Bonus 200 euro partite Iva, solo per 400mila: ci sono 500 milioni di euro per gli autonomi e i professionisti. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Bonus 200 euro partite Iva: le cifre per professionisti e autonomi
- Bonus 200 euro partite Iva: pochi soldi
- Bonus 200 euro partite Iva: dati 2020
- Bonus 200 euro partite Iva: discriminazione
- Bonus 200 euro partite Iva: requisiti
- Bonus 200 euro partite Iva: chi l’ha avuto a giugno
- Bonus 200 euro partite Iva: lentezza ingiustificabile
Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro.
L’erogazione del Bonus 200 euro per queste categorie procede a rilento e con fondi che sono ampiamente insufficienti. Basti pensare che per il 17 giugno avrebbe dovuto essere emanato il decreto attuativo per stabilire i requisiti e i criteri. Più di un mese dopo di quel decreto non c’è traccia.
Bonus 200 euro partite Iva: le cifre per professionisti e autonomi
Nel frattempo lavoratori e pensionati hanno iniziato a ricevere l’indennità.
Scopri la pagina dedicata a tutti bonus attualmente attivi e disponibili.
Il decreto Aiuti, all’articolo 33, ha previsto per autonomi e professionisti un fondo di 500 milioni.
Fondi che dovrebbero essere così suddivisi:
- 80,7 milioni per il bonus 200 euro agli iscritti alle casse private;
- 419,3 milioni per gli iscritti alla gestione privata Inps.
Con queste cifre il calcolo è semplice: per i professionisti l’indennità potrà coprire solo 400mila domande. Come si sceglieranno i “privilegiati”? Molto probabilmente seguendo l’ordine di presentazione delle domande. Ha quindi più chance chi si è mosso in anticipo.
Entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook. Scopri le ultime offerte di lavoro sempre aggiornate nella tua zona.
Bonus 200 euro partite Iva: pochi soldi
Perché questa cifra è insufficiente? Basta dare uno sguardo all’incentivo tra i 600 e i 1000 euro riconosciuto ai lavoratori danneggiati dal Covid, incentivo che poi è stato esteso anche a professionisti e autonomi. (Chi deve fare domanda per il bonus 200 euro a ottobre)
Nel 2020 sono state raccolte 513.882 domande, anche se – è giusto ricordarlo – il limite di reddito era più alto: 50mila euro invece dei 35mila previsti dal Bonus 200 euro. Ma è anche vero che la stima formulata sulla base di quei numeri dal governo è assai approssimativa: le casse private non hanno ancora a disposizione le dichiarazioni dei redditi per il 2021.
Bonus 200 euro partite Iva: dati 2020
Se si prendono in considerazione i dati del 2020, la stima può essere invece molto più esauriente.
Con un limite di reddito a 35mila euro, ecco quante domande potrebbero arrivare:
- 145mila avvocati (più della metà degli iscritti, che sono 245mila);
- 30mila commercialisti;
- 14.600 consulenti del lavoro.
Bonus 200 euro partite Iva: discriminazione
Le associazioni di categoria sono molto critiche. Parlano di discriminazione e penalizzazione rispetto ai pensionati, che hanno avuto l’accredito automatico, e ai lavoratori dipendenti, che hanno dovuto presentare una semplice autodichiarazione.
Le associazioni si augurano che nessuno degli aventi diritto tra i professionisti e gli autonomi venga lasciato fuori dal bonus 200 euro.
Oltretutto, il presidente dell’Aiga (Associazione italiana giovani avvocati), rispetto al bonus 200 euro parla di «mancetta insufficiente che non affronta le enormi difficoltà delle partite Iva».
Bonus 200 euro partite Iva: requisiti
Per avere diritto al Bonus 200 euro, bisogna rientrare in questi requisiti:
- essere residente in Italia;
- essere titolare di un contratto di lavoro o di almeno un trattamento pensionistico da previdenza obbligatoria (dal 30 giugno 2022);
- in alternativa, aver riconosciuta la disoccupazione almeno dal mese di giugno;
- avere un reddito o contributi uguali o inferiori ai 35 mila euro lordi;
- per i lavoratori dipendenti, aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% tra il primo gennaio e il 23 giugno 2022 (data precedente all’uscita della circolare Inps che fornisce le indicazioni per l’erogazione del bonus).
Bonus 200 euro partite Iva: chi l’ha avuto a giugno
Per alcuni lavoratori il bonus 200 euro è stato erogato nei primi giorni di luglio, perché accreditato con lo stipendio di giugno. (Bonus 200 euro ai dipendenti: come capire se è stato pagato)
Il motivo? Per i rapporti di lavoro particolari (come il part time ciclico) l’Inps ha previsto una clausola che prevede lo slittamento della retribuzione al mese successivo.
I possibili casi sono due:
- nel caso del part-time ciclico, il bonus sarà inserito nel cedolino di paga di giugno, anche se la retribuzione viene corrisposta il mese dopo;
- se il lavoratore ha con l’azienda un Ccnl che prevede lo slittamento della retribuzione al mese successivo e il datore di lavoro pagare entro il 5 del mese, i 200 euro vanno nella busta paga che contiene la retribuzione del mese di giugno.
Con il congedo legge 104, spetta il bonus 200 euro?
Mentre i lavoratori dipendenti, pensionati (con decorrenza dei trattamenti entro giugno 2022) o con assegno sociale o di invalidità a carico e i beneficiari di Rdc lo riceveranno a luglio.

Bonus 200 euro partite Iva: lentezza ingiustificabile
La lentezza con la quale si sta procedendo per i lavoratori autonomi e professionisti è in gran parte ingiustificabile. Così come le modalità di erogazione, che sono molto più complicate rispetto agli altri aventi diritto. A tutto questo ora si aggiunge la concreta possibilità che i fondi non siano sufficienti per esaudire tutte le richieste.
Nel frattempo si è bloccata la discussione sulla possibilità di replicare il bonus 200 euro a settembre. L’ipotesi è stata avanzata da numerose forze di governo e inserita all’interno del decreto Aiuti, ma l’attuale crisi politica ha impedito ogni ragionamento sulla questione.
Per questa misura c’è comunque da risolvere un problema non da poco: il reperimento delle risorse.
Chi ha letto questo articolo si è anche interesso a: