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Bonus badanti 2023 regioni

Ecco i Bonus badanti 2023 delle regioni pronti da richiede.

9' di lettura

Nell’articolo di oggi vedremo quali sono i Bonus badanti 2023 delle regioni e come richiederli (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Bonus badanti 2023 delle regioni: cosa sono?

Tra poco esploreremo le caratteristiche dei bonus e le agevolazioni destinate ai caregiver. Prima però è opportuno chiarire il significato di “caregiver“.

Questi contributi sono noti anche con il nome di Bonus badanti, perché il termine “caregiver”, molto spesso, viene erroneamente associato al ruolo di una badante retribuita. In realtà, il concetto di caregiver si riferisce ai familiari che, senza ricevere compensi, si prendono cura di un parente disabile. Le badanti, al contrario, svolgono una professione a pagamento.

Dal punto di vista legale, la figura del caregiver non è ancora adeguatamente regolamentata e non esiste un bonus nazionale specifico rivolto a questa categoria. Tuttavia, in diverse regioni sono attivi contributi locali anche per quest’anno, comunemente conosciuti come Bonus caregiver 2023 o Bonus badanti 2023.

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Come funziona il Bonus caregiver familiare in Lombardia?

Nel corso del 2023 è possibile accedere a diversi Bonus caregiver, tra cui spicca il beneficio finanziato dalla Regione Lombardia, denominato “Programma Caregiver familiare” (come indicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 48/2022). L’intento di questo bonus è di costituire uno dei primi passi verso l’ufficiale riconoscimento giuridico della figura del caregiver familiare, come sancito dalla delibera regionale n. XI/7605 del 23/12/2022.

Il bonus si compone di due agevolazioni separate:

  • Un rimborso di 1.200 euro, finalizzato a coprire le spese legate a interventi che facilitino la sostituzione dell’attività di cura svolta dal caregiver familiare. Questo supporto è destinato alle persone affette da disabilità gravissima e grave.
  • Un voucher per corsi di formazione/addestramento per aiutare il caregiver familiare ad affrontare meglio le sfide legate all’assistenza. Questa assistenza formativa è rivolta esclusivamente alle persone con disabilità grave.

Come richiedere il Bonus caregiver familiare 2023?

Per presentare la richiesta del Bonus caregiver familiare 2023 è necessario rivolgersi all’ATS/ASST di residenza, in caso di disabilità gravissima, o al proprio Comune di residenza, in caso di disabilità grave.

Il bonus è attualmente attivo e, al momento, sul sito ufficiale della Regione non sono indicate scadenze per l’invio delle richieste. Tuttavia, la delibera regionale (XI/7799 del 23/01/2023) specifica che la lista dei beneficiari idonei sarà compilata entro gennaio 2024 e i fondi saranno erogati ai beneficiari nel mese di febbraio dello stesso anno.

Come funziona il Buono domiciliarità in Piemonte?

Un ulteriore incentivo destinato ai caregiver è rappresentato dal “Buono domiciliarità” offerto dalla Regione Piemonte. Si tratta di un contributo mensile del valore di 600 euro, erogato per un massimo di 24 mesi consecutivi.

Questo sostegno finanziario è destinato a coprire i costi dell’assistenza familiare o dell’assistenza educativa per minori, a beneficio di persone non autosufficienti (come anziani o individui con disabilità) che risiedono in Piemonte. Possono avere infatti questo bonus:

  • la persona assistita;
  • il genitore, nel caso di figli disabili minorenni;
  • il tutore legale;
  • un soggetto facente parte del medesimo nucleo familiare convivente ai fini anagrafici;
  • il coniuge, anche non convivente ai fini anagrafici (delegato dal destinatario tramite procura speciale);
  • un parente entro il primo grado (genitore/figlio), anche non convivente ai fini anagrafici (delegato dal destinatario tramite procura speciale);
  • il curatore o l’amministratore di sostegno;
  • un altro soggetto dotato di procura speciale ad agire in nome e per conto del destinatario.

