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Bonus casa per residenti all’estero

Vediamo come funzionano i Bonus casa per residenti all'estero e se queste agevolazioni spettano quando si vive fuori dall'italia.

di Alda Moleti

Novembre 2023

Nell’articolo di oggi esploreremo il funzionamento dei Bonus casa per i residenti all’estero (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Come funzionano i Bonus casa per residenti all’estero

L’Italia offre una serie di vantaggi fiscali noti come “Bonus casa” per incentivare l’efficientamento energetico e la ristrutturazione degli immobili.

Ma cosa accade se siete cittadini italiani che risiedono all’estero? È possibile accedere a questi benefici?

Le risposte a queste domande vengono direttamente dall’Agenzia delle Entrate, che ha fornito chiarezza su questo argomento. In questo articolo, esploreremo i principali Bonus casa disponibili nel 2023 e vedremo se possono essere richiesti anche dai cittadini italiani residenti all’estero che possiedono un immobile in Italia.

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Quali sono i principali Bonus casa 2023 in Italia

L’Italia ha istituito una serie di Bonus casa al fine di incoraggiare la riqualificazione energetica degli immobili e il recupero del patrimonio edilizio. I principali bonus attivi nel 2023 includono:

Quando spettano i Bonus casa se si risiede all’estero?

L’Agenzia delle Entrate ha risposto con chiarezza a cinque domande fondamentali poste dai contribuenti (numero 5, 596, 597, 601 e 602), tutte risalenti al 2020. Queste domande e le relative risposte forniscono proprio indicazioni essenziali su come funzionano i Bonus casa per i cittadini italiani residenti all’estero, in tutte le varie casistiche. Nello specifico ecco quali sono i quesiti posti dai contribuenti all’Agenzia:

In tutti i casi, la risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate a queste quattro domande è la stessa: i cittadini italiani proprietari di un immobile in Italia possono accedere a tutte le agevolazioni edilizie previste. La normativa, a prescindere dall’agevolazione, è sempre la stessa e non fa differenza rispetto alla residenza del proprietario: l’importante è solo che l’immobile oggetto di intervento sia situato in Italia.

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In foto, un operaio che ristruttura un immobile.

Superbonus per residenti all’estero

Quando si parla di Bonus edilizi è importante sottolineare, ancora una volta, che non esiste alcuna differenza in termini di detrazione (bonus ristrutturazione, ecobonus, bonus mobili, Superbonus, ecc.) relativamente alla possibilità di esercitare l’opzione tra residenti in Italia e residenti all’estero.

Nello specifico del Superbonus la normativa in questo caso è stata delineata nella circolare numero 24/E dell’8 agosto 2020.

La circolare specifica che i beneficiari del Superbonus possono essere “le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni,” comprendendo quindi tutti i contribuenti residenti e non residenti in Italia che affrontano spese per interventi agevolati.

Come funziona il Bonus casa per residenti all’estero con sconto in fattura?

I quesiti posti dagli utenti all’Agenzia delle Entrate sono tutti relativi all’anno 2020, quando quasi tutte le agevolazioni edilizie potevano essere usate con sconto in fattura. Tuttavia, oggi la situazione è mutata e le domande in alcuni casi risultano obsolete, soprattutto quelle in merito alla cessione del credito per il Superbonus.

Questo perché l’unica agevolazione edilizia ad ammettere ancora sconto in fattura e cessione del credito nel 2023 è il Bonus barriere architettoniche. Tutte le altre possono essere usate solo come detrazione Irpef in 10 anni.

In parole povere, in linea teorica la normativa delle agevolazioni edilizie non fa differenze tra residenti in Italia e all’estero, anche in fatto di sconto in fattura e cessione del credito. Nella realtà però nel 2023 l’unica agevolazione edilizia che si può ancora usare con sconto in fattura e cessione del credito è il Bonus barriere architettoniche.

Con questa agevolazione i residenti all’estero che vogliono effettuare lavori volti all’abbattimento delle barriere architettoniche, in un immobile situato in Italia, possono avere uno sconto sui lavori pari al 75% del costo complessivo entro il limite massimo di 50.000 euro di spesa.

Trovate maggiori informazioni sui lavori ammessi da questa agevolazione nel nostro articolo dedicato al Bonus barriere architettoniche. Per le altre agevolazioni edilizie, a prescindere dalla residenza del proprietario, sarà necessario usare l’opzione della detrazione Irpef.

Come funziona il Bonus casa per residenti all’estero con detrazione Irpef?

Nel 2023 quasi tutti i Bonus edilizi possono essere usati solo come una detrazione Irpef in 10 anni. Nello specifico l’importo spettante come bonus viene diviso in 10 quote annuali di uguale importo e poi ogni anno si otterrà uno sconto sull’Irpef da pagare pari all’ammontare di una quota.

Solo il Bonus barriere architettoniche prevede una detrazione Irpef in 5 anni, in quanto anche l’unico a permettere ancora lo sconto in fattura.

Tuttavia, per usare queste agevolazioni come detrazione fiscale è necessario che il beneficiario paghi appunto l’Irpef in Italia. Ad esempio, abbia un reddito da lavoro o una casa in affitto con un contratto a cedolare secca.

In caso contrario, potenzialmente le agevolazioni gli spettano comunque, ma non ha la capienza fiscale sufficiente per sfruttarle. La detrazione Irpef prevede infatti che i beneficiari inseriscano le spese agevolabili nella dichiarazione dei redditi e ottengano uno sconto sulle tasse. Sconto che è inapplicabile se il beneficiario non paga l’Irpef in Italia.

FAQ: Domande frequenti sui Bonus casa 2023?

Come avviene il pagamento dei Bonus casa 2023?

La gran parte dei Bonus casa 2023 si caratterizza come una detrazione e non un rimborso sotto forma di versamento in contanti. I beneficiari non riceveranno alcun pagamento, semplicemente inseriranno le spese nella dichiarazione dei redditi e otterranno uno sconto sull’Irpef da pagare spalmato in 10 anni.

Posso richiedere i Bonus casa per una seconda casa?

Si, in genere i Bonus casa possono essere usati anche se l’immobile oggetto di intervento è una seconda casa.

Chi può beneficiare dei Bonus casa?

Possono beneficiare dei Bonus casa i proprietari, gli inquilini o gli usufruttuari di immobili residenziali ubicati in Italia.

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