Ci sarà il bonus bollette ad affiancare il bonus sociale per contrastare il caro energia e sarà in vigore da luglio. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
INDICE
- Le differenze tra bonus sociale e bonus famiglie
- Bonus bollette, come funziona l’incentivo per famiglie
- Bonus bollette per le imprese
- Bonus bollette, tempi
- Bonus bollette, oneri di sistema
- Bonus bollette, associazioni divise
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Il bonus bollette (o bonus famiglie) sarà in pratica un incentivo a risparmiare energia, saranno infatti premiati i cittadini che consumano meno. La nuova agevolazione non sostituirà il bonus sociale, quello che viene erogato per lo stesso motivo (il caro bollette) ma è destinato solo alle famiglie che hanno un reddito Isee al di sotto dei 15.000 euro (che sale a 20.000 per i nuclei familiari dove ci sono 4 figli a carico). Il bonus sociale, prevede lo sconto per le bollette fino a 88 euro: ha riguardato lo scorso anno 8 milioni di consumatori. Il governo ha deciso di rinnovare questa misura.
Su questo argomento potrebbe interessarti un articolo che spiega quando arriva e come si riceve il bonus bollette 2023; avevano anche anticipato il funzionamento del bonus famiglie legato al risparmio energetico.
Le differenze tra bonus sociale e bonus famiglie
Il bonus sociale e il bonus famiglie hanno dunque una cosa in comune: sono incentivi introdotti dal governo per contrastare il caro energia (si temono nuovi rincari in estate). Ma mentre il bonus sociale è indirizzato alle famiglie che hanno un reddito basso, il bonus famiglie non ha limitazioni reddituali: lo sconto è disponibile per tutti, ma solo a condizione che si riducano i consumi rispetto all’anno precedente.
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Bonus bollette, come funziona l’incentivo per famiglie
Il bonus famiglie è una misura che è stata proposta dal ministro Giancarlo Giorgetti. Non si tratta di una novità, è stato introdotto con un discreto successo anche in Germania.
Come detto consente ai cittadini di avere uno sconto sulla bolletta, ma a condizione che vengano ridotti i consumi rispetto all’anno precedente (su questo punto, come vedremo le associazioni dei consumatori la pensano in modo molto diverso).
Sul bonus famiglie sono ora in corso delle simulazioni da parte di Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente).
Questa misura è semplice nella definizione ma complessa nella sua applicazione. Dovrebbe comportare la divisione in due parti della bolletta di luce e gas:
- la prima quota si basa sul prezzo calmierato dei costi;
- la seconda segue invece l’andamento del costo di mercato dell’energia.
Bonus bollette per le imprese
C’è anche una terza misura per contrastare il caro energia, è rivolta alle imprese. L’ipotesi più probabile è quella di un credito di imposta che verrebbe modulato rispetto al prezzo del gas. Il governo avrebbe intenzione di introdurre una soglia di consumi entro la quale non sono previste delle agevolazioni. Superato quel limite verrebbe poi applicato uno sconto che aumenta con l’aumentare dei consumi.
Le soglie previste potrebbero essere due (le stesse che sono state fissate nell’ultima Legge di Bilancio):
- per le imprese gasivore ed energivore: 45 per cento;
- per gli esercizi commerciali: 35 per cento.
Bonus bollette, tempi
I tempi per l’approvazione e l’entrata in vigore del bonus bollette per le famiglie (quello legato ai consumi) sono un po’ più lunghi, anche perché, come accennato, il sistema non è così semplice.
Per il bonus sociale e il credito di imposta si potrebbe partire subito. Ovvero in continuità con l’incentivo che scadrà il prossimo 31 marzo. Quindi già da aprile.
Bonus bollette, oneri di sistema
C’è però un altro ostacolo che rischia di ridurre gli effetti delle decisioni del governo per contrastare il caro bollette. Dovrebbe terminare l’attuale azzeramento degli oneri di sistema. Un provvedimento che è stato introdotto dal governo Draghi e ha consentito di ridurre del 20 per cento il costo del gas per famiglie e imprese.
Si tratta di una misura onerosa. Molti esponenti dell’esecutivo Meloni sembrano propensi a non rinnovare il beneficio. Per tre motivi:
- rispetto a quando è entrato in vigore l’azzeramento, il prezzo del gas (e quindi della luce, che in larga parte si produce con il metano) si sono notevolmente ridotti sul mercato internazionale;
- la misura è particolarmente costosa;
- si preferisce andare verso una normalizzazione del sistema che segni di fatto anche la fine dell’emergenza (speriamo definitiva).

Bonus bollette, associazioni divise
Sul bonus famiglie, quello legato ai consumi e non al reddito Isee, le associazioni sono divise su due fronti contrapposti.
Per l’Unione nazionale consumatori si tratta di una «presa in giro». Il motivo? Questo bonus sarebbe solo una scusa, un contentino, per giustificare l’addio al taglio degli oneri di sistema. Difficilmente le famiglie riusciranno a consumare meno di questo inverno, per tre ragioni:
- quest’anno l’inverno è stato eccezionalmente mite;
- gli italiani hanno acceso il riscaldamento per 15 giorni in meno e un’ora in meno al giorno (per effetto dei provvedimenti dell’ex ministro Cingolani);
- con le bollette così alte i cittadini hanno già fatto quest’anno di tutto per consumare meno energia.
Il Codacons la pensa in maniera opposta. Ritiene che il bonus famiglie legato ai consumi sia una misura importante e positiva perché «è giusto premiare gli utenti che hanno prodotto vantaggi per la collettività riducendo il costo della bolletta».
Ma Codacons ritiene però che sia necessario prorogare per tutto il 2023 il taglio degli oneri di sistema, agevolazione che scade il 31 marzo. Oneri di sistema, è giusto ricordarlo, che pesano per il 22 per cento sulle bollette del gas e per il 5 per cento su quelle della luce.
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