Quali sono i requisiti per il Buono domiciliarità in Piemonte?

Per richiedere il Buono domiciliarità 2023 della Regione Piemonte, il richiedente e/o la persona assistita devono soddisfare anche questi requisiti:

  • essere residente in Piemonte;
  • essere stato sottoposto a “valutazione multidimensionale” presso le Unità di Valutazione competenti (Unità di Valutazione Geriatrica, U.V.G., o Unità Multidisciplinare di Valutazione della Disabilità, U.M.V.D.) e aver ottenuto un punteggio sociale non inferiore a 7;
  • avere un ISEE sociosanitario in corso di validità non superiore a 50.000 euro (65.000 euro se il destinatario è minorenne) all’anno;
  • aver sottoscritto un regolare contratto di lavoro subordinato con un assistente familiare o un incarico professionale, se l’assistente esercita come libero professionista. Sono validi anche i contratti di prestazione di un servizio di assistenza domiciliare con idonea cooperativa sociale.

Come richiedere il Buono domiciliarità in Piemonte?

Per poter procedere alla richiesta di questo bonus, è importante inviare la domanda attraverso il portale Scelta sociale della Regione Piemonte, utilizzando la procedura online appositamente predisposta.

Per ottenere una comprensione dettagliata dei requisiti necessari e delle istruzioni per l’invio della domanda, è consigliabile consultare il sito ufficiale della Regione Piemonte. Lì troverete ulteriori informazioni che vi guideranno nel processo di richiesta in modo completo e chiaro.

Come funziona il Bonus badanti 2023 in Veneto?

Nella regione Veneto, è attivo un Bonus caregiver mirato appositamente ai familiari che si occupano di un parente malato. Come specificato nella delibera (DGR n. 682 del 07/06/2022) emanata dalla Regione Veneto, questa agevolazione è concessa a coloro che forniscono assistenza gratuita a un familiare affetto da malattia, condizione di fragilità o disabilità, anche di natura cronica o degenerativa, e che non è autosufficiente.

Per poter beneficiare di questa agevolazione, la persona assistita deve essere titolare dell’indennità di accompagnamento o deve possedere un riconoscimento di invalidità civile, poiché necessita di un tipo di assistenza globale e continuativa a lungo termine. Il contributo, nello specifico, può essere richiesto da:

  • la persona che si prende cura e assiste il coniuge, l’altra parte dell’unione civile o un convivente di fatto;
  • un parente affine fino al secondo grado.

Quali sono gli importi del Bonus badanti in Veneto?

Per quanto concerne gli importi del bonus, essi variano in base all’ISEE sociosanitario della persona assistita e al tipo di disabilità, in questo modo:

Ruolo svoltoISEE sociosanitarioImporto mensile
assistenza a persone con decadimento cognitivo con gravi disturbi comportamentali, di difficile gestione familiare (CGmgs)ISEE di massimo 50.000 euro400 euro
assistenza a persone con disabilità gravissime e in condizione di dipendenza vitale che necessitano a domicilio di assistenza continua nelle 24 ore (CGa)ISEE di massimo 60.000 euro800 euro
assistenza a persone affette da sclerosi laterale amiotrofica (CGsla)ISEE di massimo 60.000 euroda 400 euro a 2.000 euro modulato sulla base della condizione economica dell’assistito
assistenza a persone con disabilità fisica e motoria con età 18-64 anni con handicap grave (art. 3, comma 3, L. 104/92) e l’indennità di accompagnamento (CGp)nessuna soglia ISEEda 400 euro a 1.000 euro modulati sulla base del progetto personalizzato
assistenza a persone con disabilità psichica ed intellettiva a cui è stato riconosciuto lo stato di handicap grave (art. 3, comma 3, L. 104/92) con indennità di accompagnamento (CGf)nessuna soglia ISEEda 400 euro a 706 euro modulati sulla base del progetto personalizzato
assistenza a persone affetta da decadimento cognitivo con gravi disturbi comportamentali (CGm)ISEE di massimo 16.700 euroda 400 euro a 600 euro modulati sulla base del carico assistenziale
assistenza a persone con basso bisogno assistenziale (CGb)ISEE di massimo 16.700 euroda 400 euro a 600 euro modulati sulla base del carico assistenziale
Importi del Bonus badanti in Veneto: tabella

Come richiedere il Bonus badanti 2023 in Veneto?

