 maggio 2022;
  • incaricati alle vendite a domicilio, con un reddito per il 2021 derivante dall’attività di vendita a domicilio superiore a 5mila euro, titolari di partita Iva attiva e con iscrizione alla Gestione separata a partire dal 18 maggio 2022.

Visto che le date di accredito cambiano da persona a persona, consigliamo a chi non ha ancora ricevuto i 200 euro di controllare le disposizioni di pagamento periodicamente sul fascicolo previdenziale del cittadino, area riservata del sito INPS, accessibile tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS.

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