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Bonus caregiver 2023: non esiste, cosa c’è davvero

Esiste davvero il Bonus caregiver 2023? Lo stato eroga un bonus a chi assiste un familiare non autosufficiente? Facciamo chiarezza in questo approfondimento.

Romina Cardìa è una scrittrice esperta in diritti delle persone con disabilità.
Conoscila meglio

18' di lettura

Posso richiedere il Bonus caregiver 2023? Come devo presentare domanda e quanto mi spetta? (scopri le ultime notizie sui bonus Inps e come ottenerliRicevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità su bonus, diritti del cittadino, ivnalidità e lavoro. Resta sempre aggiornato nel nostro gruppo Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Che cos’è il Bonus caregiver 2023?

Diciamo subito che non esiste un Bonus caregiver 2023. Quando leggi su Internet questa frase, in realtà ci si riferisce ad aiuti di tipo economico erogati a livello regionale per chi si prende cura di un proprio familiare non autosufficiente.

In alcuni casi, il “Bonus caregiver 2023” fa riferimento al Bonus per figli con disabilità. Insomma, quando leggi informazioni su questo Bonus, fallo attentamente, perché fa sempre riferimento ad altro, non esistendo un Bonus caregiver 2023 erogato dallo Stato o dall’INPS (l’INPS eroga solo un sussidio per caregiver tramite il programma Home Care Premium).

Come dicevamo, però, ci sono diversi aiuti economici ai caregiver erogati a livello regionale.

Elenco dei Bonus caregiver attivi nel 2023

Te li riassumiamo nella tabella che segue, per poi parlarne nel dettaglio nei prossimi paragrafi. Ecco quali sono i bonus caregiver regionali attivi nel momento in cui scriviamo (luglio 2023):

Tipo di BonusChi può richiedere il bonusCaratteristiche del bonus
Bonus caregiver CampaniaCaregivers di persone con disabilità grave o gravissima residenti in uno dei Comuni della CampaniaBonus una tantum di 750,00 euro. I richiedenti devono essere residenti in uno dei Comuni della Campania, cittadini italiani, comunitari o di Stati non appartenenti all’UE con regolare permesso di soggiorno, avere 18 anni di età, essere in condizione di autosufficienza e non aver già beneficiato del Bonus Caregiver previsto al punto 3.1 della scheda interventi approvata con la DGR 124/2021.
Bonus assistenza disabili PugliaChi assume un assistente o un educatore in base alle previsioni del CCNLContributo di 1.200 euro erogato per 20 mensilità. Si può scegliere tra la sottoscrizione del Patto di cura e un’integrazione al reddito da 700 euro mensili.
Bonus caregiver LombardiaCaregiver familiari di persone con disabilità gravissima o grave nella Regione LombardiaImporto fino a un massimo di 1.200 euro annui per rimborso spese relative a interventi che favoriscano la sostituzione del lavoro di cura del caregiver familiare. Voucher per interventi di formazione/addestramento per percorsi di sostegno e addestramento al caregiver familiare nell’attività di cura.
Bonus domiciliarità PiemontePersone non autosufficienti (anziani o disabili) residenti in PiemonteContributo mensile di 600 euro per un massimo di 24 mensilità. Spendibile per l’acquisto di servizi di assistenza familiare o di assistenza educativa nel caso di minori.
Bonus caregiver VenetoCaregivers di persone non autosufficienti e/o disabili nella Regione VenetoIntervento A.1: destinato a caregiver che assistono persone in condizioni di disabilità gravissima. Intervento A.2: destinato a caregiver di coloro che non hanno avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle disposizioni normative emergenziali. Intervento A.3: destinato ai caregiver nell’ambito dei programmi di accompagnamento alla deistituzionalizzazione e ricongiungimento con la persona assistita.
Bonus cura caregiver LazioCaregiver familiari di persone con disabilità gravissima nella Regione LazioContributo di cura graduato in base all’ISEE socio sanitario e agli altri servizi socio assistenziali attivi. Varia da 400 a 700 euro mensili per le persone con disabilità gravissima assistite dal caregiver familiare.
Tabella con tutti i Bonus caregiver 2023 attivi

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Il Bonus caregiver da 750 euro in Campania

La Regione Campania riconosce un Bonus una tantum di 750,00 euro ai caregivers di persone con disabilità grave o gravissima.

I beneficiari del contributo possono essere individuati esclusivamente tra i caregiver familiari di persone che sono state riconosciute invalide al 100% o titolari di indennità di accompagnamento, valutate come disabili gravissimi o gravi, a seguito di valutazione integrata.

