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Bonus 200 euro bis o taglio Iva: il governo decide

Bonus 200 euro bis o taglio Iva: il governo costretto a decidere nelle prossime settimane tra le due misure. Sono una alternativa all'altra, ma mentre per il bonus si conoscono i costi e le modalità di erogazione, resta ancora sconosciuta la spesa da sostenere per tagliare l'Iva sui beni di prima necessità. Il decreto Aiuti bis dovrà essere varato entro i primi giorni di agosto.

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5' di lettura

Bonus 200 euro bis o taglio Iva: il governo decide tra una delle due misure da approvare ad agosto. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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Il provvedimento sarà inserito nel decreto Aiuti bis (dopo il decreto Aiuti), che era già stato programmato e che serve, per consentire alle famiglie e alle imprese, ad affrontare il notevole aumento del costo della vita determinato dall’esplosione dell’inflazione.

Bonus 200 euro: concludere alcune riforme

Direte, ma il governo non si è dimesso? Sì, ma dovrà portare a termine quelli che vengono definiti gli “affari ordinari”, concludere alcune delle riforme avviate da tempo e che sono in dirittura d’arrivo (come quella, si spera, sulle pensioni). (Pagamento del bonus 200 euro 27 e 28 luglio, per chi)

Il Paese non può restare bloccato fino al 25 settembre. Ci sono infatti da rinnovare tanti aiuti in scadenza. E l’attenzione si è concentrata sul bonus 200 euro bis o su un azzeramento dell’Iva per i generi di prima necessità.

Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.

Due provvedimenti che vanno nella stessa direzione, ma che agiscono a vantaggio dei cittadini in modi diversi.

Due provvedimenti che, per forza di cose (risorse economiche), sono alternativi: o l’uno o l’altro.

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Bonus 200 euro: perché il bis

La possibilità di riproporre il bonus 200 euro è in discussione da settimane. L’indennità che è stata distribuita con le pensioni e le buste paga tra giugno e luglio (autonomi e professionisti dovranno aspettare ancora) potrebbe dunque essere rinnovata per un altro mese.

Il costo di questo sostegno alle famiglie è di 6,8 miliardi e arriverà nelle tasche di più di 30 milioni di cittadini.

Bonus 200 euro o taglio dell’Iva?

L’azzeramento (o il taglio) dell’Iva sui beni di prima necessità (farmaci, alimenti e trasporti), non è stato ancora quantificato. Potrebbe avere effetti anche più importanti (dal punto di vista economico) rispetto al bonus 200 euro bis, ma fino a quando non saranno state effettuate le verifiche per accertare quanto costa, sarà difficile fare una valutazione.

La nostra impressione è che il taglio dell’Iva sia una operazione molto onerosa e che probabilmente si virerà sull’ormai collaudato bonus 200 euro bis. Ma è tutto ancora in discussione.

Bonus 200 euro, modulo entro il 31 agosto o niente soldi

Bonus 200 euro e sconto bollette

Tra le misure a sostegno delle famiglie è certo lo sconto sulle bollette per l’ultimo trimestre dell’anno: saranno in pratica eliminati tutti gli oneri di sistema. Questa agevolazione sarebbe scaduta il 30 settembre. Se tutti noi siamo rimasti impressionati dagli importi delle ultime bollette del gas provate a immaginare a quanto sarebbero ammontate considerando anche gli oneri di sistema.

Questa misura costa poco più di 3 miliardi.

Bonus 200 euro: ma non si tocca il cuneo fiscale

Viene escluso il taglio del cuneo fiscale (il costo del lavoro), che era sul tavolo prima che si verificasse la crisi del governo.

Le coperture per queste spese sono garantite dagli 8,5 miliardi che sono arrivati dal buon andamento delle entrate, causate – sembra un paradosso – proprio dall’aumento dei prezzi e quindi degli importi dell’Iva.

Bonus 200 euro: entro agosto

I tempi di approvazione del decreto Aiuti bis dovrebbero essere ridotti. Questo il calendario che vorrebbe imporre il governo:

  • votazione del decreto in Parlamento la prossima settimana;
  • varo del decreto Aiuti bis la settimana successiva.

Cedolino pensione agosto, è online. Nuovo bonus 200 euro?

Insomma, tutto fatto entro i primi giorni di agosto. Del resto sulla necessità di fare in fretta c’è anche il pressing dei sindacati. «La perdita del potere d’acquisto – hanno sottolineato le parti sociali – l’inflazione e il costo dell’energia impongono dei provvedimenti immediati, i cittadini non possono aspettare le elezioni e il prossimo governo».

Per i sindacati gli interventi devono essere immediati per evitare che ci siano conseguenze gravi, come l’esplosione della protesta sociale, perché la situazione è diventata insostenibile per milioni di famiglie e migliaia di imprese.

Bonus 200 euro: provvedimenti economici

Ma l’esecutivo dimissionario, da qui a settembre, dovrà fare i conti con una serie di questioni economiche molto rilevanti. A cominciare dalla sessione di bilancio. L’attuale ministro dell’Economia e delle Finanze, redigerà la nota di aggiornamento al Def (con il quadro tendenziale e non quello programmatico), che dovrà essere presentata in parlamento entro il 27 settembre. Così da semplificare il lavoro per il governo che verrà e che si troverà subito costretto ad affrontare due scadenze:

  • il documento programmatico di bilancio (da presentare all’Ue entro il 15 ottobre);
  • la legge di Bilancio (entro il 20 ottobre).

Bonus 200 euro: e le pensioni?

Sullo sfondo, come annunciato, la riforma delle pensioni, che è fondamentale per evitare il ritorno alla Fornero (in pensione solo a 67 anni). Molto lavoro è stato fatto su questo fronte. Le linee guida della nuova previdenza sociale sono state tracciate, bisognerà trovare solo la quadra tra le esigenze di sostenibilità e la necessità di garantire anche a chi esce oggi (con maggiore flessibilità) un trattamento pensionistico più che dignitoso.

Ma di questa delicata questione ci occuperemo in un altro articolo.

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