In questi giorni si è discusso molto dell’imminente bonus 200 euro, e in particolare della categoria dei lavoratori, che ha sollevato molti dubbi. Ecco perché in questo articolo faremo chiarezza sui lavoratori in situazioni specifiche (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice- Bonus 200 euro: a chi spetta
- Bonus 200 euro: requisiti per lavoratori
- Bonus 200 euro: casi particolari
- Bonus 200 euro: neoassunti
- Bonus 200 euro: più rapporti di lavoro
- Bonus 200 euro: lavoratori part time
- Bonus 200 euro precari senza lavoro a luglio
- Bonus 200 euro: assenze retribuite
- Bonus 200 euro: altri dubbi
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Bonus 200 euro: a chi spetta
Come ormai sappiamo, il bonus 200 euro è una delle misure adottate dal Decreto Aiuti (dl n.50/2022), che è in attesa di essere convertito in legge e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Prima di addentrarci nella categoria a cui ci dedicheremo oggi, ricordiamo che il bonus una tantum spetta a:
- lavoratori dipendenti;
- pensionati;
- lavoratori stagionali;
- lavoratori autonomi;
- lavoratori dello spettacolo;
- percettori di Reddito di cittadinanza;
- addetti alle vendite a domicilio;
- lavoratori co.co.co.;
- disoccupati Naspi, Dis-Coll e disoccupazione agricola;
- alcuni percettori di invalidità civile.
Inoltre, il bonus non è oggetto di tassazione perché non concorre alla formazione del reddito ai fini Irpef per nessuno dei beneficiari sopra citati.
Oggi ci concentriamo in particolare sulla categoria dei lavoratori, che a dispetto di quanto si pensasse all’inizio, si è rivelata la più difficile da capire in merito al contributo una tantum.
Cominciamo allora dai requisiti previsti per i lavoratori. Scopri di più nel prossimo paragrafo.
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Bonus 200 euro: requisiti per lavoratori
Mentre in questo articolo di TheWam.net abbiamo elencato tutti i requisiti previsti dal bonus 200 euro categoria per categoria, oggi diamo maggiore spazio a quelli che riguardano esclusivamente i lavoratori.
Nello specifico, per ottenere il contributo una tantum è necessario:
- non essere titolare di trattamenti pensionistici o reddito di cittadinanza;
- aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8%, a cui hanno diritto i lavoratori subordinati con reddito imponibile mensile che non supera 2.692 euro, in almeno uno dei mesi compresi tra gennaio e aprile di quest’anno;
- essere in forza (cioè avere un contratto di lavoro attivo) al 1° luglio 2022.
Bonus 200 euro: casi particolari
Non tutte le categorie di lavoratori hanno dato problemi per quanto riguarda la spettanza dell’indennità di 200 euro. Infatti, come è stato chiarito anche in questo articolo, i lavoratori dipendenti privati con regolare contratto a luglio 2022 riceveranno il bonus in busta paga, dopo aver consegnato una specifica autodichiarazione al datore di lavoro. Al contrario, ai lavoratori pubblici sarà erogato in automatico sempre nel mese di luglio.
Le perplessità però arrivano in alcuni casi particolari, per esempio per i neoassunti a giugno, per i lavoratori part time, per chi ha terminato il rapporto di lavoro a giugno e simili. Cosa succede in questi casi?
Per fornire un primo quadro della situazione potrebbe essere utile consultare la tabella qui sotto.
Situazione | Spetta bonus 200 euro? |
Assunzione a giugno – primo rapporto di lavoro 2022 | No |
Assunzione a giugno – precedente rapporto di lavoro 2022 | Sì, se sgravio 0,8% fruito per almeno un mese |
Pluralità di rapporti di lavoro | Sì, soltanto da un datore di lavoro |
Lavoro part time | Sì, in misura intera |
Cessazione rapporto di lavoro a giugno 2022 | No |
Assenze retribuite | Sì |
Bonus 200 euro: neoassunti
Partiamo dalla categoria dei neoassunti, cioè chi ha iniziato un nuovo rapporto di lavoro. Riceveranno il bonus 200 euro? Per capirlo bisogna considerare due differenti situazioni:
- L’assunzione è stata effettuata a giugno 2022, ma non è il primo rapporto di lavoro: se prima dell’assunzione di giugno il lavoratore si è trovato in un precedente rapporto di lavoro dipendente e nei primi 4 mesi del 2022 ha beneficiato dello sgravio fiscale dello 0,8%, il bonus 200 euro può essere erogato dal nuovo datore di lavoro;
- L’assunzione è avvenuta a giugno 2022 come primo rapporto lavorativo: se prima di essere assunto il lavoratore non ha svolto alcun lavoro subordinato nel corso del 2022, allora il bonus 200 euro non spetta.
