Bonus benzina per redditi bassi: il governo pensa a un provvedimento molto simile alla Social card (la carta acquisti per la spesa dei beni di prima necessità), dedicato al carburante per le auto e concesso alle persone che sono in situazione di disagio economico. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Bonus benzina per redditi bassi
Il bonus benzina per redditi bassi è un’idea che il governo ha in mente da un po’ di tempo. Prendendo spunto dalla Social card, un aiuto per l’acquisto di beni essenziali, la nuova proposta riguarda il carburante. Il bonus sarà diretto alle persone che vivono in condizioni economiche difficili.
Bonus attivato se i prezzi non calano
Sebbene l’idea sia chiara, il bonus benzina potrebbe essere applicato solo se i prezzi rimarranno come sono adesso o se aumenteranno. Ciò significa che il governo mira a sostenere l’acquisto individuale di benzina, senza intervenire direttamente sui costi al distributore. Tuttavia, questa decisione potrebbe portare a un rialzo del prezzo di merci trasportate su ruote, rendendo il bonus appena percepibile.
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Bonus benzina: unica soluzione
Alla luce dell’aumento dei costi del carburante, il bonus benzina potrebbe essere l’unica soluzione possibile. Un taglio delle accise, che era stato promesso, avrebbe un costo di 13 miliardi di euro, una cifra che la legge di Bilancio 2024 non può sostenere.
Questi fondi sono essenziali per altre necessità, come il taglio del cuneo fiscale, e potrebbero non essere sufficienti. Si tratta di sfide finanziarie difficili e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha previsto che la legge di Bilancio del prossimo anno sarà particolarmente complessa. Detta semplice: non sarà possibile finanziare riforme importanti e sarà anche necessario adottare qualche taglio alla spesa (le opposizioni temono che la riduzione del budget riguardi anche uin settore di vitale importanza, e già in crisi, come la sanità).
Sarà indispensabile verificare l’esito della riforma fiscale e la decisione finale per la conferma del taglio del cuneo fiscale.
Al momento è difficile prevedere se il bonus benzina potrà essere sostituito con una strategia che anticipi e affronti le fluttuazioni dei prezzi, soprattutto con risorse limitate.
Contrasto all’inflazione
Un aumento del costo dei carburanti ha ovviamente un impatto diretto sul costo della vita. Dai beni sugli scaffali ai servizi di trasporto, tutto diventerebbe più caro. Quindi, se il costo di benzina e diesel aumentasse ulteriormente, potrebbe avere un effetto a catena sui prezzi quotidiani. In questo scenario, il bonus benzina e la Social card potrebbero non essere sufficienti a contrastare l’inflazione e fornire quindi un aiuto significativo a chi è in difficoltà.
Come funziona il Bonus benzina redditi bassi
Con l’aumento del prezzo della benzina, sono state presentate diverse proposte per aiutare le famiglie con redditi bassi. Una di queste, come detto, è il bonus benzina, citato dal ministro del Made in Italy, Adolfo Urso. All’inizio la proposta non ha ricevuto molto sostegno, ora sembra guadagnare terreno.
Urso non ha fornito molte informazioni su come funzionerà il bonus. Tuttavia, ha suggerito che potrebbe essere modo simile alla Social card per la spesa. In pratica, potrebbe trattarsi di una carta fornita automaticamente (senza quindi la necessità di presentare una domanda), sulla quale viene caricata una certa somma di denaro utilizzabile per acquistare benzina e diesel presso le stazioni di servizio partecipanti.
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Niente taglio delle accise
Molti si aspettavano un taglio delle accise per ridurre il costo del carburante. Ma sembra che non ci siano abbastanza risorse per procedere in questa direzione. In effetti, un taglio di 25 centesimi come quello fatto dal governo Draghi costerebbe circa 1 miliardo al mese. Questo implica che, nonostante le intenzioni positive, non ci sono fondi sufficienti per abbattere direttamente il costo della benzina.
Le accise in dettaglio
La componente fiscale sul diesel in Italia è molto alta, la più alta in Europa. Lo stesso vale per la benzina. Questo si traduce in due imposte che pesano sul prezzo: le accise e l’IVA. Con l’aumento del prezzo industriale, anche l’IVA cresce. Nonostante ciò, il governo non sembra intenzionato a intervenire sui costi aggiuntivi dei carburanti, anche se in passato erano state fatte delle promesse in tal senso.
Perché aumenta la benzina?
Uno dei principali motivi che potrebbero portare all’introduzione del bonus benzina redditi bassi è l’incremento del costo della benzina. Ma, perché sta aumentando la benzina?