Stipendio per i caregiver familiari e adeguate tutele previdenziali: il governo sembra deciso ad affrontare la questione. Tra le ipotesi c’è quella di attribuire un sostegno economico mensile ai familiari che si prendono cura di parenti con disabilità. Ecco come procede la discussione e quando si dovrebbe arrivare all’approvazione di qualche provvedimento.

Requisiti per richiedere il Bonus caregiver in Campania

I caregiver familiari devono essere in possesso dei seguenti requisiti alla data della presentazione dell’istanza:

  • residente in uno dei Comuni della Campania;
  • cittadino italiano, cittadino comunitario o cittadino di Stato non appartenente alla UE, in possesso di regolare permesso di soggiorno, con esclusione dei titolari di permesso di durata inferiore a sei mesi;
  • avere compiuto 18 anni di età ed essere in condizione di autosufficienza;
  • non aver beneficiato del Bonus Caregiver previsto al punto 3.1 della scheda interventi approvata con la DGR 124/2021.

Piani del Governo per i caregiver: ti mostriamo tutti i più importanti progetti del Governo per le persone con disabilità che dovranno essere concretizzati entro la fine del 2024.

Per la nostra sezione “Storie” su Invalidità e diritti, Chantal Cerise, dottoressa in Scienze e Tecniche Psicologiche e consulente per caregiver, ci racconta del suo progetto “La casa del caregiver” per sostenere tutte le persone che assistono familiari malati. Puoi aprirne una anche tu. Ascolta di cosa si tratta e come fare ad aprire una Casa del caregiver:

Come utilizzare il voucher del Bonus caregiver Campania

Il voucher del Bonus caregiver Campania è finalizzato all’acquisto di servizi di assistenza o di sollievo corrisposti dall’Ambito Territoriale B1, a seguito di presentazione di apposita richiesta di rimborso.

Per accedere al beneficio si dovrà presentare al proprio comune di residenza specifica istanza corredata di tutti i documenti richiesti da presentare a mano o inviare via Pec all’indirizzo del comune stesso.

Il voucher può essere utilizzato a copertura totale o parziale delle spese che i beneficiari sostengano entro il 31 agosto 2023, per acquisto di servizi o prestazioni sociali, quali:

  • affiancamento o sostituzione del caregiver nelle attività di igiene e cura della persona non autosufficiente (anche con assistente personale);
  • affiancamento o sostituzione del caregiver nelle attività di pulizia della casa (anche con assistente personale);
  • affiancamento o sostituzione del caregiver nelle attività di lavaggio e cambio della biancheria della persona non autosufficiente (anche con assistente personale);
  • affiancamento o sostituzione del caregiver nella preparazione dei pasti della persona non autosufficiente (anche con assistente personale);
  • affiancamento o sostituzione del caregiver nello svolgimento delle normali attività quotidiane della persona non autosufficiente (anche con assistente personale);
  • affiancamento o sostituzione del caregiver nelle attività di accompagnamento presso familiari e vicini e presso luoghi di interesse culturale o sportivo, finalizzata a mantenere o ristabilire relazioni affettive e sociali (anche con assistente personale);
  • collocamento temporaneo in strutture residenziali o semiresidenziali, sociali o sociosanitarie, accreditate e/o autorizzate, con finalità di sollievo dall’impegno quotidiano del caregiver;
  • acquisto di ausili e presìdi non a carico del SSN;
  • adeguamento dell’abitazione alle esigenze di mobilità della persona disabile assistita;
  • trasporto sociale verso diverse destinazioni volte a favorire la piena partecipazione delle persone non autosufficienti alla vita sociale, formativa e lavorativa, o per facilitare l’accesso alle strutture socio-assistenziali, socio-sanitarie e sanitarie, ai centri diurni integrati e alla rete di servizi socio-ricreativi ed aggregativi;
  • attività culturali, sportive e di integrazione sociale della persona non autosufficiente volte a ridurre lo stress da assistenza familiare del caregiver e a favorire la partecipazione alla vita sociale della persona assistita (per esempio: corsi di musica, manualità, teatro, informatica, espressività, abbonamento a teatro o cinema, attività sportive, uscite esterne, campi estivi ecc.);
  • pagamento dei contributi previdenziali al caregiver per l’attività di cura prestata al familiare disabile.

Parliamo di come scegliere un caregiver professionale se sei familiare di un disabile ma non puoi prenderti cura di lui: tutto quello da considerare per permettere alla persona che ami di essere accudita sia dal punto di vista sanitario che da quello umano.