Per richiedere il Bonus badanti 2023 della Regione Veneto, il caregiver deve compilare l’apposito modulo, che poi dovrà essere consegnato presso il Distretto sociosanitario o il Comune di residenza della persona assistita.

Per ottenere i moduli necessari e per approfondire le informazioni relative al bonus e alle istruzioni per l’invio della domanda, è possibile visitare il sito ufficiale della Regione Veneto, nella pagina dedicata al Bonus caregiver.

Come funziona il Bonus caregiver familiare in Liguria?

La Regione Liguria ha ufficialmente introdotto il Fondo destinato a sostenere il cruciale ruolo di cura e assistenza svolto dal caregiver familiare. Questa iniziativa rappresenta un contributo economico di 2.000 euro volto a fornire supporto concreto all’importante attività di assistenza e cura svolta dai caregiver familiari.

In particolare, per rientrare nella categoria dei caregiver familiari, è necessario essere legati da vincoli parentali con la persona disabile. Quindi possono richiedere il Bonus caregiver:

  • il coniuge;
  • il convivente in unione civile;
  • il convivente di fatto;
  • un familiare fino al secondo grado di parentela;
  • un familiare fino al terzo grado di parentela, solo qualora tutti i parenti nei gradi precedenti abbiano un’età superiore ai 65 anni, siano deceduti o soffrano di patologie invalidanti.
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In foto, una persona sulla sedia a rotelle.

Quali sono i requisiti del Bonus caregiver familiare in Liguria?

Per richiedere il Bonus caregiver familiare della regione Liguria la persona assistita deve trovarsi nella condizione di disabilità gravissima o nella fase iniziale da Alzheimer o altre gravi demenze assimilabili.

Mentre il caregiver che vuole richiedere il beneficio deve soddisfare i seguenti requisiti:

  • essere pensionato, inoccupato o non svolgere attività lavorativa a tempo pieno;
  • essere residente in Liguria;
  • avere un ISEE di massimo 25.000 euro;
  • convivere con la persona di cui si prende cura;
  • prestare assistenza continuativa (non saltuaria);
  • non beneficiare di altri contributi regionali a sostegno della domiciliarità.

Come richiedere il Bonus caregiver familiare in Liguria?

Il Bonus caregiver familiare in Liguria può essere richiesto fino al 30 settembre 2023.

Per richiedere il bonus è necessario presentare la domanda presso il front office del Distretto Sanitario o dell’Ambito Territoriale Sociale. Trovate maggiori informazioni sul sito ufficiale della Regione nella pagina dedicata alla misura.

FAQ: Domande frequenti sul caregiver familiare

Cosa sono i caregiver familiari e chi sono i badanti?

I caregiver sono familiari che si prendono cura di parenti disabili senza ricevere compensi. I badanti, invece, sono professionisti retribuiti che svolgono l’attività di assistenza.

Qual è il ruolo di un caregiver familiare?

Il ruolo di un caregiver familiare è quello di fornire assistenza e supporto al proprio familiare bisognoso di cure. Questo può includere l’aiuto con le attività quotidiane, la somministrazione di farmaci, il coordinamento delle cure mediche e il sostegno emotivo.

Cosa succede se il caregiver familiare non è in grado di continuare a prestare assistenza?

In alcuni casi, potrebbe essere necessario cercare alternative all’assistenza familiare. Questo potrebbe includere l’assunzione di professionisti dell’assistenza o il ricorso a strutture di assistenza specializzate.

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