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Bonus 200 euro a dipendenti pubblici e privati: moduli

Bonus 200 euro a dipendenti pubblici e privati: i moduli e le regole per ricevere l'indennità una tantum. I requisiti, i limiti e cosa accade se si riceve indebitamente il bonus o il doppio bonus. Il certificato da presentare al datore di lavoro.

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4' di lettura

Il Bonus 200 euro sarà erogato a luglio sia a di dipendenti pubblici, sia ai dipendenti privati, vediamo come e qual è il modulo. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

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Come sapete il Bonus 200 euro verrà accreditato ai lavoratori direttamente nella busta paga, ma non prima che il dipendente abbia consegnato al datore di lavoro un modulo di autocertificazione. Sul documento bisogna dichiarare, in pratica, che non si riceve una pensione o il reddito di cittadinanza. In quel caso, infatti, il Bonus 200 euro sarà versato solo una volta (e quindi accreditato solo sullo stipendio o su una delle misure previdenziali o assistenziali).

Bonus 200 euro: come funziona

Ma vediamo come funziona e quali sono le regole per i lavoratori che operano nel settore pubblico e per il dipendente del privato. (per il Bonus 200 euro vedi qui quali sono le categoria a rischio)

Per i lavoratori dipendenti, nel modulo dell’autocertificazione è necessario specificare:

  • che il lavoratore non riceve l’indennità da pensionato o il reddito di cittadinanza;
  • che il lavoratore ha beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% introdotto nella legge di Bilancio 2022 nel primo quadrimestre per almeno una mensilità;

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Bonus 200 euro: modulo in pdf

I moduli che potete scaricare nel link sotto questo paragrafo possono essere diversi tra azienda e azienda. Accade perché il ministero non ha preparato un modello unico, valido per tutti. In genere vengono sottoposti ai lavoratori dei modelli che sono stati elaborati dai consulenti del lavoro dell’azienda.

Qui sotto puoi trovare una fac simile del modulo che è stato preparato appunto dalla Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro e può essere una base utile.

Bonus 200 euro: requisiti

Come è ormai noto il bonus 200 euro viene erogato ai dipendenti che hanno un reddito annuo da lavoro non superiore ai 35mila euro lordi e che hanno già ottenuto l’esonero sulla quota dei contributi per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dello 0,8% (taglio del costo contributivo che va dal primo gennaio al 31 dicembre del 2022).

Scopri la pagina dedicata a tutti bonus attualmente attivi e disponibili.

Ricordiamo che oltre al limite dei 35mila euro lordi di redditi da lavoro (e al non essere beneficiario del reddito di cittadinanza o di una pensione) il lavoratore pubblico o privato non deve aver ricevuto nei primi 4 mesi dell’anno uno stipendio superiore a 2692 euro lordi.

Bonus 200 euro per due coniugi dipendenti

Il bonus 200 euro è una indennità che viene concessa una tantum (una sola volta) ed è ad personam. Conta cioè solo il reddito personale e se il coniuge è un lavoratore dipendente e rientra all’interno dei requisiti citati lo ricevere ugualmente.

L’indennità verrà concessa una sola volta: questo significa che se un lavoratore ha più rapporti di lavoro potrà chiedere solo a un datore di lavoro il pagamento del bonus nella busta paga. Questa eventualità deve essere chiarita all’interno della autocertificazione che viene presentata per avere accesso all’indennità. (Bonus 200 euro e assegno sociale, come ottenerlo)

Bonus 200 euro: chi lo riceve indebitamente

Ma cosa succede se un lavoratore dimentica di segnalare il doppio contratto di lavoro (magari part time) e riceve per due volte il bonus 200 euro? Beh, dovrà restituire la parte eccedente (una delle due indennità).

Funziona in questo modo:

  • l’Inps invierà una comunicazione scritta a ognuno dei datori di lavoro interessati;
  • nella comunicazione verrà resa nota la quota parte dell’indebita compensazione erogata;
  • sarà attivata la procedura per la restituzione dell’importo che il lavoratore non avrebbe dovuto ricevere;
  • la somma da recuperare sarà suddivisa in parti uguali tra i due datori di lavoro che sono interessati (evidentemente 100 euro a testa).

Bonus 200 euro: pensionati e Rdc

Questo vale per i lavoratori pubblici e privati.

Come è ben noto per i titolari di pensione o di reddito di cittadinanza il bonus 200 euro verrà accreditato direttamente sull’assegno dall’Inps (dopo che è stato valutato il rispetto dei requisiti che sono stati previsti dalla legge). Ovviamente anche per chi riceve la pensione o l’Rdc l’erogazione del bonus 200 euro sarà effettuata sull’importo di luglio.

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