Altri Bonus caregiver 2023 regionali

Il Bonus assistenza disabili Puglia da 1.200 euro

Il Patto di cura in Puglia prevede un contributo pari a un importo di 1.200 euro, da erogare per 20 mensilità.

Il contributo viene riconosciuto a chi assume, con regolare contratto secondo le previsioni del CCNL, un assistente o un educatore.

Per questa annualità sarà ancora possibile scegliere tra la sottoscrizione del Patto di cura e un’integrazione al reddito da 700 euro mensili, che verrà poi superata nel corso del prossimo triennio, come richiesto da indicazioni ministeriali.

In sintesi. Al momento in Puglia è possibile richiedere:

  • il contributo da 1.200 euro, se si assume un assistente o un educatore che si prenda cura della persona disabile o non autosufficiente;
  • se invece non si sceglie questa modalità, si ha diritto a un’integrazione economica pari a 700 euro mensili.

Il Patto di cura in Puglia è in linea con il Piano nazionale per le Autosufficienze, che prevede il superamento delle forme di sostegno basate sulle erogazioni economiche. Ne abbiamo parlato dettagliatamente in questo nostro articolo su Invalidità e diritti: Bonus assistenza disabili Puglia.

Il Bonus caregiver della Regione Lombardia

Con delibera n. 7605 del 23 dicembre 2022 è stato approvato il Programma operativo in attuazione della legge regionale n. 23/2022 “Caregiver familiare” – annualità 2022 esercizio 2023, integrato con delibera n. 7799 del 23 gennaio 2023.

Le risorse stanziate ammontano a 3.958.600,86 euro, che si aggiungono ai 300.000 euro già stanziati, e ripartite nel seguente modo:

  • disabilità gravissima: 1.979.300,43 euro da ripartire alle ATS sulla base dei seguenti criteri:

– 50% in relazione al numero di utenti presi in carico alla Misura B1 – FNA 2020 esercizio 2021;

– 50% in relazione alla popolazione residente nell’Ambito territoriale della ATS;

  • disabilità grave: 1.979.300,43 euro da ripartite agli Ambiti territoriali sulla base dei seguenti criteri:

– 50% in relazione alla popolazione residente nell’Ambito;

– 50% in relazione al numero di utenti presi in carico alla Misura B2 – FNA 2020 esercizio 2021.

I sostegni che verranno finanziati con queste risorse e con le risorse integrative) sono il riconoscimento:

  • di un importo fino a un massimo di 1.200 euro annui per rimborso spese relative a interventi che favoriscano la sostituzione del lavoro di cura del caregiver familiare. Tale sostegno può essere attivato a favore delle persone con disabilità gravissima e grave;
  • di un voucher per interventi di formazione/addestramento per percorsi di sostegno e addestramento al caregiver familiare nell’attività di cura. Tale sostegno può essere attivato a favore delle sole persone con disabilità grave.

Per presentare domanda occorre rivolgersi alla ATS (Agenzia di Tutela della Salute) o alla ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale) di residenza per la disabilità gravissima o al proprio Comune di residenza per la disabilità grave.

Leggi anche come farsi riconoscere caregiver e come ottenere delle agevolazioni che ti aiutino nell’assistenza del tuo familiare disabile e/o non autosufficiente.

Bonus caregiver 2023
Bonus caregiver 2023: non esiste, cosa c’è davvero

Il Bonus domiciliarità della Regione Piemonte

Il Buono domiciliarità è un contributo mensile erogato dalla Regione del valore di 600 euro, riconosciuto al massimo per 24 mensilità, spendibile per l’acquisto di servizi di assistenza familiare o di assistenza educativa nel caso di minori, a favore di persone non autosufficienti (anziani o disabili) residenti in Piemonte.

I destinatari dell’aiuto economico sono:

  • persone ultrasessantacinquenni non autosufficienti;
  • persone con disabilità non autosufficienti.

Questi soggetti devono essere:

  • residenti in Piemonte
  • già sottoposti a “valutazione multidimensionale” presso le Unità di Valutazione competenti (Unità di Valutazione Geriatrica, U.V.G., o Unità Multidisciplinare di Valutazione della Disabilità, U.M.V.D.) e ai quali sia stato attribuito un punteggio sociale non inferiore a 7;
  • in possesso di ISEE sociosanitario in corso di validità (attestazione rilasciata nel 2023 con scadenza 31/12/2023) avente un valore non superiore a 50.000 euro (65.000 euro se il destinatario è minorenne). Non è ammesso un ISEE corrente o che presenti anomalie.

