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Bonus 2400 euro, vergogna Inps: pagamento a giugno?

Quando arriva il bonus 2400 euro? Con la circolare Inps 65/2021 la possibilità che il pagamento slitti a giugno è concreta. Ecco cosa succederà adesso.

di Andrea Fantucchio

Aprile 2021

Quando arriva il bonus 2400 euro? Ora la possibilità che i pagamenti partano a giugno è concreto. La Circolare Inps n.65/21 del 19 aprile, che regola l’erogazione dell’indennità Covid, è una bomba che rischia di fare numerosi feriti.

Di certo tutti quei lavoratori stremati dai ritardi dell’Inps, per attrezzare la procedura sul portale dell’istituto, che ora saranno costretti ad aspettare ancora. Vediamo perché i tempi di pagamento del bonus 2400 euro potrebbero dilatarsi e fino a quando. 

Ricordiamo che l’indennità Covid riguarda una gran moltitudine di lavoratori: quelli con contratto a tempo determinato del turismo, gli stagionali, chi è in somministrazione, i lavoratori degli stabilimenti termali e non solo.

Il contributo spetta anche autonomi occasionali incaricati delle vendite a domicilio e i lavoratori dello spettacolo senza contratto di lavoro subordinato (a eccezione degli intermittenti) o pensione diretta.

INDICE

Quando arriva il bonus 2400 euro? Slittano i pagamenti

Il pagamento in automatico del bonus 2400 euro è partito, fra l’8 e il 12 aprile 2021, per chi aveva già ricevuto l’indennità onnicomprensiva.

Per semplificare, ci riferiamo al così detto bonus 1000 euro dell’ultimo Decreto Ristori valido per novembre e dicembre 2021. Fare richiesta tocca a chi non ha mai ricevuto il bonus per gli stagionali.

L’Inps, quando scriviamo questo articolo, non ha ancora attrezzato il servizio. La scadenza incombe: 30 aprile 2021. Così si è ricorsi all’unica soluzione possibile: proroga delle domande fino al 31 maggio 2021.

Una situazione che si tradurrà in tempi molto più lunghi per i pagamenti. L’Inps, infatti, terminato l’invio delle domande, dovrà valutare i dati inviati e solo poi disporre gli accrediti. Verosimilmente si potrebbe arrivare a metà giugno per ricevere i primi soldi.

La beffa è resa ancora più fragorosa dal fatto che Inps gongolava (come certificato da un comunicato) per la celerità nel versamento di oltre 200mila pagamenti automatici. Qualcosa del tipo: “Che gran lavoro abbiamo fatto”.

Posto che non tutti hanno ricevuto l’indennità, quell’entusiasmo per il lavoro encomiabile oggi stride più che mai con tempi che si dilatano sempre più.

A chi spetta il bonus 2400 euro?

L’Indennità una tantum è estesa a numerose categorie: lavoratori stagionali e in somministrazione del settore del turismo e degli stabilimenti termali; i lavoratori dipendenti stagionali di settori diversi rispetto a turismo e stabilimenti terminali.

Senza dimenticare i lavoratori intermittenti; i lavoratori autonomi occasionali; i lavoratori incaricati alle vendite a domicilio; i lavoratori a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali; i lavoratori dello spettacolo.

E’ chiaro che gestire una simile mole di richieste sia una impresa complessa. Però, proprio perché si ha a che fare con dei lavoratori rimasti a casa da settimane, spesso senza altre entrate e con famiglie di cui occuparsi, sarebbe stato il caso di gestire la comunicazione con maggiore oculatezza.

Magari preparando i cittadini a un epilogo che, giorno dopo giorno, appariva sempre più scontato. Domanda da posticipare e pagamento del bonus 2400 euro a data da destinarsi.

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Pagamento del bonus 2400 euro in ritardo anche nel Decreto Sostegni bis?

Un corto-circuito che potrebbe avere conseguenze anche sugli aiuti del Decreto Sostegni bis. Si parla di un testo pensato per le imprese e i professionisti. Nello specifico non si esclude di riproporre le indennità per gli stagionali.

Se così fosse, molto probabilmente, assisteremmo a uno spezzatino di date per richieste e accrediti. Chi riceverà il bonus 2400 euro in ritardo, infatti, sembra destinato poi a dover attendere ancora per i nuovi aiuti. 

Solo un cambio di passo improvviso e deciso potrebbe permettere all’istituto di tradurre in pratica i roboanti annunci del governo.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi, fin dal suo insediamento, prometteva aiuti subito per le categorie più danneggiate.

A partire proprio da precari, stagionali, artisti, costretti da mesi a stare fermi ed elemosinare aiuti, oggi ancora così lontani. Insomma, tante parole ma davvero pochi fatti

E tu che pensi di questi ritardi di INPS?

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