Il nuovo bonus 200 euro contenuto nel Decreto aiuti di prossima approvazione sarà destinato anche ai lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Se per i dipendenti pubblici l’erogazione del bonus sarà più lineare, per quelli privati la situazione è un po’ più complessa, ma seguirà la falsariga di quanto accade già con il trattamento integrativo o ex bonus Renzi.
In questo articolo vi spiegheremo quali sono gli obblighi del datore di lavoro nei confronti dei suoi dipendenti, come e quando verrà corrisposto il bonus 200 euro e se bisogna fare qualcosa per ottenerlo.
Per una panoramica generale sul nuovo bonus consigliamo la lettura di questa guida, ricordando che spetta anche ai pensionati, ai percettori di Reddito di cittadinanza, ai disoccupati, ai lavoratori autonomi e ai collaboratori domestici.
- Bonus 200 euro in breve
- Bonus 200 euro ai lavoratori dipendenti: requisiti
- Bonus 200 euro, cosa deve fare il datore di lavoro
- Bonus 200 euro, che deve fare il dipendente
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Bonus 200 euro in breve
La bozza del decreto Aiuti, che verrà pubblicato nei prossimi giorni, contiene una serie di misure per aiutare le famiglie e le imprese a superare la crisi economica ed energetica causata dalla guerra in Ucraina e dal periodo post Covid-19.
Tra le misure c’è il bonus 200 euro, un incentivo una tantum, ossia riconosciuto una volta sola, destinato a quasi tutti i cittadini: pensionati, lavoratori dipendenti e autonomi, disoccupati percettori di NASPI o DIS-COLL e beneficiari del Reddito di cittadinanza.
I soldi per finanziare la misura sono presi da una tassazione straordinaria applicata ai fornitori di energia, che stanno facendo profitti stratosferici per via dell’aumento del costo dell’energia.
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Bonus 200 euro ai lavoratori dipendenti: requisiti
Il requisito fondamentale per ricevere il nuovo bonus 200 euro è il limite di reddito annuale che, a quanto pare, sarà calcolato in modo presuntivo sull’anno in corso.
Che significa? Significa che si fa un’ipotesi su quanto si guadagnerà. Se poi a fine anno l’ipotesi è confermata non si dovrà fare nulla, altrimenti si dovranno restituire/recuperare i soldi.
Il limite di reddito annuale da non superare è 35.000 euro. La soglia è valida per i dipendenti, per gli autonomi e per i pensionati. Per i percettori di Reddito di cittadinanza è superflua, dato che è sicuro che non accumulino un reddito così alto.
Leggi questa guida per capire quali redditi vanno conteggiati e quali invece sono esclusi dal calcolo.
Bonus 200 euro, cosa deve fare il datore di lavoro
Il datore di lavoro dovrà quindi inserire il bonus 200 euro in busta paga ai dipendenti già nel mese di giugno. Su questo punto non c’è ancora chiarezza, potrebbe anche arrivare a luglio. Ci riserviamo di aggiornarvi non appena ci saranno maggiori dettagli.
Comunque, i soldi saranno quindi anticipati dal datore di lavoro, che poi li recupererà in compensazione con un modello F24, inserendo un codice apposito che verrà reso noto nei prossimi mesi.
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Dato che il calcolo della soglia reddituale per accedere al bonus viene fatto su supposizioni, a fine anno il reddito effettivo potrebbe essere diverso.
Se quindi a fine anno si appurerà che il dipendente non aveva diritto ai soldi l’azienda potrà recuperare quanto versato a partire dal mese di dicembre 2022 e potrà farlo o tutto in una volta oppure in 8 rate.
Quindi, a quanto si recepisce dalla bozza di decreto, le intenzioni sono quelle di usare il sistema già rodato del trattamento integrativo (ossia il bonus Irpef o ex Bonus Renzi).
Bonus 200 euro, che deve fare il dipendente
Il lavoratore dipendente non ha quindi alcun obbligo, se non quello di rispettare i limiti reddituali.
Quindi, in caso ci siano dubbi sullo sforamento della soglia, si confronterà con il datore per capire se effettivamente ha diritto o meno al bonus 200 euro.
Per il resto, sarà tutto automatico, a differenza dei lavoratori autonomi, per i quali si ipotizza un sistema di domande come già accaduto per le indennità Covid-19.
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