Per ricevere il Buono Domiciliarità occorre che sia stato attivato un servizio di assistenza familiare con la stipula di:

  • un regolare contratto di lavoro subordinato con un assistente familiare, di durata pari ad almeno 12 mesi, per un minimo di 16 ore settimanali di servizio (inquadramento dell’assistente nei livelli CS o DS del CCNL sul lavoro domestico)

oppure

  • un incarico professionale, che rispetti i medesimi requisiti di durata e numero minimo di ore settimanali e preveda pari requisiti professionali, per la prestazione di un servizio di assistenza domiciliare da parte di un assistente familiare che esercita l’attività come libero professionista

oppure

  • un contratto di prestazione di un servizio di assistenza domiciliare con idonea cooperativa sociale, agenzia di somministrazione di lavoro o altro soggetto giuridico fornitore di servizi di assistenza domiciliare, che rispetti i medesimi requisiti di durata e numero minimo di ore settimanali.

La domanda deve essere presentata alla Regione Piemonte, Direzione Sanità e Welfare, attraverso il portale dedicato inserito all’interno dei servizi di Piemonte Tu anche raggiungibile direttamente dal portale Scelta sociale.

Per accedere alla procedura è necessario autenticarsi mediante il Sistema di Identità Digitale (SPID), oppure Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Nel caso in cui a presentare domanda sia un soggetto diverso dal destinatario del Buono, questi dovrà effettuare l’accesso alla piattaforma Piemonte Tu servendosi delle proprie credenziali SPID/CIE/CNS e non mediante le credenziali della persona in nome e per conto della quale intende presentare domanda.

Sul sito della Regione Piemonte trovi tutte le altre informazioni sul Buono per la domiciliarità Regione Piemonte.

Come posso diventare caregiver? Ecco quali sono le domande da presentare e i benefici che si possono avere. La legislazione non riconosce ancora questa figura. Le agevolazioni riguardano solo la Legge 104 e la direttiva europee che è stata introdotta in Italia la scorsa estate.

Il Bonus caregiver 2023 della Regione Veneto

Nell’ambito degli interventi volti a supportare la permanenza e l’accudimento a domicilio delle persone non autosufficienti e/o disabili, la Regione Veneto ha previsto dei sostegni destinati ai caregiver familiari.

Gli interventi di sollievo e sostegno al caregiver familiare sono cumulabili con le prestazioni previste dalle impegnative di cura domiciliare, previa valutazione specifica del bisogno da parte dell’UVMD.

Le tipologie di intervento sono 3:

  • Intervento A.1:  destinato a caregiver che assistono persone in condizioni di disabilità gravissima, tenendo conto anche dei fenomeni di insorgenza anticipata;
  • Intervento A.2: destinato a caregiver di coloro che non hanno avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle disposizioni normative emergenziali;
  • Intervento A.3:  destinato ai caregiver nell’ambito dei programmi di accompagnamento alla deistituzionalizzazione e ricongiungimento con la persona assistita.

Tutti e 3 gli interventi riguardano:

  • caregiver di persona affetta da decadimento cognitivo accompagnato a gravi disturbi comportamentali o a persone con disturbi neurosensoriali che necessitino di supervisione e assistenza continuativa;
  • caregiver di persona in condizione di dipendenza vitale e/o ventilazione assistita che necessita a domicilio di assistenza continuativa nelle 24 ore;
  • caregiver di persona affetta da sclerosi laterale amiotrofica;
  • caregiver di persona con disabilità fisica e motoria di età compresa tra 18 e 64 anni cui sia stato riconosciuto lo stato di handicap grave.

La domanda, corredata dall’ISEE sociosanitario della persona assistita, può essere presentata dal caregiver al Distretto sociosanitario o al Comune di residenza della persona assistita.

L’erogazione del contributo è subordinata alla valutazione e approvazione della competente Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale (UVMD).

L’assegnazione del contributo avviene sulla base di una graduatoria, ordinata per punteggio di gravità, e delle risorse disponibili.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare i servizi sociali del Comune di residenza o il Punto Unico del Distretto Socio-Sanitario della persona assistita.

Qui puoi scaricare il modulo di domanda sostegno ai caregiver in Veneto.

Caregiver familiare: di che si occupa questa figura, quali sono i suoi diritti e doveri. Scoprilo in questo articolo.

