Bonus 200 euro per pensionati conviventi: è previsto un doppio pagamento? Ne parliamo in questo articolo (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
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Bonus 200 euro per pensionati conviventi: beneficiari
Il bonus 200 euro è una prestazione una tantum erogata dal Governo per fare fronte ai rincari che hanno interessato le bollette e le altre spese che gravano sulle finanze delle famiglie italiane.
Il sussidio spetta ai lavoratori dipendenti e ai pensionati che rispettano determinati requisiti reddituali personali.
Nel caso dei pensionati, il bonus 200 euro spetta a chi ha un reddito personale annuo assoggettabile all’IRPEF, riferito al 2021, non superiore ai 35.000 euro.
Sono esclusi dal conteggio i trattamenti di fine rapporto percepiti, i redditi soggetti a tassazione separata e il reddito derivante della prima casa.
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Il bonus 200 euro pensionati spetta a chi percepisce:
- la pensione o l’assegno sociale;
- la pensione o l’assegno invalidi civili, ciechi e sordomuti;
- i trattamenti di accompagnamento alla pensione;
- uno o più trattamenti pensionistici.
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Bonus 200 euro per pensionati conviventi: spetta?
A chi soddisfa i requisiti reddituali la prestazione viene erogata in automatico nel cedolino della pensione di luglio, senza presentare alcuna domanda o dichiarazioni reddituali.
Vale lo stesso per i pensionati conviventi.
La prestazione spetta in base al reddito personale e non familiare, quindi se entrambi i coniugi pensionati soddisfano il requisito reddituale di 35.000 euro, riceveranno la prestazione nel mese di luglio, comunque una sola volta.
Il sussidio non costituisce reddito imponibile, quindi è esente da IRPEF.
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