Il Decreto Lavoro e Imprese ha reso finalmente conveniente l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronico per tutti gli esercenti.
Il bonus bancomat 2021, infatti, permetterà di scaricare tutte le spese commissionate dalle banche per le transazioni. Non è però l’unica novità (entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Bonus bancomat 2021
Secondo l’articolo 22 del Dl n. 124/2019 è possibile riavere indietro, sotto forma di credito di imposta, il 30% sulle commissioni per transazioni fatte tramite POS con consumatori finali.
Ebbene, il nuovissimo Dl n. 99/2021 alza questa percentuale al 100% e dà la possibilità di usufruire di questa opportunità dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022.
Nello specifico, le spese che è possibile recuperare con il bonus bancomat 2021 sono quelle derivate da:
- Carte di debito;
- Carte di credito;
- Carte prepagate;
- E altri strumenti tracciabili.
Bonus bancomat 2021: acquisto e noleggio di POS
Chiunque acquisti o noleggi strumenti per pagamenti elettronici avrà, grazie al Bonus Bancomat 2021, un credito d’imposta parametrato al suo fatturato.
I casi possibili sono due. Il primo riguarda l’acquisto di POS (da collegare al registratore di cassa). In questa eventualità le percentuali da recuperare sono:
- 70% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare non superiore a 200 mila euro;
- 40% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 200 mila euro e fino a 1 milione di euro;
- 10% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro
Chi invece decide di acquistare strumenti evoluti di pagamento elettronico, che consentono anche la memorizzazione elettronica e la trasmissione dei corrispettivi, potrà recuperare:
- 100% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare non superiore a 200 mila euro;
- 70% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 200 mila euro e fino a 1 milione di euro;
- 40% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro.
Nel primo caso il limite per ciascun soggetto è fissato a 160 euro, nel secondo a 320 euro.

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