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Bonus 200 euro: più rapporti di lavoro
Cosa succede invece per quelle persone che hanno in essere più di un rapporto di lavoro? Ecco la risposta.
Se una persona ha in corso più rapporti di lavoro può scegliere liberamente a quale datore di lavoro richiedere l’erogazione del bonus 200 euro.
Ovviamente in questo caso non si può fare i furbi. Infatti, l’INPS ha specificato che se durante la fase di controllo risulta che un lavoratore ha percepito il bonus 200 euro da più datori di lavoro, sarà l’Istituto stesso a comunicarlo ai datori di lavoro. A quel punto, si procede con la restituzione del bonus all’Istituto e il recupero verso il dipendente in questione.
Per sapere in quali altri casi si rischia di restituire il bonus 200 euro, leggi questo articolo.

Bonus 200 euro: lavoratori part time
Un altro dubbio che è sorto nella mente di molti è: ma il bonus spetta anche ai lavoratori part-time?
Potrà sembrarti assurdo, ma sì. Visto che il contributo una tantum è destinato a tutti i lavoratori che rientrano nei requisiti, non si fa distinzione dal punto di vista delle ore di lavoro.
Inoltre, l’Istituto di previdenza ci ha tenuto a precisare che il bonus spetta in misura completa, senza essere oggetto di riproporzionamento.
Anche per i contratti part-time, il versamento dei 200 euro è previsto per il mese di luglio, anche se la busta paga si riferisce allo spettante di giugno.
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Bonus 200 euro precari senza lavoro a luglio
Una categoria di esclusi dal bonus, che è stata al centro di molti dibattiti, è sicuramente quella dei lavoratori che hanno concluso il rapporto di lavoro a giugno 2022.
Tra questi vi sono in particolare i docenti precari e il personale ATA della scuola che hanno terminato il loro incarico il 30 giugno e riceveranno la Naspi soltanto a luglio, non rientrando nei requisiti previsti dal Decreto Aiuti.
Al contrario, se il rapporto di lavoro viene meno nel corso del mese di luglio, il lavoratore ha diritto al bonus una tantum.
Dai un’occhiata alle altre categorie di esclusi dal bonus 200 euro in questo approfondimento.
Bonus 200 euro: assenze retribuite
A questo punto è lecito chiedersi: in caso di assenza per maternità, ferie o malattia si rischia di perdere il contributo una tantum?
Fortunatamente no, non c’è questo rischio. Infatti, in questo caso vale il requisito di avere un rapporto di lavoro attivo nel mese di luglio e rispettare le condizioni menzionate all’inizio dell’articolo.
Non c’è quindi alcun legame tra la spettanza del bonus e le assenze retribuite, come ferie, congedo, malattia o applicazione di ammortizzatori sociali.
Le diverse tipologie di ammortizzatori sociali e di congedi, retribuiti o non retribuiti, determinano il diritto al bonus anche quando azzerano la retribuzione del mese di luglio.
Scopri come controllare il saldo del bonus erogato su Rdc a luglio 2022. I dettagli in questo articolo.
Bonus 200 euro: altri dubbi
Tuttavia, nonostante una buona parte dei dubbi sia stata risolta, restano ancora alcune incertezze riguardo a specifiche situazioni. Per esempio, non si sa ancora se il bonus spetti:
- in caso di un lavoratore che ha fruito dell’esonero a gennaio 2022 e che, successivamente, ha ricevuto un aumento retributivo con cui supera il tetto massimo previsto dal beneficio;
- nel caso di lavoratori che nei primi quattro mesi del 2022 hanno avuto una contribuzione mensile inferiore a 2.692 euro, ma che solitamente percepiscono una retribuzione più elevata.
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