Il bonus 200 euro spetta in automatico ai pensionati, ai dipendenti pubblici, nonché ai titolari di alcune indennità di disoccupazione e ai percettori di Reddito di Cittadinanza (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Eppure tra i pensionati c’è chi viene considerato di “serie B” e resta escluso dal contributo una tantum. Vediamo di chi si tratta e perché il bonus non viene riconosciuto.
Il 1° settembre 2022 sono partiti i pagamenti delle pensioni per chi riceve l’importo spettante su Banco Posta, Libretto postale, Postepay Evolution, conto corrente bancario o postale.
Per chi ritira la pensione in contanti, invece, le date variano in base al calendario delle Poste Italiane, che segue l’ordine alfabetico dei cognomi dei cittadini.
INDICE:
- Niente bonus 200 euro ai pensionati all’estero
- Bonus 200 euro ai pensionati all’estero: perché non spetta?
- Bonus 200 euro e pensionati: come faccio a sapere se ne ho diritto?
- Bonus 200 euro e pensionati: requisiti
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Niente bonus 200 euro ai pensionati all’estero
Sebbene la categoria dei pensionati sia stata una delle prime nominate tra i destinatari del bonus 200 euro, fin dalla sua entrata in vigore il 18 maggio 2022, non tutti hanno ricevuto il pagamento, o per questioni di ritardi, oppure perché non ne avevano diritto.
Tra questi ultimi, in particolare, ci sono i pensionati italiani residenti all’estero, che non hanno avuto accesso al bonus 200 euro né con il primo né con il secondo Decreto Aiuti.
A dare conferma di questa situazione spiacevole, che coinvolge una quantità significativa di persone, è il signor Giuseppe, il quale ci ha scritto quanto segue:
“Vi seguo ormai, e vorrei chiedervi una informazione. Sono pensionato e vivo all’estero, ho visto che con il primo decreto e poi il anche con il successivo, il decreto aiuti bis, hanno dato il bonus 200 euro a diverse tipologie di lavoratori e pensionati, che poi con il decreto aiuti bis hanno aumentato. Bonus che purtroppo non viene dato ai pensionati residenti all’estero. Sinceramente non ne conosco la ragione e volevo chiedervi se potreste darmi maggiori informazioni al riguardo. Perché questo trattamento, come cittadini di serie “B”; eppure continuo a pagare le tasse (come sempre) che mi vengono detratte in automatico dalla mia pensione. Considero molto grave la cosa, a meno che il Governo di recente non ha deciso diversamente.”
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In questo messaggio è evidente il senso di delusione e frustrazione percepito dal cittadino, secondo il quale i pensionati all’estero come lui sono stati trattati come se valessero di meno rispetto ai residenti in Italia, quasi come se fossero “di serie B”.
E in effetti, non gli si può dare neanche torto, soprattutto se pensiamo che nella bozza del Consiglio dei Ministri, questa categoria di persone non era stata esclusa dall’indennità una tantum.
Infatti, prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Aiuti, non era previsto alcun vincolo relativo alla residenza in Italia per i destinatari del bonus 200 euro.
Successivamente, qualcosa è cambiato, portando all’esclusione dal beneficio circa 400.000 pensionati residenti all’estero.
Purtroppo, i riferimenti normativi sul requisito della residenza italiana per pensionati non mancano, anzi.
In primo luogo, nel comma 1 dell’articolo 32 del decreto 50/2022, si legge che l’indennità è prevista: “in favore dei soggetti residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria.“
Inoltre, a dare ulteriore conferma del requisito è anche la circolare n.73/2022 dell’INPS, la quale contiene tutti i dettagli applicativi del bonus 200 euro e specifica che: “l’indennità viene corrisposta esclusivamente ai soggetti che risultino residenti in Italia alla data del 1° luglio 2022.“
Ricordiamo poi che il bonus 200 euro non spetta nemmeno a titolari di pensioni estere o di organismi internazionali, di pensioni e rendite facoltative, di vitalizi dopo incarichi presso assemblee di natura elettiva, titolari di rendite (come Inail e Inpsema).
Ma quale sarebbe il motivo per cui è stato aggiunto questo vincolo all’interno del Decreto Aiuti? Ne parliamo nel prossimo paragrafo.
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Bonus 200 euro ai pensionati all’estero: perché non spetta?
Probabilmente ti starai chiedendo perché il bonus 200 euro ai pensionati all’estero non viene riconosciuto e cosa si nasconde dietro il requisito della residenza in Italia.
In effetti, una risposta chiara non c’è. Probabilmente, si è deciso di aggiungere il vincolo della residenza in Italia per i pensionati poiché il decreto legge è stato introdotto per aiutare gli italiani residenti in Italia ad affrontare l’inflazione sempre crescente e contenere così l’aumento del costo della vita (bollette di luce e gas, e carburante).
Tuttavia, come giustamente fa notare il signor Giuseppe nel suo messaggio, la decisione di escludere i pensionati residenti all’estero non è molto ragionevole, soprattutto perché gli stessi pensionati continuano a pagare le tasse in Italia, che vengono detratte mensilmente dalla pensione.
In effetti, questa osservazione non è affatto sbagliata, poiché la maggior parte dei pensionati all’estero percepisce un trattamento pensionistico dallo Stato Italiano e paga le tasse come tutti i pensionati italiani.
Quindi, avere la residenza e il domicilio all’estero non è sufficiente per far appoggiarsi al sistema di tassazione dello Stato in cui si vive. Il motivo, secondo al normativa italiana, è che se un pensionato ha svolto l’attività lavorativa nel territorio italiano, non solo riceve la pensione dallo Stato italiano ma è tassato in Italia.
Proprio per questo, non ci sarebbe motivo per escludere i pensionati residenti all’estero dal bonus 200 euro.
Bonus 200 euro e pensionati: come faccio a sapere se ne ho diritto?
Visto che le informazioni appena descritte potrebbero sollevare dei dubbi tra i pensionati su chi abbia diritto al bonus 200 euro e chi no, è bene sapere che le persone a cui spetta il bonus vengono debitamente avvisate.
In particolare, i pensionati che hanno diritto al bonus ricevono una comunciazione direttamente dall’INPS in uno di questi modi:
- con nota sul cedolino pensione;
- con invio di SMS e/o e-mail se sono stati forniti i contatti;
- con notifica mediante App IO;
- con notifica nella sezione “MY INPS”.

Bonus 200 euro e pensionati: requisiti
Finora abbiamo detto a quali pensionati non spetta il bonus 200 euro. Adesso potrebbe essere utile ricordare a quali cittadini appartenenti a questa categoria, invece, spetta il contributo una tantum.
Dunque, i requisiti per avere il bonus 200 euro per pensionati sono due:
- residenza in Italia nella data del 1° luglio 2022;
- reddito complessivo non superiore a 35mila euro per l’anno 2021. Sono esclusi dal reddito i trattamenti di fine rapporto, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.
Inoltre, danno accesso all’indennità non solo i trattamenti previdenziali come la pensione di vecchiaia, ma anche quelli assistenziali, e cioè:
- pensione di inabilità;
- assegno mensile;
- pensione per ciechi;
- pensione per sordi;
- assegno sociale;
- pensione sociale.
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