Per quali bonus serve l’ISEE? In questo approfondimento vedremo un elenco di Bonus per ricevere i quali è necessario munirsi di ISEE aggiornato (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Tra Bonus nuovi e altri riconfermati, molti si chiedono per quali bonus serve l’ISEE aggiornato. Lo vedremo dettagliatamente in questo articolo.
Indice
- Per quali Bonus serve l’ISEE aggiornato: Bonus famiglie
- Per quali Bonus serve l’ISEE aggiornato: Bonus casa e sociale
- Per quali Bonus serve l’ISEE aggiornato: in cosa consiste quest’ultimo?
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro.
Per quali Bonus serve l’ISEE aggiornato: Bonus famiglie
Gli incentivi e i sostegni alle famiglie sono al primo posto tra gli obiettivi del nuovo Governo Meloni.
Secondo gli ultimi dati dell’INPS più del 56% delle famiglie italiane ha un ISEE inferiore ai 10.000 euro; un dato a dir poco preoccupante, vuol dire che più della metà dei cittadini vive sulla soglia di povertà.
Per queste famiglie è importantissimo aggiornare il proprio ISEE, tramite il proprio CAF di fiducia, proprio per non perdere gli incentivi e per poterne ottenere di nuovi.
Infatti alcuni Bonus sono stati riconfermati, altri invece sono una novità di questo 2023 e qui potrete trovare tutti i dettagli.
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Se l’inflazione non si arresterà, molte famiglie italiane andranno incontro ad un 2023 ancora più povero, perché al già difficile fattore delle basse entrate, si unisce l’altissima inflazione che ha colpito il nostro paese e l’Europa tutta.
Ecco perché per queste famiglie è importante aggiornare il proprio ISEE e successivamente fare domanda dei vari Bonus presenti, che possono far tirare loro un sospiro di sollievo.
La legge di bilancio 2023 mantiene molti degli sgravi vantaggiosi rivolti alle famiglie a basso reddito già in vigore nel 2022; vediamo per quali Bonus serve l’ISEE:
- l’Assegno Unico Universale è il primo e più importante sostegno alle famiglie. Questo tipo di sussidio ingloba al suo interno ben 6 vecchi aiuti, possono riceverlo tutti (universale appunto) e in questo 2023 è stato anche aumentato. Qui troverete tutte le fasce e gli aumenti apportati dal Governo. La novità più importante della Manovra 2023 riguarda la maggiorazione dell’importo dell’Assegno per le famiglie numerose o con figli disabili;
- premio di 100 euro in aggiunta all’Assegno Unico per chi ha dei gemelli;
- congedo parentale con retribuzione all’80%;
- Bonus Asilo fino a 3.000 euro l’anno;
- assegno di maternità statale e/o comunale per madri disoccupate;
Alcuni Bonus, però, in questo 2023 non ci saranno più, e sono i seguenti:
- assegno di natalità;
- Bonus bebè di 800 euro;
- gli ANF, i classici assegni familiari.
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Per quali Bonus serve l’ISEE aggiornato: Bonus casa e sociale
Per quali Bonus serve l’ISEE? Il Bonus bollette, noto come Bonus sociale, nel 2022 ha aiutato tante famiglie con un ISEE basso a fronteggiare il caro bollette. Con l’ultima legge di bilancio la misura è stata riconfermata dal Governo Meloni per il 2023, anzi è stata ampliata.
Questo sostegno economico, che durerà certamente fino a fine marzo 2023, riguarda le famiglie con basso reddito o nuclei numerosi con 4 o più figli.
Ecco i requisiti, modificati, per poter godere del Bonus:
- avere un ISEE di massimo 15 mila euro (nel 2022 la soglia era di 12 mila);
- oppure nucleo familiare con 4 figli o più, senza limiti di ISEE;
- essere titolari di contratti di gas e luce.
È importantissimo dunque, per godere di questo sostegno anche in questo 2023, munirsi di ISEE aggiornato.
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Secondo il Ministro dell’Economia, Giorgetti, la data del 31 marzo è stata fissata per rispettare l’orientamento dell’Unione Europea che chiede di aggiornare e modulare gli interventi di volta in volta, in base a come si evolve la situazione.
