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Bonus 200 euro, cosa fare se non lo ricevo con la pensione

Bonus 200 euro, cosa fare se non lo ricevo con la pensione e chiedere all'Inps l'erogazione dell'indennità dovuta.

di The Wam

Giugno 2022

Bonus 200 euro, cosa fare se non lo ricevo con la pensione, se cioè non venisse accreditato sulla rendita di luglio. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

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Una situazione che potrebbe verificarsi e che molti hanno già potuto constatare controllando in anteprima i cedolini di luglio. In genere l’Inps avvisa il cittadino con un sms o una notifica nell’area personale del sito dell’ente di previdenza (nell’area Pagamento dell’indennità una tantum articolo 31 decreto legge numero 50 del 2022) o sull’App IO (vedi come funziona e a cosa serve).

Domanda di ricostituzione

Ma in questo articolo parliamo di chi, pur avendone diritto, non riceverà sulla pensione il bonus 200 euro.

Ebbene in questo casi è necessario presentare una domanda di ricostituzione. Ma prima è meglio verificare se si rientra nei requisiti (il bonus potrebbe non essere stato accreditato per questo motivo).

Scopri la pagina dedicata a tutti bonus attualmente attivi e disponibili.

I requisiti da verificare sono due:

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Bonus 200 euro: redditi esclusi

Tra i redditi assoggettati all’Irpef sono esclusi:

Quota 35mila tassativa

Ovviamente quella soglia di 35mila euro è tassativa: significa che basta sforare anche solo di un euro quel limite per essere esclusi dall’erogazione.

È opportuno ricordare, anche perché sul punto c’è ancora un po’ di confusione, che vengono conteggiati solo i redditi personali. Non rientrano dunque quelli del coniuge e dell’Isee del nucleo familiari. (Bonus 200 euro, ecco chi l’avrà a ottobre)

Significa quindi che se due coniugi ricevono la pensione (o uno stipendio) avranno entrambi diritto al bonus 200 euro sulla pensione di luglio. Sempre se entrambi rientrano nei requisiti che abbiamo prima elencato.

Dove controllare

Ma torniamo al dunque. E cioè all’eventualità che sulla pensione non venga accreditato il bonus 200 euro.

Prima di procedere con la domanda di ricostituzione è opportuno dare uno sguardo nell’area personale del sito Inps, e in particolare attivando la funzione «Verifiche Bonus Decreto Aiuti 2022». (Dopo luglio un nuovo bonus 200 euro, ma sarà diverso)

In questa sezione è possibile visualizzare l’esito dell’elaborazione centralizzata. Tra le informazioni disponibili ci sono anche le motivazioni che hanno portato alla mancata erogazione del bonus 200 euro.

Informazioni da aggiornare

Può accadere che la decisione dell’ente di previdenza di non procedere con il pagamento dell’indennità prevista dal governo sia stata formulata sulla base di informazioni inesatte o incomplete. O semplicemente perché alcune comunicazioni dovevano essere aggiornate o integrate, e potrebbero riguardare la situazione reddituale o un eventuale cambio di residenza.

Ebbene, in questi casi, è più che opportuno inviare una domanda di ricostituzione.

Nell’istanza è necessario indicare quali sono le situazioni cambiate e che quindi ora garantiscono al pensionato il pieno diritto a ricevere il bonus 200 euro.

Ricostituzione, procedura semplice

E dunque, se sulla pensione di luglio non ricevete il bonus 200 euro, non vi scoraggiate. Magari facendovi guidare da una persona più esperta o recandovi al patronato non sarà difficile capire la motivazione che ha indotto l’ente di previdenza a negare l’indennità.

Se le motivazioni non sono fondate o se sono causate da informazioni sbagliate o non aggiornate, il procedimento per la ricostituzione è piuttosto semplice e veloce. Se viene fatto nei tempi l’Inps dovrebbe riconoscere il bonus entro un tempo ragionevolmente breve, magari aggiungendolo all’importo del mese successivo.

Ma prima come detto, controllate i vostri requisiti.

Doppio pagamento

L’Inps ricorda anche che le eventuali indennità erogate a chi non ne aveva diritto o erogate due volte (come nel caso di un assistito che percepisce sia lo stipendio, sia la pensione di invalidità), verranno recuperate dall’ente previdenziale.

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