Pressione fiscale e prezzo industriale
Non è solo a causa della crescente pressione fiscale. Anche il prezzo industriale della benzina sta crescendo. Come ha sottolineato il ministro Urso, in Italia il costo dei carburanti, “al netto delle accise”, risulta essere inferiore rispetto a nazioni come Francia e Germania.
Ma i dati dell’Osservatorio carburanti indicano che i prezzi industriali stanno effettivamente aumentando. Il prezzo industriale della benzina è infatti cresciuto di 6,5 centesimi al litro nell’ultimo mese.
Le mosse del governo
Ma, come detto, nonostante l’aumento dei prezzi, il governo non ha ancora tagliato le accise. Alcune misure, come l’obbligo di esporre i prezzi medi, non hanno avuto l’effetto sperato. Questi elementi, combinati con il crescente prezzo della benzina, creano la tempesta perfetta per chi si trova in difficoltà economiche. Ed è per questo che il bonus benzina per redditi bassi sta diventando una possibilità sempre più concreta.
Benzina: i rincari di agosto
Agosto 2023 ha visto ulteriori incrementi nei prezzi del carburante. Sia la benzina che il gasolio hanno registrato significativi aumenti, rendendo ancora più difficile per molti la gestione delle spese durante il periodo estivo.
Dati e cifre
Nel corso di questo mese, il prezzo della benzina è salito a 1,946 euro al litro, mentre il gasolio ha raggiunto 1,845 euro al litro. Questi aumenti hanno avuto un impatto significativo sui consumatori: riempire un serbatoio da 50 litri ora costa rispettivamente 2,41 euro in più per la benzina e 4,96 euro in più per il gasolio. C’è anche chi ha tentato di passare al gasolio agricolo per risparmiare, ma non si tratta di una strada facilmente praticabile.
Variazioni regionali
Guardando ai dati regionali, alcune regioni hanno subito aumenti di prezzo particolarmente pesanti. Il Molise ha visto il più grande incremento, con un aumento di 2,20 euro per un pieno. Bolzano e Campania seguono con incrementi di 1,95 e 1,85 euro rispettivamente. Anche il gasolio ha registrato aumenti significativi, con il Molise ancora una volta in testa.
Conclusione
Con la crescente pressione economica e i costanti aumenti del costo del carburante, il bonus benzina per redditi bassi potrebbe rappresentare una soluzione fondamentale. Offrendo un sostegno concreto a chi ha maggiori difficoltà, il governo cerca di equilibrare la situazione, dando una risposta tangibile alle esigenze dei cittadini.

FAQ (domande e risposte)
Chi ha diritto al bonus benzina che vuole introdurre il governo?
Il governo sta valutando l’introduzione di un bonus benzina per le persone in situazione di disagio economico, molto simile alla Social card già esistente per l’acquisto di beni di prima necessità. Quindi, coloro che hanno diritto sono le persone con redditi bassi o che si trovano in condizioni di difficoltà economica.
Come dovrebbe funzionare il bonus benzina per redditi bassi?
Anche se non sono stati forniti dettagli specifici, il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, ha suggerito che il bonus benzina potrebbe funzionare in maniera simile alla Social card per la spesa. Questo significa che potrebbe trattarsi di una carta rilasciata automaticamente (senza necessità di richiesta da parte dell’utente) sulla quale viene caricata una cifra predefinita, utilizzabile per l’acquisto di benzina e diesel presso distributori aderenti. Se il bonus dovesse funzionare esattamente come la Social card, potrebbe trattarsi di un bonus una tantum, destinato a coprire una spesa mensile di carburante.
Perché sta aumentando il costo del carburante?
Diversi fattori stanno influenzando l’aumento del costo del carburante. Uno di questi è l’incremento del prezzo industriale della benzina. Come indicato nel testo, il prezzo industriale (al netto delle imposte) della benzina è aumentato, passando da 0,796 euro a 0,861 euro per litro nel giro di un mese. Oltre a questo, nel mese di agosto 2023, i prezzi della benzina e del gasolio hanno continuato a salire.
Perché il governo non ha intenzione di ridurre le accise?
Il governo ha stabilito altre priorità rispetto al taglio delle accise sulla benzina. Nonostante la pressione per abbassare le accise, che avrebbe richiesto 1 miliardo al mese per un taglio di 25 centesimi (come precedentemente fatto dal governo Draghi), il governo non ha le risorse necessarie per attuare tale misura. La legge di Bilancio 2024 non può sostenere tale spesa, dato che i fondi sono destinati ad altre necessità, come il cuneo fiscale. Inoltre, la pressione fiscale sul diesel in Italia è già la più alta in Europa, e il governo è riluttante ad attivare l’accisa mobile, nonostante le dichiarazioni precedenti del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che suggerivano azioni incisive contro ulteriori aumenti del prezzo della benzina.
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