Il contributo viene elargito dall’ARERA, autorità di regolazione per energia reti e ambienti. Questo ente stabilisce di volta in volta l’ammontare del Bonus bollette. La cifra viene aggiornata in base a diversi criteri:
Per quali Bonus serve l’ISEE? Bonus elettricità:
- nucleo familiare di 1-2 componenti 264,10 euro nel trimestre;
- nucleo familiare di 3-4 componenti 321,42 euro nel trimestre;
- nucleo familiare oltre i 4 componenti 378,57 euro nel trimestre;
Per quali Bonus serve l’ISEE? Bonus gas:
- dipende dalla zona climatica e dal numero dei familiari, va da un minimo di 126 euro per trimestre a un massimo di 2.058 euro.
Per quali Bonus serve l’ISEE: Bonus casa?
Per quanto riguarda gli aiuti economici finalizzati ad acquistare o ristrutturare casa, resteranno in vigore i seguenti sussidi:
- il Superbonus 110%, prorogato dal Governo; qui tutti i dettagli;
- il Bonus verde per il rifacimento di giardini e terrazzi, prorogato fino al 31 dicembre 2024;
- l’Ecobonus dal 50 al 65% per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici;
- il Bonus Mobili con una detrazione al 50% per l’acquisto di mobili e elettrodomestici ad alta efficienza energetica;
- il Bonus Case Green, per acquisto di case ad alta efficienza energetica;
- il Mutuo prima casa per gli under36, riconfermato anche quest’anno.

Per quali Bonus serve l’ISEE aggiornato: in cosa consiste quest’ultimo
Quali sono le scadenze da rispettare, sulla consegna dell’ISEE, se non si vogliono perdere bonus e reddito di cittadinanza?
L’ISEE, indicatore della situazione economica reale e attuale di una famiglia, è alla base dell’erogazione di diversi incentivi economici.
Di solito la validità di questo documento è di un anno, o comunque fino al 31 dicembre dell’anno in cui è stato ottenuto.
Le scadenze riguardanti l’ottenimento dell’ISEE variano a seconda del beneficio economico che si vuole mantenere od ottenere.
Il 31 dicembre 2022 è scaduto l’ISEE e molti italiani si rivolgeranno al proprio CAF o patronato di fiducia per farsi preparare il nuovo documento 2023.
Molti bonus e contributi, come bonus luce e gas, Assegno Unico Universale e lo stesso reddito di cittadinanza, sono legati alla situazione economica familiare e vengono erogati solo se si rispettano determinate soglie ISEE.
L’ISEE serve a valutare la situazione economica delle famiglie.
Di solito questa certificazione vale un anno. Può essere richiesto a partire dal 1° gennaio e resta valido fino al 31 dicembre dello stesso anno di richiesta.
Quali documenti bisogna presentare per poter rinnovare la certificazione?
Per poter ottenere la certificazione ISEE 2023 è necessario consegnare la documentazione riguardante la situazione economica patrimoniale e reddituale riferita al periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2021, ovvero:
- dichiarazione dei redditi;
- saldo giacenza media del conto corrente;
- proprietà immobiliari;
- Codice Fiscale e Documento d’identità di chi richiede la certificazione;
- Codice Fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare;
- Contratto di affitto registrato;
- Per lavoratori autonomi e società: patrimonio netto che viene fuori dall’ultimo bilancio presentato ovvero somma delle rimanenze finali e dei beni ammortizzabili al netto degli ammortamenti;
- Certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare, anche se detenuto all’estero (fabbricati, terreni agricoli, aree edificabili). Valore IVIE dell’immobili detenuti all’estero;
- Atto notarile di donazione di immobili (solo per le richieste di prestazioni sociosanitarie residenziali);
- Certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà;
- Certificazione della disabilità (denominazione dell’ente che ha rilasciato la certificazione, numero del documento e data del rilascio) ed eventuali spese pagate per il ricovero in strutture residenziali;
- Targa o estremi di registrazione al P.R.A. e/o al R.I.D. di autoveicoli e motoveicoli di cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni da diporto.
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