Bonus 200 euro: ecco chi, come e quando lo avrà, ma anche chi deve necessariamente compilare il modulo. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Tre articoli di legge
- Non c’è un modulo unico
- Cosa inserire
- Dipendenti pubblici
- Pensionati e disoccupati
- Reddito di cittadinanza
- Pensionati e disoccupati
- Autonomi e professionisti
- Badanti e colf
- Stagionali, part time spettacolo
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Sul bonus 200 euro si sono accavallate voci, disposizioni contrastanti, quale notizia infondata, ritardi. Tutto questo ha creato una certa confusione. O meglio, alcuni aspetti non sono ancora chiari.
Queste difficoltà sono state evidenziate in uno studio della Fondazione studi dei Consulenti del Lavoro. Vediamo di che si tratta.
Bonus 200 euro: tre articoli di legge
Lo studio ha analizzato tre aspetti del bonus 200 euro (che interessa 31,5 milioni di lavoratori):
- articolo 31: indennità una tantum per i dipendenti;
- articolo 32: indennità una tantum per i pensionati e altre categorie;
- articolo 33: fondo per il potere di acquisto dei lavoratori autonomi.
Questi articoli del decreto legge numero 50 del 2022, ovvero il decreto Aiuti.
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Bonus 200 euro: autodichiarazione per privati
Una delle principali novità riguarda i lavoratori dipendenti del settore privato (ripetiamo, settore privato): dovranno compilare una autodichiarazione nella quale si dimostra di avere tutti i requisiti:
- far parte dell’organico aziendale al primo luglio;
- avere un reddito personale inferiore a 35mila euro;
- aver beneficiato dello sgravio contributivo dello 0,80% nel primo quadrimestre 2022.
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Bonus 200 euro: non c’è un modulo unico
Non c’è ancora un modulo ufficiale, dovrebbe essere fornito nei prossimi giorni dall’Inps.
Nell’autodichiarazione il dipendente privato dovrà anche dichiarare di non aver già ricevuto il bonus. Deve anche attestare:
- se ha due o più contratti di lavoro (riceverà il bonus 200 euro su una sola busta paga);
- se nel suo nucleo familiare c’è un componente che riceve la pensione o il reddito di cittadinanza (in questo caso non ne avrà diritto).
Per essere chiari:
- se in una famiglia c’è un lavoratore dipendente e un precettore di un Reddito di Cittadinanza, il bonus sarà erogato solo per una persona;
- se in una famiglia ci sono due lavoratori dipendenti si riceveranno due bonus 200 euro accreditati sulle rispettive busta paga.
Bonus 200 euro, quante volte verrà pagato?
Da verificare un’altra situazione: il bonus andrà al lavoratore dipendente che ha beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,80%. E per chi ne aveva diritto ma per ragioni che non dipendono dalla sua volontà non ha ricevuto il beneficio?
Su questo punto si attende la circolare dell’Inps.
Bonus 200 euro: cosa inserire
Nell’autocertificazione i dipendenti privati dovranno inserire:
- i dati anagrafici,
- il codice fiscale,
- il nome del datore di lavoro.
E dimostrare di avere i requisiti indispensabili:
- un reddito inferiore ai 35 mila euro lordi,
- l’esonero contributivo dello 0,8% nel primo quadrimestre del 2022 per almeno una mensilità;
- non essere titolare di trattamento pensionistico o di reddito di cittadinanza o dello stesso bonus ma con altri datori di lavoro.
Né il governo, né il ministero hanno fornito indicazioni sulla modalità e i tempi nei quali questa autocertificazione deve essere inviata.
Bonus 200 euro: dipendenti pubblici
Per i dipendenti pubblici che hanno diritto al Bonus 200 euro non sarà invece necessario compilare il documento. Lo spiega un articolo inserito nella bozza del decreto Semplificazioni.
Il motivo è semplice: i dati di questi lavoratori sono già inseriti nel database del sistema informatico pubblico.
Bonus 200 euro: pensionati e disoccupati
Ecco chi, insieme ai dipendenti pubblici, riceverà la misura in automatico:
- pensionati (cedolino pensione luglio: quattordicesima e bonus 200 euro)
- prepensionati;
- disoccupati che a giugno hanno ricevuto l’assegno di disoccupazione.
Vale sempre il limite dei 35mila euro lordi di reddito l’anno, calcolato sommando i redditi di qualsiasi natura, ma questi vanno esclusi:
- reddito della casa di abitazione e le sue pertinenze;
- i trattamenti di fine rapporto;
- le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata,
- l’assegno al nucleo familiare,
- gli assegni familiari;
- l’assegno unico universale.
- L’indennità non potrà essere pignorata.
Bonus 200 euro: Reddito di cittadinanza
Hanno diritto al Bonus 200 euro anche i precettori del reddito di cittadinanza. L’Inps effettuerà delle verifiche, saranno escluse le persone che hanno già ottenuto l’indennità con la pensione.
Bonus 200 euro: autonomi e professionisti
Il bonus 200 euro verrà erogato anche ad autonomi e professionisti. È stato istituito un fondo da 500 milioni. Per ora non si conoscono ancora i dettagli, saranno definiti per decreto dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Doveva essere emanato già il 17 giugno.
L’indennità sarà comunque versata a luglio.
Bonus 200 euro: badanti e colf
Per i lavoratori domestici alle dipendenze delle famiglie il Bonus 200 euro sarà erogato con modalità che sono del tutto simili a quelle utilizzate per distribuire i sostegni durante l’emergenza Covid (non spetta dunque ai datori di lavoro). All’epoca l’Inps aveva avviato un servizio per accogliere le domande.

Bonus 200 euro: stagionali, part time spettacolo
Il Bonus 200 euro sarà erogato anche ai beneficiari dell’indennità Covid erogato a favore di chi ha perso il lavoro o ha visto ridursi in modo consistente le entrate durante la pandemia:
- lavoratori stagionali;
- lavoratori dello spettacolo;
- lavoratori a tempo determinato.
Il sostegno arriverà sempre dall’Inps in modo automatico.
Dovranno presentare la domanda solo i lavoratori stagionali (sia a termine, sia intermittenti). Le modalità non sono state ancora decise. Ma devono aver lavorato almeno 50 giornate nel 2021.
Stessa regola (50 giornate) anche per i lavoratori dello spettacolo.
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