Sempre per la nostra sezione “Storie” su Invalidità e diritti, Cristina Mariani, caregiver e networker, ci racconta come si occupa della sua mamma senza rinunciare a se stessa. E spiega come i social l’hanno aiutata:

Il contributo di cura per caregiver della Regione Lazio

La Regione Lazio dà la possibilità di richiedere un contributo di cura il cui importo è graduato in base all’ISEE socio sanitario e agli altri servizi socio assistenziali attivi in base ai parametri previsti dalla DGR 897/2021 e dalla DGC 81/2022

Il contributo varia da 400 a 700 euro mensili per le persone con disabilità gravissima assistite dal caregiver familiare.  Viene corrisposto mediante bonifico bancario in favore della persona assistita.

Il beneficio viene erogato con cadenza mensile, in base alle risorse economiche trasferite dalla Regione Lazio o comunque presenti in bilancio.

Il contributo è compatibile con:

  • misure di sostegno alle famiglie con minori nello spettro autistico;
  • pensioni, indennità di accompagnamento e ogni altro assegno a carattere previdenziale e/o assicurativo;
  • eventuali interventi di natura sanitaria con Piani di Assistenza Individuale già attivati (ospedalizzazione domiciliare, interventi riabilitativi a carattere ambulatoriale o domiciliare, ricoveri ospedalieri o riabilitativi per un periodo massimo di 15 giorni, ricoveri di sollievo in strutture socio-sanitarie ed altre azioni di sollievo complementari al percorso di assistenza domiciliare).

Per informazioni e presentazione della domanda è necessario rivolgersi presso il proprio comune di residenza.

FAQ (domande e risposte)

Cosa significa caregiver?

Il termine “caregiver” indica una persona che si prende cura di un’altra persona bisognosa di assistenza. Il caregiver è colui che fornisce sostegno e aiuto a un individuo che può essere affetto da una malattia, un’invalidità o in generale ha bisogno di assistenza nelle attività quotidiane.

Di cosa si occupa un caregiver?

Un caregiver si occupa di molte attività per garantire il benessere e l’assistenza della persona che sta accudendo. Le sue responsabilità possono comprendere la cura personale, come l’aiuto nella vestizione e nell’igiene personale, la somministrazione di farmaci, l’assistenza nella mobilità e negli spostamenti, nonché la gestione delle attività domestiche come la preparazione dei pasti e la pulizia della casa. Un caregiver può anche offrire supporto emotivo e sociale, fornendo compagnia e conforto all’individuo che sta assistendo.

Cosa prevede la Legge 104 per i caregiver?

La Legge 104, nota anche come Legge quadro sull’handicap, offre importanti diritti e tutele ai caregiver che si occupano di persone con disabilità o gravi patologie. Questa legge riconosce l’importante ruolo svolto dai caregiver e stabilisce una serie di misure di sostegno a loro favore. Vediamo quali sono le principali disposizioni previste dalla Legge 104 per i caregiver:

  1. Congedi e permessi: La Legge 104 prevede la possibilità per il caregiver di usufruire di congedi e permessi retribuiti per dedicarsi all’assistenza della persona assistita. Ad esempio, è possibile richiedere il congedo straordinario non retribuito per un massimo di sei mesi all’anno, o il permesso retribuito per visite mediche e terapie.
  2. Flessibilità lavorativa: La normativa consente al caregiver di richiedere misure di flessibilità lavorativa, come il part-time o l’orario flessibile, al fine di conciliare meglio l’assistenza con l’attività lavorativa. Questo permette al caregiver di dedicare il tempo necessario alle cure senza rinunciare al proprio lavoro.
  3. Agevolazioni fiscali: Ai caregiver riconosciuti dalla Legge 104 sono previste agevolazioni fiscali. Ad esempio, è possibile detrarre le spese mediche sostenute per la persona assistita e usufruire di detrazioni fiscali per le spese di trasporto e acquisto di ausili o attrezzature necessarie per l’assistenza.
  4. Assistenza domiciliare: La Legge 104 favorisce l’assistenza domiciliare, permettendo al caregiver di ricevere supporto e servizi di assistenza a domicilio per la persona assistita. Questo aiuta a garantire una migliore qualità di vita per la persona con disabilità e facilita il compito del caregiver.
  5. Formazione e informazione: La normativa prevede inoltre la promozione di corsi di formazione e l’accesso a informazioni utili per i caregiver. Questo permette loro di acquisire competenze specifiche nell’assistenza e di avere accesso a risorse utili per svolgere al meglio il proprio ruolo.

Questi sono solo alcuni dei principali punti previsti dalla Legge 104 per i caregiver. È importante sottolineare che le disposizioni possono variare nel dettaglio, quindi è consigliabile consultare il testo completo della legge.

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