Bonus caldaie 2023: come richiederlo. Scopri come richiedere il Bonus Caldaie 2023, chi ne ha diritto, quali sono i requisiti e come inviare la domanda. Segui le istruzioni per fare richiesta e risparmiare sull’acquisto e sull’utilizzo della tua nuova caldaia (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Bonus caldaie 2023: chi ne ha diritto
- Bonus caldaie 2023: come inviare la domanda
- Bonus caldaie 2023: interventi inclusi nell’Ecobonus
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Bonus caldaie 2023: chi ne ha diritto
Il Bonus caldaie 2023 prevede due aliquote di detrazione fiscale: una del 50% ed una del 65%..
L’Ecobonus per la sostituzione della caldaia è una detrazione fiscale su IRPEF e IRES, da portare in detrazione nei successivi dieci anni, in quote annuali di pari importo. L’aspetto positivo è che questa detrazione può essere trasformata in credito d’imposta o in sconto diretto in fattura.
Possono ottenere il Bonus i soggetti fisici o le società che sostituiscono la caldaia e aumentano così l’efficienza energetica dell’immobile.
Ecco quello che dice, a tal proposito, la Legge di bilancio 2018:
“La detrazione del 65% si applica per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal citato regolamento delegato (UE) n. 811/2013 e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02, o con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro, o per le spese sostenute all’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.”
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Bonus caldaie 2023: quali lavori sono compresi
Per ottenere il Bonus caldaie 2023, dovrai svolgere uno tra i seguenti lavori:
- Sostituire la caldaia vecchia con una caldaia a condensazione di classe A o superiore, con contestuale installazione dei sistemi di termoregolazione come le valvole termostatiche e comandi remoti evoluti. In questo caso potrai godere del Bonus del 65% perché avrai un efficientamento energetico di almeno due classi.
- Sostituire la vecchia caldaia con una caldaia a condensazione di classe A. In questo caso godrai di un Bonus del 50%.
Inoltre:
- L’immobile deve essere accatastato o in corso di accatastamento;
- L’impianto di riscaldamento da sostituire deve essere presente;
- I tributi relativi all’immobile devono essere pagati.
Se invece acquisti una caldaia di classe B o C non potrai godere di alcun Bonus.
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Bonus caldaie 2023: come inviare la domanda
Il Bonus caldaia va richiesto tramite il portale ENEA, tramite CAF o commercialista.
La domanda va inviata entro 90 giorni dalla fine dei lavori e i documenti da allegare sono i seguenti:
- ammontare delle spese sostenute e pagate con metodi tracciabili;
- caratteristiche dell’impianto realizzato;
- asseverazioni.
L’Ecobonus è stato prorogato fino a fine 2024.
Una volta entrati nel portale tramite alla vostra identità digitale, dovete inserire i seguenti documenti:
- i lavori di risparmio energetico e utilizzo fonti rinnovabili che usufruiscono del Bonus Casa;
- i lavori di riqualificazione energetica dell’edificio esistente (Ecobonus).
Questa documentazione deve essere necessariamente inviata entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Per la “data di fine lavori” può essere utilizzata la dichiarazione di fine lavori rilasciata dal direttore dei lavori. O ancora la data di avanzamento dei lavori o la data del visto di conformità.
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Bonus caldaie 2023: interventi inclusi nell’Ecobonus
Tra gli interventi che si possono effettuare su prime e seconde case ci sono:
- interventi di isolamento termico sugli involucri;
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti;
- interventi antisismici.
Il risparmio si ottiene grazie alla detrazione fiscale sulla Dichiarazione dei redditi. Questo avverrà per un numero di anni sufficienti a coprire in maniera totale o parziale l’importo dei lavori.
Si può scegliere anche il credito d’imposta o lo sconto in fattura.
L’Ecobonus non può essere richiesto per nuove costruzioni, ma solo per edifici già esistenti e scadrà il 31 dicembre 2025, salvo ulteriori proroghe.
Per accedere al Bonus caldaie 2023 è necessario anche:
- trovare un tecnico abilitato produca una asseverazione di congruità delle spese oltre che un A.P.E. o Attestato di prestazione energetica degli edifici;
- avere il visto di conformità (per interventi superiori ai 10.000 €);
- produrre la documentazione necessaria alla Legge 10.
Per ottenere il Bonus è necessario pagare le spese entro il 31 dicembre 2024, e fa fede la data del bonifico, non la data di fatturazione.
Bonus caldaie 2023: puoi scegliere anche il Bonus ristrutturazione
Per cambiare la caldaia, se stai ristrutturando il tuo immobile, puoi godere anche del Bonus ristrutturazione.
Il bonus ristrutturazione 2023 è un beneficio economico che consiste nella detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per ristrutturare un edificio.
Il tetto massimo della spesa è 96 mila euro. Questo tipo di Bonus si può avere anche con lo sconto in fattura.
Con la Legge di Bilancio il Governo Meloni ha deciso di prorogare questo sussidio fino a fine 2024, con le stesse identiche regole degli anni passati.
La somma detraibile è il 50% dei costi sostenuti per la ristrutturazione fino ad un massimo di 96 mila euro.
Coloro che ne usufruiscono possono ottenere un rimborso IRPEF, fino al 31 dicembre del 2024, portando in detrazione, nella dichiarazione dei redditi, i costi sostenuti per i lavori di edilizia, manutenzione ordinaria e straordinaria.
Possono accedere al Bonus ristrutturazione 2023 tutti i contribuenti che rispettano i requisiti previsti, cioè tutte le persone fisiche che pagano le imposte in Italia, anche se non sono residenti.
Non bisogna necessariamente essere proprietari dell’edificio, l’importante è sostenere le spese per i lavori e avere un titolo idoneo alla detrazione fiscale.
Abbiamo visto il Bonus caldaie 2023.
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