Tra gli aiuti approvati dal Governo a supporto dei cittadini, c’è il Bonus 200 euro degli enti bilaterali. La scadenza per presentare la domanda è fissata a oggi: vediamo chi deve affrettarsi per richiedere il Bonus (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
I Bonus 200 euro del Decreto Aiuti e 150 euro del Decreto Aiuti ter non sono gli unici aiuti economici erogati dallo Stato ai cittadini. Un altro contributo economico importante è anche il Bonus 200 euro degli enti bilaterali.
Anche questo è un’indennità una tantum, ma è gestito dalle Regioni e spetta solo ad alcune categorie di lavoratori dipendenti e autonomi.
Nei prossimi paragrafi vediamo chi deve fare domanda entro oggi, 31 gennaio 2023, per non perdere i 200 euro.
Indice
- Bonus 200 euro degli enti bilaterali: domanda in scadenza per loro
- Bonus 200 euro degli enti bilaterali: come fare domanda per la tua Regione
- Bonus 200 euro degli enti bilaterali: domanda in scadenza anche per i 150 euro
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Bonus 200 euro degli enti bilaterali: domanda in scadenza per loro
Anche se in questi mesi si è sentito parlare più spesso del Bonus 200 euro una tantum introdotto a maggio 2022, ti interesserà sapere che esiste anche un altro Bonus 200 euro destinato ad alcune categorie di cittadini. Stiamo parlando del Bonus 200 euro degli enti bilaterali.
Per accedere a questo Bonus è necessario inviare un’apposita domanda al proprio ente di riferimento entro oggi, cioè 31 gennaio 2023. Ma chi deve fare domanda?
Il contributo economico, che è finanziato con la contribuzione delle imprese e dei lavoratori, è destinato ai lavoratori artigiani. In particolare, si tratta dei lavoratori dipendenti delle imprese artigiane o che applicano i contratti collettivi e per cui versano agli enti bilaterali dell’artigianato.
Per sapere se fai parte di questa categoria e quindi se devi affrettarti a presentare la domanda per il Bonus 200 euro, ti consigliamo di controllare nella tua busta paga: se è presente la voce “EBNA” di versamenti, allora vuol dire che i 200 euro ti spettano. L’EBNA, infatti, è l’Ente Bilaterale Nazionale dell’Artigianato.
Tuttavia, ricordiamo che il Bonus non è finanziato da tutti gli enti italiani, ma solo da quelli di alcune regioni. In particolare, il Bonus 200 euro degli enti bilaterali è stato messo a disposizione dalle Regioni Veneto, Sardegna, Marche e Campania.
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Bonus 200 euro degli enti bilaterali: come fare domanda per la tua Regione
Nel paragrafo precedente abbiam o chiarito chi deve fare domanda per il Bonus 200 euro degli enti bilaterali e quali regioni hanno messo a disposizione questa prestazione economica.
Dunque, la scadenza per richiedere il Bonus 200 euro è fissata a oggi, 31 gennaio 2023. Tuttavia, a differenza dei Bonus 200 e 150 euro dei Decreti Aiuti e Aiuti ter, non esiste una procedura standard per tutti i destinatari.
Infatti, visto che questo contributo economico è gestito e finanziato dalle Regioni aderenti, le modalità di richiesta cambiano in base alla propria Regione e quindi al proprio ente bilaterale di appartenenza.
Per questo motivo, l’unico modo per avere informazioni certe sulla domanda è attraverso i siti ufficiali degli enti, e ora vi diciamo quali sono.
Per richiedere il Bonus erogato dalla Regione Sardegna, bisogna andare sul sito dell’EBAS. Questo ente mette a disposizione 200 euro per i lavoratori dipendenti delle imprese dell’artigianato con ISEE 2022 non superiore a 20mila euro.
Invece, chi appartiene alla Regione Veneto, dovrà consultare il sito dell’EBAV: in questo caso, la Regione eroga un contributo da ben 400 euro per i soli artigiani (datori di lavoro), che dipende dalla posizione di una specifica graduatoria realizzata dall’ente. Il criterio per assegnare il Bonus dipende dall’aumento della bolletta tra ottobre 2019 e ottobre 2022.
Chi è residente nelle Marche, dovrà informarsi sul sito dell’EBAM. L’ente marchigiano eroga una somma di 100 euro ai lavoratori artigianali intestatari di contratto di fornitura di energia elettrica del 2022. I 100 euro sono destinati solo in caso di ISEE non superiore a 15mila euro.
Infine, per chi appartiene all’EBAC, ossia l’ente bilaterale della Regione Campania, c’è ancora qualche mese di tempo per presentare la domanda. Questa, infatti, scade il 31 marzo 2023.
In questo caso, l’ente campano prevede l’erogazione di 150 euro per i lavoratori dipendenti, mentre per le aziende il contribnuto corrisponde al 20% della differenza dei costi dell’energia, fino a un massimo di 1.000 euro. Per erogare il Bonus, si fa riferimento ai costi dell’energia registrati tra gennaio e dicembre 2022.
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Bonus 200 euro degli enti bilaterali: domanda in scadenza anche per i 150 euro
Nei paragrafi precedenti abbiamo informato i nostri lettori che oggi scade la domanda per il Bonus 200 euro degli enti bilaterali. Quindi, chi ha diritto a questo contributo destinato agli artigiani dovrebbe affrettarsi, consultando il sito dei singoli enti.
Tuttavia, quella di oggi, 31 gennaio 2023, è una data importante anche per un altro gruppo di cittadini: i destinatari del Bonus 150 euro una tantum.
Infatti, proprio oggi è il termine ultimo per presentare la domanda del Bonus sul sito dell’INPS e avere così accesso all’indennità introdotta con il Decreto Aiuti ter. Ma chi deve affrettarsi?
Dunque, le categorie beneficiarie del Bonus 150 euro che devono inviare una richiesta apposita sono le seguenti:
- collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co.);
- assegnisti di ricerca;
- dottorandi con borsa di studio;
- lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti (tra cui i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo);
- lavoratori dello spettacolo, iscritti all’omonimo Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo.
Tutti questi destinatari possono accedere al Bonus solo se hanno un reddito ISEE riferito al 2021 non superiore a 20mila euro.
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